L’ambiente in cui viviamo non è solo un riflesso della nostra personalità, ma ha anche una forte influenza sul nostro benessere psicologico. Uno studio condotto da ricercatori e psicologi dell’Università di Bath ha scoperto che gli spazi che abitiamo possono influenzare il modo in cui percepiamo e interagiamo con il mondo. Non si tratta però di una novità: era già noto che l’ambiente in cui viviamo può influenzare il nostro umore. Così come gli spazi aperti, ordinati e con luce naturale possono ridurre lo stress e darci un maggior senso di calma, gli ambienti chiusi, bui e disordinati possono predisporre all’ansia e aumentare il nostro disagio emotivo. In sostanza, si tratta di un’influenza reciproca poiché, così come noi lasciamo un’impronta negli spazi in cui viviamo, questi condizionano a loro volta il nostro benessere.
Lo stesso vale per i nostri effetti personali. “Dai vestiti che indossiamo, agli oggetti personali e ai mobili che adoperiamo, ai libri che custodiamo e alle piante che abbiamo in casa, tutto ciò che possediamo è impresso con la nostra personalità e rivela i nostri gusti e le nostre preferenze” – spiega il Team di Contenuti Clinici di TherapyChat, piattaforma di psicologia online, coordinato da Isabel Aranda psicologa clinica e Chief Content Officer – “Tuttavia, cosa altrettanto importante, questi beni influenzano la nostra identità, soprattutto quando li consideriamo come un’estensione di noi stessi, e hanno anche un impatto sul nostro benessere, aumentando il nostro senso di comfort, evocando certe emozioni o permettendoci di vivere esperienze più gratificanti.”
Materialismo e felicità
Si parla sempre più spesso del fatto che la felicità non si trovi nelle cose materiali, ma che consista in uno stato mentale che prende vita nelle esperienze quotidiane che viviamo con le persone che amiamo di più. Tuttavia, impegnati in un ritmo di vita frenetico che lascia poco tempo per la riflessione e la consapevolezza di come viviamo, molti trascurano questo principio e continuano a cercare di alleviare il loro disagio e/o il vuoto emotivo con gli oggetti. Così, finiscono per lasciare che i beni materiali non solo riempiano i loro spazi, ma servano anche a colmare i loro bisogni emotivi.
Anche questa non è una novità: l’uomo ha sempre cercato il comfort e la soddisfazione suscitati dai beni materiali, pensati per rendere la vita più facile e sopportabile, e ha sempre cercato di inviare un messaggio all’altro, con l’intento di impressionarlo. La ricerca della felicità nei possedimenti materiali è un problema che riguarda la maggior parte degli esseri umani, ma soprattutto i più giovani, che tendono a essere più vulnerabili dal punto di vista emotivo e hanno un maggior bisogno di impressionare gli altri e di trasmettere un’immagine di sé che si adatti ai canoni sociali per sentirsi parte del gruppo. Questo, sommato al fatto che sono cresciuti in una società molto più globalizzata e tecnologica, in cui la pubblicità è sempre più invasiva e in cui non si vendono più prodotti ma stili di vita, fa sì che finiscano per confondere la felicità con il materialismo.
I consigli per imparare a essere felici con meno
1. Chiediti se hai davvero bisogno delle cose “che ti mancano”. A volte confondiamo il bisogno con il desiderio e ci sentiamo infelici perché non possiamo cambiare l’auto o andare in vacanza. Tuttavia, imparare a distinguere tra le cose di cui abbiamo bisogno e quelle che desideriamo può aiutarci a concentrarci su ciò che è veramente importante e risparmiarci molti disagi dal punto di vista psicologico.
2. Ricordati che i beni non definiscono la persona. I tuoi beni non ti definiscono come persona, né dimostrano il tuo valore. Sono semplicemente oggetti che hanno una funzione o un’utilità nella tua vita. Non sei una persona migliore se hai un cellulare di ultima generazione, né sei una persona peggiore se non ce l’hai.
3. Goditi le piccole cose della vita. Tendiamo ad associare la felicità a grandi traguardi, conquiste o sogni, ma in realtà i momenti più felici accadono quando meno ce lo aspettiamo e sono spesso legati alle esperienze più semplici e quotidiane. In fondo, il pasto in famiglia, la coperta e la serata al cinema con il partner o gli affetti e i momenti di divertimento con i tuoi cari possono renderti più felice di qualsiasi bene materiale.
4. Concentrati sulle cose che hai. A volte ci soffermiamo così tanto sulle cose che ci mancano e su quelle che vogliamo che dimentichiamo di dare valore alle cose che abbiamo. Dunque, sii grato per le cose che hai e che arricchiscono la tua vita: questo non solo ti renderà più consapevole di quanto sei fortunato, ma ti aiuterà anche a essere più felice.
5. Abbraccia nuove abitudini che preservino il tuo livello di benessere. In tempi di crisi potresti dover rinunciare alle lezioni di yoga che ti piacciono tanto o alle cene di famiglia in ristoranti di lusso, ma non per questo dovrai rinunciare a fare yoga a casa o a preparare il pranzo della domenica con tutta la famiglia. L’idea è quella di ristrutturare le tue abitudini per abbracciarne di nuove che ti permettano di continuare a goderti la vita ed essere felice.
di redazione digital
6/04/2023