Spring / Summer 2018
“Non siamo mai così esposti alla sofferenza, come nel momento in cui amiamo”
Eros e Thanatos, pulsione di vita e pulsione di morte, due istinti che dominano la vita dell’uomo e che inevitabilmente tendono a contrapporsi in un perenne conflitto che minaccia la ricerca della felicità.
Daizy Shely si ispira all’amore che ci esalta eppure ci rende vulnerabili come secondo la teoria di Freud, costruendo una collezione giocata sui contrasti, sugli equilibri instabili, sulle ombre che oscurano la luce, su ciò che non è sempre come appare.
Dalla collaborazione con l’artista Umberto Chiodi nasce una stampa che è un inno alla mutevolezza dell’amore, alle sue contraddizioni: piccoli Cupido e leggiadre figure femminili fluttuano in un’atmosfera di apparente armonia. Solo osservando con attenzione si scorgono dettagli inquietanti di corde che si stringono attorno al collo e sguardi di paura: la minaccia dell’odio e dalla gelosia incombe, la quiete è messa in fuga dal pericolo imminente. La stampa è declinata nei tessuti più vari, dalla doppia organza, al satin, al duchesse di cotone.
Forza e fragilità si giustappongono anche nei tessuti: il denim, informale e versatile, è accostato con disinvoltura a tessuti più delicati come il pizzo macramé o il crépon, che spunta da gonne sfilacciate, tagliate in maniera asimmetrica. I jeans dalla silhouette anni ‘90 hanno applicazioni di ricami che percorrono la gamba. Piume di struzzo e frange decorano l’orlo di preziosi top e abiti a sirena in pizzo francese a cui sono abbinati guanti lunghissimi nello stesso tessuto, fissati alle maniche con piccoli bottoni, quasi a dare un effetto all-over.
L’amore per i contrasti e per la sperimentazione, ricorrente nelle collezioni della designer israeliana, si legge anche nella palette di colori: verde acido, giallo chiarissimo, rosso corallo, turchese. Apparentemente inconciliabili eppure armonici.
10/11/2017
Di Elena Torresan