Dopo aver realizzato il piu’ alto incasso della sua carriera (oltre un miliardo di dollari nel mondo), con Alice in Wonderland (2010), Tim Burton si e’ limitato al ruolo di coproduttore e ha ceduto a James Bobin la regia di Alice attraverso lo specchio, sequel in arrivo nelle sale italiane il 25 maggio con Disney.
I protagonisti sono gli stessi: Mia Wasikowska per Alice in una versione ora ventenne, emancipata e moderna; Johnny Depp cappellaio matto e figlio in crisi; Anne Hathaway per la Regina Bianca e Helena Bonham Carter per la Regina rossa, sorelle separate da un trauma. Tra le new entry Sacha Baron Cohen, nei panni del Tempo, e Rhys Ifans, papa’ esigente del Cappellaio. Il film usa ‘Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovo” il seguito scritto da Carroll nel 1871 al suo capolavoro, solo come spunto e guarda, con un tocco piu’ leggero rispetto a Burton, in un trionfo di colori, personaggi iconici (dal Brucaliffo a Humpty Dumpty) e effetti digitali, alle (complicate) sfere familiari dei personaggi.
A fare da filo conduttore tra i due capitoli cinematografici, c’e’ la penna di Linda Woolverton, autrice degli script di entrambi. Una scrittrice che dopo essersi fatta le ossa nei programmi per bambini, dagli anni ’90 e’ fra i piu’ apprezzati sceneggiatori Disney, regalando gli adattamenti, fra gli altri, di La bella e la bestia, il re Leone (come coautrice), e Maleficent.
Alice è tornata ma in fase moderna: diventata il coraggioso capitano della nave Wonder, ereditata dal padre, Alice, dopo un viaggio intorno al mondo, durato tre anni torna a casa, sperando di finanziare una nuova spedizione commerciale. Ma nella Londra vittoriana lo spazio per le donne indipendenti come lei, e’ poco, soprattutto perche’ ad ostacolarla c’e’ l’ex pretendente Lord Ascot (Leo Bill) e non le e’ d’aiuto (o cosi’ crede) la madre (Lindsay Duncan). Una nuova apparizione del Brucaliffo (doppiato in originale da Alan Rickman, al quale il film e’ dedicato) ritrasporta pero’ Alice in una nuova avventura tra i suoi amici nel Sottomondo, dove il Cappellaio matto e’ in profonda crisi. Si e’ convinto infatti che i suoi famigliari creduti a lungo morti, siano ancora vivi, ma nessuno gli crede e cosi’ sta perdendo spirito e colori. Tocchera’ ad Alice, sfidare il pretenzioso Tempo (Baron Cohen a meta’ tra uomo e orologio) e la sua fidanzata Regina Rossa, sempre piu’ arrabbiata, per scoprire la verita’.
Un viaggio nel passato tanto pericoloso quanto ricco, per tutti, di sorprese e risposte, come quella proprio sull’essenza del tempo: e’ un ladro, un furfante o regala doni? Bobin (I Muppet) ” mi e’ piaciuto fin dal primo momento – spiega Burton nelle note di produzione -. E’ intelligente, entusiasta, pieno di energia e aveva una visione chiara di come sviluppare la storia e i personaggi; questo era positivo, perche’ avevamo bisogno di un regista in grado di garantire una coerenza del tono e del look del film, ma che fosse anche capace di affrontare la storia da un’altra prospettiva, e non era facile bilanciare questi due aspetti”
di Redazione
30/05/2016