Ciao amici da Dana Hesse!
Questa settimana, evento imperdibile!
Vi racconto come ho trascorso il week end!
Ho assistito ad una particolare gara di pole dance, aperta a persone di tutte le età, sesso, nazione, religione, orientamento sessuale: un sogno!
Sono appena rientrata da Modena dove si è tenuto il terzo “Pole Position – Italian Pole Dance Contest”. Pole dancers provenienti da tutta Italia e non solo, si sono incontrati e confrontati volteggiando tra piume, paillette, tacchi e jeans. Un contest speciale! Colorito dall’eterogeneità degli stili, delle interpretazioni e dai caratteri che su quel palco sono fioriti. Erika Esposito, ideatrice ed organizzatrice del contest è riuscita a riunire e coinvolgere tutto il mondo della pole dance italiana! Nei due giorni di gara, tra un’esibizione e l’altra ho chiacchierato con molte persone cogliendo qualche curiosità qua e là, ponendo ai concorrenti le tipiche domande che di solito rivolgono a me 🙂 Come sia iniziata la loro avventura con la pole dance, da quanto tempo, perché hanno deciso di iscriversi al contest, cos’altro fanno nella vita, cosa faranno da grandi… (a volte mi spingo troppo oltre con queste domande impertinenti tanto da sentirmi rispondere da una under 18 “la mantenuta!”. Ecco, cominciamo bene! Ho promesso di mantenere l’anonimato, confidando in una battuta scherzosa!)
DALLA SCUOLA AL PALAZZETTO DELLO SPORT
Hanno partecipato al contest uomini e donne provenienti da Francia, Polonia, Austria Russia, Romania, Danimarca, nonché una schiera di ragazzine nella categoria under 18 che quest’anno ha offerto uno spettacolo incredibile!
Il numero di partecipanti al contest, inaugurato tra le mura del Female Art Studio, è cresciuto del 50% ogni edizione, richiamando altrettanto pubblico e, per il secondo anno si è svolto in un palazzetto dello sport, il “Gino Nasi”, patrocinato dal Comune di Modena – Assessorato allo Sport.
155 concorrenti e 4 giudici: Debora Maida, vincitrice delle prime due edizioni, Valentina D’Amico, Samantha Fabbrini e la special guest, Eva Bembo dalla Russia.
CURIOSANDO TRA I PARTECIPANTI:
Quest’anno si sono visti più uomini e molte concorrenti under 18 tra i partecipanti che hanno lasciato me e il pubblico estasiati!
Ad esempio ho conosciuto Diana, graziosa quattordicenne proveniente da Torino ma originaria della Russia che a iniziato con la ginnastica artistica all’età di 2 anni: “ Sono qui per competere, così, per vedermi!”
Ha iniziato con la pole solo da un anno, ma ha presentato figure di alto livello professionistico, a dispetto di molti adulti!
I suoi genitori l’hanno affidata alla sua insegnante Natalya, da grande vorrebbe diventare come lei e fare la maestra pole dance o di ginnastica…deciderà!
La prima bimba ad esibirsi è stata Claudia di Forlì, 12 anni. Suo papà e lo zio l’hanno accompagnata. Il padre mi ha raccontato che “da piccola” voleva sempre arrampicarsi dappertutto, l’ha mandata a scuola di ginnastica artistica e che, dopo aver visto un’esibizione di pole dance in tv gli ha detto “io voglio fare quello!” indicando il televisore…che dire… “non sarebbe giusto soffocare la sua natura… lei sa gia cosa vuole fare!” il papà è sereno e fiducioso nell’insegnante, Claudia, maestra anche di Virginia Cicognani, 16 anni, con esperienza di danza classica e moderna, pole dancer da un anno e due mesi, le è sempre piaciuto gareggiare e si è classificata terza, per la gioia di mamma e papà. Presenti.
Una delle esibizioni più simpatiche e ricercate è stata quella di Eleonora, bimbetta di 11 anni dagli chiari e vispi, ritmica e agile che ha conquistato il pubblico con i suoi occhiali e cappello da sole!
Eleonora pratica pole da soli quattro mesi, ma è figlia d’arte! Ha praticato qualche anno ginnastica artistica ma la passione per la pole dance è nata quattro mesi fa, guardando la mamma allenarsi, in casa per questi campionati. Ha voluto provare ed è andata bene direi!
Anche per la mamma, Sonia Biasotti che si è conquistata il secondo posto, nella categoria “Advanced”, grazie ad Enrica, la loro maestra di Brescia.
Ha vinto nella categoria delle giovani Chiara Mantovani, sedicenne di Robbio (Pv), 9 anni di danza classica alle spalle, pole dancer da 3, il suo sogno è fare la parrucchiera, ma sta prendendo in considerazione l’idea di entrare nel mondo dello sport, magari come allenatrice. L’ha accompagnata la mamma la quale confessa, “avrei preferito facesse danza classica, l’importante che sia serena lei e che le piaccia! “. Le ho raccontato che molte parrucchiere decidono invece di darsi alla pole dance!
Ad esempio, la campionessa che ha dominato il contest con il doppio premio, della categoria “Professional” e del “Best Performer 2015” Luna Alvarez. Luna faceva la parrucchiera a Perth, in Australia, tra le sue clienti c’era la campionessa mondiale, Felix Cane, con i suoi look eccentrici, Felix ha invitato Luna a provare la pole dance nello storico Bobbi’s Pole Studio ed è iniziata la sua avventura che continua a Modena al Female Art Studio!
