Da domani, 15 settembre esce il documentario dedicato ad Amy Winehouse nelle sale italiane…
Da Londra Amy Winehouse è riuscita a scuotere il mondo intero con le sue doti vocali e con il suo stile inconfondibile. Le sue canzoni, una miscela incredibile di jazz, soul, rhythm and blues e atmosfere d’altri tempi, le sono valse 5 Grammy Awards: è l’artista donna britannica ad averne ricevuti di più in assoluto.
Il 15, 16 e 17 settembre verrà finalmente mostrato nelle sale italiane Amy, il documentario sulla sua vita diretto da Asif Kapaida. L’uscita del film è un’occasione per ricordarla e per celebrare il compleanno dell’artista scomparsa: il prossimo 14 settembre avrebbe infatti compiuto 32 anni.
La pellicola è stata presentata fuori concorso a maggio al Festival di Cannes. Nel Regno Unito Amy è uscito il 3 luglio, dove ha registrato incassi da record; è infatti ad oggi il secondo documentario che ha incassato di più in assoluto al box office inglese. E ha fatto discutere: i genitori della Winehouse si sono infatti espressi in maniera contraria nei confronti del film. Una cosa è certa: Amy Winehouse ha lasciato un profondo segno nella storia del pop e il film offre un’occasione per riflettere sulla parabola dell’artista e per ricordare e apprezzare il suo talento.
Stylight, piattaforma di moda internazionale, ha raccolto in un’infografica 20 oggetti iconici che rappresentano questa meravigliosa artista…
Amy’s Style
Amy è sempre rimasta fedele alla sua passione per il jazz (molti dei suoi zii erano jazzisti professionisti) e alle sue radici ebraiche. Quando è diventata una musicista acclamata, il suo stile inconfondibile non ha solo influenzato l’industria musicale, ma ha anche attirato l’attenzione del mondo della moda. Le sue radici erano presenti nel suo stile iconico, riconoscibile immediatamente grazie ai 15 tatuaggi d’ispirazione rockabilly, alla caratteristica acconciatura cotonata, allo spesso eye-liner, agli orecchini a cerchio, al reggiseno di pizzo rosso e ai suoi abiti e accessori ispirati agli anni ‘60.
I suoi segni distintivi hanno iniziato a fare apparizione sulle passerelle di diverse case di moda, ad esempio in occasione della sfilata di Chanel Pre-Fall nel 2008, della presentazione della collezione Couture di Jean Paul Gaultier p/e 2012 e della sfilata di Michael Kors Pre-Fall, anch’essa del 2008. Il suo stile è stato catturato anche in una collezione che ha disegnato per Fred Perry, vicina al suo gusto più preppy: gonne a tubino, maglioni di cachemire a rombi, abiti a quadretti e t-shirt. La palette ricorrente? Rosa, grigio, bianco e nero.
Quando la sua carriera musicale è decollata, Amy si è trasferita a Camden, un quartiere che amava e in cui si sentiva a casa. I fan potevano avvistarla spesso mentre passeggiava per le vie del quartiere o frequentava il suo pub di riferimento, The Hawley Arms, dove occasionalmente la si poteva trovare dietro il bancone a servire drink. Dopo la sua scomparsa, la sua famiglia ha fatto erigere una statua di bronzo che la raffigura nello Stables Market: “Era innamorata di Camden” ha dichiarato suo padre, Mitch Winehouse.
La più recente testimonianza riguardante l’artista è proprio il documentario Amy di Asif Kapadia, che attendiamo con grande curiosità. Il regista britannico si è già fatto notare nel 2010 con un altro documentario di grande successo, Senna, dedicato al leggendario pilota brasiliano.
Clicca qui per guardare il trailer ufficiale di Amy
Fonte testo e iconografica: Stylight
14/9/2015