Si tratta dell’immagine del secolo, per la prima volta è stato fotografato un buco nero. Al centro della galassia M87 risulta come un anello rossastro, rivelato dalla sua ombra, con una massa di sei miliardi e mezzo quella del Sole.
Quella che vediamo oggi però è la foto del buco nero com’era 55 milioni di anni fa, ovvero il tempo che ci ha messo per raggiungerci.
L’annuncio è stato fatto dal team di Event Horizon Telescope (Eht), che ha coinvolto istituti scientifici di tutto il mondo. Pubblicato su sei articoli della rivista Astrophysical Journal Letters e in sei conferenze stampa in USA, Europa, Cile, Cina e Giappone.
La foto è stata realizzata grazie al collegamento di diverso radiotelescopi sparsi per la Terra. Anche l’Italia ha partecipato a questa ricerca con l’Istituto nazionale di astrofisica e l’Istituto nazionale di fisica nucleare.
Questo risultato attesta la teoria della Relatività di Einstein, dove viene affermato che l’ombra dell’orizzonte degli eventi sia circolare.
“Nei buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie, la materia che viene attratta si riscalda e, cadendo nel buco nero, emette luce, parte della quale è osservabile con i radiotelescopi. In queste condizioni fisiche, infatti, è possibile rivelare la cosiddetta zona ‘in ombra’, ossia quella regione di ‘assenza di luce’ e che è tale in quanto la luce al suo interno viene assorbita dall’orizzonte degli eventi”, dichiara Luciano Rezzolla, direttore dell’Istituto di Fisica Teorica di Francoforte.
Siamo di fronte ad un’impresa scientifica senza precedenti.
di Anna Ferro