L’abbraccio: ecco perché è importante e perché è mancato molto durante la pandemia che ha allontanato le persone
Da un minimo di quattro al giorno per dare tranquillità fino a 12 per ridurre le ansie: la produzione di ossitocine di un abbraccio (di almeno 20 secondi) aiuta l’organismo sotto tanti aspetti. Ecco perché il Covid-19 e la mancanza di abbracci hanno reso tutti meno sereni.
Marco Montagnani, maestro di filosofia taoista, analizza i motivi e i benefici che l’abbraccio apporta
E’ volgarmente definito come l’atto di circondare qualcosa con le braccia, in realtà è un gesto di comunicazione universale che tutti utilizzano inconsciamente per avere effetti positivi sulla persona. Ecco perché durante il Covid-19 e il distanziamento da pandemia l’abbraccio e il contatto fisico sono una delle cose che più sono mancate alle persone, al punto di creare effetti negativi sul rapporto e sulla personalità stessa. Sugli effetti degli abbracci dati e mancati in questo periodo storico interviene Marco Montagnani, Maestro di filosofia taoista che ha analizzato la questione. «Abbracciare è un modo meraviglioso per trasmettere affetto a chi ci circonda, un po’ come accarezzare l’anima di chi ci è accanto, tutto funziona meglio se abbracciamo o ci lasciamo abbracciare più spesso, perché anche se gli abbracci sono un atto quotidiano, non siamo consapevoli di quanto ci possano arricchire – spiega Montagnani – soprattutto l’abbraccio è un gesto semplice che può avere effetti straordinari sul nostro organismo, soprattutto quando è caloroso e avviene tra persone che si vogliono bene.
Il potere dell’abbraccio e gli effetti della sua mancanza durante il Covid-19. Che si tratti di un amico, di un figlio o del proprio partner, gli abbracci hanno un effetto benefico e terapeutico sulla mente e il corpo. Bisognerebbe abbracciarsi tutti i giorni e più volte al giorno, l’abbraccio diventa così una sorta di farmaco che dona una intensa sensazione di benessere. Studi recenti hanno dimostrato che il gesto di abbracciare, diminuisce l’ansia e riduce lo stress e la depressione, sembra avere degli effetti positivi addirittura negli attacchi di panico. L’abbraccio dunque funziona come una vera e propria terapia, libera infatti ormoni come la serotonina e la dopamina che hanno un effetto sedativo. Ciò produce da subito una sensazione di benessere e di calma. «L’abbraccio è infatti un messaggio subliminale per il nostro inconscio, non percepito dalla nostra mente, infatti la carenza di abbracci dell’ultimo anno potrebbe essere la causa di molte sindromi da ansia e stress», conclude Montagnani.
La terapia dell’abbraccio. La stimolazione delle endorfine avviene con abbracci frequenti e prolungati, gli studi ci dicono che ce ne vorrebbero almeno 4 al giorno per sentirsi tranquilli. Una dose massima di 12 abbracci al giorno invece contribuirebbe a ridurre l’ansia. Ricevere abbracci e carezze frequenti, diminuirebbe il rischio di depressione e di disturbi mentali, ciò sarebbe merito dell’ossitocina, il cosiddetto ormone del buonumore che funziona da antistress naturale. Gli abbracci aumentano la fiducia e la sicurezza e riducono il senso di solitudine. L’abbraccio aiuta a sbloccarsi emotivamente e migliora le relazioni sociali e alcuni problemi comportamentali, si tratta di un gesto che riduce in modo significativo le paure e la necessità di ricevere approvazione da parte degli altri.
Dalle ossitocine alle endorfine, ecco perché abbracciare ed essere abbracciati aiuta la salute fisica. La produzione di ossitocina diminuisce il rischio di infezioni e di malattie legate ad un sistema immunitario debole, avviene infatti un incremento degli anticorpi che aiutano a combattere virus e batteri. Inoltre una buona dose giornaliera di abbracci protegge il cuore dal rischio di malattie cardiovascolari. Sembra che questo gesto aiuti a tenere sotto controllo la frequenza cardiaca e il flusso sanguigno, e aumenti addirittura l’ossigenazione del sangue e la pressione. Chi non riceve mai un abbraccio, è soggetto ad un maggior rischio di soffrire di malattie cardiache. Ciò avverrebbe grazie ad alcuni recettori della pelle, chiamati crepuscoli, che lanciano un segnale al sistema nervoso. Se poi entriamo in merito all’abbraccio tra madre e figlio, scopriremo delle cose interessantissime, come ad esempio il fatto che l’abbraccio è fondamentale per lo sviluppo neuronale nei primissimi anni di vita. Non ricevere abbracci nell’infanzia, infatti, provocherebbe la morte di alcuni neuroni, il che ridurrebbe le capacità mentali e motorie del bambino negli anni successivi. Alcuni studi dichiarano che per essere davvero benefico, un abbraccio dovrebbe durare almeno 20 secondi, sarebbe questo il tempo necessario a stimolare l’ossitocina, ormone che ha effetti benefici sulla salute. Sarà per questo che, più restiamo abbracciati, e più ne avvertiamo la sensazione di benessere.
Marco Montagnani è un maestro di filosofia taoista, esperto in medicina tradizionale cinese e dietetica cinese. Si descrive come un semplice viandante in perenne cammino sul sentiero della vita. Autore de Il Cibo della Saggezza, (Mondadori, 2020) e de La Medicina Energetica (CEA, 2005), tiene corsi e seminari di crescita personale interiore basati sulla filosofia orientale, presso il Tempio delle Sei Armonie all’interno dell’Agriturismo Nuova Era, nel cuore delle Foreste Casentinesi (in provincia di Arezzo). L’intento di Marco è quello di rendere le persone più consapevoli e migliorare la loro qualità della vita.
di Sofia D’Altrui
10/06/2021