Matteo Garrone è ormai un habituè del Festival di Cannes: con “Dogman” di quest’anno sono cinque i film presentati dal regista romano alla kermesse francese. E in due di queste occasioni, Garrone si è aggiudicato il “Grand Prix Speciale della Giuria”: nel 2008 per “Gomorra” e nel 2012 per il meno noto “Reality ”. Di che cosa si tratta?
Ricordate “The Truman Show”, con un ignaro Jim Carrey intrappolato in un reality show? Bene, la storia di Luciano, pescivendolo napoletano protagonista di “Reality”, è opposta: dopo aver fatto un provino per il “Grande Fratello”, la sua ossessione per il reality invaderà completamente la sua quotidianità; nell’attesa di una risposta al suo provino, Luciano interpreterà qualsiasi evento della sua vita come una prova del “Grande Fratello” in un amaro superamento del confine tra realtà e finzione, con conseguenze tragicomiche sul suo lavoro e sulla sua vita familiare.
Il paradosso? Il film è ispirato a una storia vera, quella dell’ex cognato di Garrone.
Breve excursus con spunti per riflettere :
1998 “The Truman Show”
2012 “Reality”
Tematiche comuni: confine tra realtà e finzione, distorsione del reale, primato di esteriorità e immagine, identità effimere, privacy e pubblico che si intrecciano pericolosamente.
2018: social network, “Cambridge Analytica”, virtual influencer, Ken umani.
#BackToReality.
di Salvatore Buonocore
11/05/2018