Nella categoria “Base”, riservata agli over 18 in vi cui vi erano alcune figure obbligatorie da eseguire, ha vinto Eleonora Godina di Torino, studentessa di economia e commercio, fa la cassiera ed ha alle spalle le arti marziali. Pratica pole dance da neanche un anno e ha deciso per gioco di partecipare al contest.
Nella categoria “Double”, sui due pali, sincronizzate e affiatate si sono aggiudicate il primo premio Carmen 27 anni e Selene 32 con basi di danza classica, moderna e contemporanea, due ragazze si sono conosciute a scuola di pole dance a Bologna. Ostetrica una e medico veterinario l’altra, hanno da subito trovato affinità e volevano mettersi alla prova facendo qualcosa assieme, ed è stato un successo!
Daria Di Bonito di Napoli, 23 anni si è aggiudicata il primo premio nella categoria “Advanced”, grandi festeggiamenti per lei, quasi impossibile avvicinarla!
L’ESIBIZIONE SHOCK
Ammetto! Guardavo con sufficienza l’entrata sul palco di una tale partecipante nella categoria “Advanced”, aveva qualcosa di strano, mi sembrava spaesata.
Ero in piedi, ai margini della sala, guardavo da lontano questa ragazza che a differenza di chi come accessorio di scena e coreografico ha portato oggetti futili, lei si è privata, staccandola e gettandola alla sua amica, la protesi del proprio braccio! Ho visto bene? Si! Si è staccata dal braccio la protesi e ha danzato!! Mi sono dovuta sedere!! Le evoluzioni che ha eseguito senza apparente difficoltà sul palo, dopo solo un anno di pole dance erano sbalorditive!! E’ di Milano, si chiama Laura Di Mauro, ha 30 anni, lavora come grafico pubblicitario e ha sempre solo nuotato, poi la curiosità per la pole dance, ha cercato su internet se si poteva fare e si è convinta, grazie anche alla sua insegnante, Erica che ha sempre creduto in lei e l’ha incoraggiata a proseguire!
Erika Esposito al termine di questa performance ha espresso il suo ringraziamento e “che sia d’esempio!”
Le esibizioni e le classifiche del contest verranno pubblicate sulla pagina
http://www.italianpoledancecontest.com e nei prossimi giorni saranno disponibili anche i video di ogni singolo partecipante.
GLI UOMINI DELLA POLE DANCE
Tra gli uomini è stato premiato, Mario Turco, 20 anni di Napoli, studente di sociologia all’Università Federico II, si è avvicinato alle arti aeree da pochi anni, cerchio, tessuti, trapezio e alla pole dance come autodidatta solo da tre mesi! Voleva sfidare se stesso, capire a che livello fosse, Mario voleva mettersi comunque alla prova ed esibirsi, nonostante la contrarietà del padre, di idee “inquadrate”, mentre gli amici lo apprezzano, non lo ostacolano perchè lo vedono portato!
Ho chiacchierato con Ennio Carnevale, 25 anni in presenza della coreografa Elisa Boni e della fidanzata, pole dancer che lo ha praticamente trascinato, è stato il suo secondo anno al contest e quando gli ho chiesto cosa dicono le persone di questa sua passione ha sorriso: “La gente che non sa… ecco, pensa, dice… crede che sia...” insomma un po’ imbarazzato, non per se stesso, ma per l’ignoranza che porta certa gente a giudicare un uomo ed il suo orientamento sessuale perchè ha scelto di ballare e seguire la propria passione!
Gabriele Gherpelli 23 anni, è stato accolto con immenso calore dal pubblico in lacrime per la sua interpretazione. Non ha basi di ginnastica o danza e, davanti alla mia incredulità ha ammesso: “Sono un musicista!”
Ah, ecco! E’ mastro tromba e lavora anche come fattorino in pizzeria a Modena, la sua città. Ha iniziato da poco più di un anno, con un corso di stretching poi la fidanzata e le amiche l’hanno coinvolto nell’avventura!
Anche Gabriele confessa che le persone che sentono che lui fa pole dance rimangono sorprese e dubitano che sia gay!
LA PERSONALITA’ EMERGE A PRIORI
Insomma noi donne pole dancer veniamo additate come “poco di buono” (autocensuro i reali appellativi), gli uomini come gay e per questo scherniti, questa è la tristezza! I bambini, chissà se davvero loro sanno cosa vogliono nel mondo che li attende… con questo non voglio rassicurare i genitori di taluno! Se vostro figlio o vostra figlia è omosessuale lo è a prescindere dalla pole dance, non è una colpa né vostra, né loro. La pole dance non è nient’altro che un gioco. Mi aspetto, il prossimo anno di vedere qualche coppia uomo/donna tra i partecipanti!
Il pregiudizio non ostacola la natura, ma piuttosto la sfida.
Vi do appuntmento alla prossima settimana e vi ricordo che restano online miei precedenti articoli nella nella rubrica Pole Dance Area che trovate qui di seguito nella sezione POST CORRELATI,
Vi aspetto con affetto e Buona Pole da Dana Hesse
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http://www.poledancearea.it