Care amiche e cari amici ben ritrovati.
Lo sapevate che, solo in Italia, le donne che digitano sui motori di ricerca la frase “non mi vuole sposare” sono centinaia ogni settimana? e che in rete i forum sull’argomento spuntano come i brufoli sulle guance dei tredicenni?
E allora parliamone un attimo anche noi, come sempre dal lato azzurro della barricata. Ma stavolta prendiamola un po’ più alla larga e, senza concentrarci per forza sul giorno del “si” che di fatto è una conseguenza, andiamo all’origine del problema. Cosa ci vuole per far funzionare una coppia? O meglio una vita in coppia? E qual è esattamente, il ruolo dell’amore nella dinamica quotidiana tra due persone?. Come sempre, vale la pena ricordarlo, non esistono ricette sicure che vadano bene per tutti e che siano in grado di porre al riparo da rischi di crisi, soprattutto a lungo termine.
Tuttavia, ci sono accorgimenti, e soprattutto errori, sui quali vale la pena di riflettere. Tra tutti i possibili passi falsi che si possono commettere nella gestione di una relazione sentimentale, forse il più grande e più comune è la convinzione diffusa, che nel tempo è diventata addirittura un luogo comune, che “quando c’è l’amore, in fondo, c’è tutto; il resto, verrà da sè”. L’amore è la base, certo. Senza quella non si va da nessuna parte. Ma pensare che “tutto sommato basta che ci sia l’amore” è un errore che può costare molto caro.
Una relazione è un rapporto molto complesso; e vivere giorni, settimane, anni sotto lo stesso tetto, è qualcosa che non ha solo a che vedere con due cuori che si uniscono, ma a che vedere, anche e direi soprattutto, con due modi di pensare che fino a ieri erano indipendenti e che invece da oggi devono tenere conto l’uno dell’altro, con abitudini radicate che all’improvviso si accostano; con mille piccoli gesti quotidiani che non ci appartenevano ma che, volente o nolente, diventano anche nostri dall’oggi al domani. Inoltre una relazione non è qualcosa di immutabile, di statico; al contrario cambia continuamente nel tempo perché sono le persone a cambiare col tempo.
E a tutto questo, bisogna pensare.
Costantemente.
L’amore non è un quadro, che una volta appeso resta li per sempre, ma è un figlio, che ogni giorno cresce, si muove, e se non sei consapevole di cosa gli sta succedendo, se ogni tanto non ti fermi a guardare come sta cambiando, finisce che un giorno o l’altro ti svegli e non sai più chi è. L’amore è un lavoro. Sia chiaro.
Un lavoro che ognuno dei due deve fare prima di tutto con se stesso, e che consiste nel prendersi il tempo necessario per guardarsi il più possibile dall’esterno, e capire chi siamo e cosa vogliamo, per poi cercare di capire l’altro, e infine, la coppia. Costa fatica, ci vuole attenzione e intelligenza, e soprattutto la capacità di vederci da fuori, con obiettività e autocritica, come se fossimo qualcun’altro. Del resto, un rapporto sarà difficilmente vincente se due persone si appoggiano l’una all’altra, per la semplice ragione che se una si sposta, l’altra cade. Il rapporto vincente è quello tra due persone che decidono di stare insieme ma che sono in grado di stare in piedi da sole; due persone psicologicamente “finite”, equilibrate.
Forse, il trucco, è comportarsi come se non fosse mai una cosa definitiva, come se lui o lei potesse lasciarci da un giorno all’altro. Certo, è una visione un po’ stressante, ma ci spingerà a dare sempre del nostro meglio, e a non dare mai il nostro partner per scontato. Perché non c’è niente di peggio per una coppia che dare l’altro per scontato. Soprattutto una donna.
Buona settimana.
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8/9/2015