La moda non è un privilegio, né un abito di lusso e nemmeno un luogo dove è sempre notte, dove ci sono musica a palla, modelle e dove si balla fino alle 5 del mattino. La moda è un’opportunità, e quest’ultima, passa attraverso la fatica e il rischio, prima ancora che per la strada più patinata della creatività.
28 novembre, data che consacra l’uscita del docu-film di Marcelo Burlon, in una selezione di sale italiane: “Uninvited”
Ma chi è questo personaggio eccentrico e osannato?
Marcelo Burlon, è il poliedrico direttore creativo del brand da lui fondato,circa due anni fa. Nato in Patagonia e arrivato in Italia ancora ragazzino è, un personaggio che si è fatto strada in modo anticonvenzionale. Ma procediamo con calma, perchè c’è tanto da dire.
Nel suo suo docu -film “Uninvited – Marcelo Burlon“, si possono scoprire storie incredibili e capire, come basta volere arrivare per potercela fare..o meglio, alcune volte. La pellicola è del regista Mattia Colombo su scrittura di Andrea Batilla.
È una persona sicuramente carismatica, e lo si intuisce dal suo modo di esprimersi; l’ho sentito recentemente alla Radio, per parlare del suo Uninvited , e subito mi ha rapita. È un personaggio, influente come pochi altri creativi della moda a livello internazionale, ma o lo ami, o non lo ami! non ci sono vie di mezzo.Forse c’è un pò d’invidia?
La storia di Marcelo Burlon (classe 1976) inizia nella lontana Patagonia (nasce e vive lì, ma le sue origini sono miste: padre italiano e madre libanese) paese natale dal quale si allontana subito da ragazzino, per andare con la famiglia nelle Marche. Siamo negli Anni ’90; Marcelo, dimostra da sempre, di avere grandi ambizioni; a 21 anni abbandona le Marche e si sposta a Milano dove svolge vari lavori, anche i più umili: dall’Uscere ai Magazzini Generali, lui sostava alle porte, alle pubbliche relazioni del locale, e da lì piano piano entra nel mondo della moda. I primi coi quali ha collaborato sono stati Dolce&Gabbana, e subito dopo con Alessandro Dell’Acqua. Contemporaneamente, porta avanti la sua passione, quella per la musica e diventa dj.
Nel 2012 fonda il suo brand insieme ad altri suoi amici e colleghi, Davide Giglio e Claudio Antonioli, e così nasce la Marcelo Burlon County of Milan; ma la grande svolta, avviene a seguito del suo debutto al Pitti Uomo nel 2015. Da lì a poco, la notorietà lo investe e il suo streetwear diventa un must globale con negozi in tutto il mondo. Oggi Burlon è a capo di una holding che fattura miliardi e produce altri cinque marchi di moda.
Ma prima di concludere, non posso non ricordare agli amanti del piccolo schermo la sua presenza simpatica a Pechino Express 2017, lui era parte della coppia dei #Modaioli insieme a Michele Lamanna.
Cos’altro dire?… per me è una persona veramente pazzesca, interessante piena di energia. La sua frase: “La moda si prende troppo sul serio, IO no!”
Di Isabella Colombo
02/12/2017