Londra nel caos dopo l’attentato di ieri!
Riportiamo alcune notizie tratte direttamente da askanews
Il giorno dopo, il terribile attentato a Londra, rivendicato peraltro, dello Stato islamico (Isis) e costato la vita a 3 persone, la polizia britannica ha identificato l’attentatore in Khalid Masood, noto a Scotland Yard per crimini comuni, ma mai condannato per terrorismo.
Khalid Masooda era nato il giorno di “natale” del 1964 nel Kent, e viveva nella contea di West Midlands, dove si trova la città di Birmingham
Le autorità britanniche hanno voluto sottolineare che l’uomo “non era oggetto di alcuna indagine e non c’erano informazioni di intelligence riguardo a sue intenzioni di lanciare un attacco terroristico”.
Masood si è lanciato brutalmente ieri con un’autovettura noleggiata contro la folla sul ponte di Westminster, proprio a pochi passi del famoso Big Ben, uccidendo due persone, e ferendone altre decine. L’attentatore ha poi pugnalato a morte un poliziotto, dopo essere riuscito a entrare nel cortile del Parlamento, prima di essere ucciso a sua volta. Ventinove le persone ricoverate in ospedale per le ferite riportate ieri, tra cui sette in condizioni gravi.
Questa azione allucinante, è stata rivendicata dell’Isis, sebbene la polizia britannica ritenga al momento, che l’assassino abbia agito da solo, ha poi arrestato otto persone a sei diversi indirizzi a Londra, Birmingham e “nel resto del Paese”. Secondo il Guardian, Masood non era sulla lista dell’MI5 delle 3.000 persone ritenute a rischio di commettere un atto terroristico.
La cosa che fa più effetto in questa tragica vicenda, è il fatto che sia stato commesso esattamente il giorno del primo anniversario dell’attentato a Bruxelles! Theresa May ai deputati, ha dichiarato di non avere paura, aggiungendo che la democrazia, trionferà sempre.
Ora, credo non ci sia null’altro da aggiungere, se non la rabbia per non essere stati in grado, di sventare l’ennesimo attentato, e la profonda tristezza per le vittime di questa ennesima “follia”.
Noi di bella.it, ci uniamo alla popolazione di Londra e ci stringiamo al loro dolore.
Di Isabella Colombo
23/3/2017