Ugo La Pietra è un architetto, designer e saggista italiano nato a Bussi sul Tirino nel 1938. Durante gli studi presso il Politecnico di Milano, negli anni sessanta Ugo ha iniziato ad appassionarsi di pittura, cercando in questa forma d’arte un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente.
Conservando sempre un occhio di riguardo per l’artigianato ha sviluppato la proprio arte avvicinandosi sempre d più a nuove forme di design. Equilibrare l’artigianato al design è quello che Ugo la Pietra cerca per dar vita ad una produzione originale, che segue i desideri e gli sviluppi degli uomini.
Assiduo sperimentatore non si accontenta di un unico prodotto, ma puntando tutta l’attenzione sulla propria manualità si impegna in vari processi creativi, a partire dalla pittura scenica all’arte concettuale, dal neo eclettismo al design territoriale.
Tra le diverse produzioni dal 19 Gennaio al 16 Febbraio la galleria Fatto ad Arte di Milano presenta la mostra Ceramiche Mediterranee. Si tratta di una collezione di ceramiche risalente al 1998. Ugo La Pietra si è premurato di curarne l’esposizione, trasformandole così in un coinvolgente percorso creativo.
La mostra trae ispirazione dalla quotidianità, dagli oggetti che ogni giorno facilitano la nostra vita: piatti per mangiare, vasi per accogliere i più bei fiori, bicchieri, annaffiatoi. Non oggetti qualunque però: la realizzazione degli stessi all’interno della mostra prende spunto dalla più antica tradizione italiana.
La mostra si divide in tre serie:
- Me ne lavo le mani : dalla semplicità e tradizione della vita contadina Ugo realizza con uno stampo moderno la brocca e la bacinella;
- L’orto botanico: il pensiero alla cura del giardino da vita alla produzione di vasi, vasetti, doppi vasi e annaffiatoi realizzati con finitura di terracotta;
- 5 vasi azzurri: sono recipienti, brocche per il vino e anfore che vengono ripresi dalla tradizione ma con tratti fortemente contemporanei.
La realizzazione di questi oggi deve un grazie anche a Sandro Da Boit, eccezionale artigiano con un’esperienza pluridecennale alle spalle.
Osservando la mostra non solo lascia un sorriso vedere come la tradizione possa vivere nel presente, ma anche la visibile relazione tra l’artista e la sua produzione.
di Federica Duani
17/01/2018