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All posts by Luca Coppola

Buon compleanno al Re!

11 venerdì 2014 visualizzazioni:

Tanti auguri a Giorgio Armani, che oggi compie i suoi primi 80 anni.

GIORGIO-ARMANI2 Non è semplice parlare del Re. Perché, il Re, è una materia che va presa con le pinze. Si ha sempre paura di sbagliare, di cadere irrimediabilmente nel luogo comune, o ancora peggio nel kitsch e questo, il Re, non lo merita.

Classe 1934, un secolo di Storia. Storia della moda ma soprattutto Storia, non di uno stile, ma dello Stile.

Ci si innamora facilmente di questo stile, perché è eterno. Giorgio Armani ha navigato per il mondo, cogliendone l’essenziale, l’estrema bellezza di tutto e l’ha messo in atto, con una moda senza tempo, che vive e vivrà nei secoli, in tutto l’universo.

Quante volte, camminando per le vie dei negozi più lussuosi del mondo si è sentito esclamare: “Oh my God! This is Armani”, perché non è solo una bandiera italiana nel mondo, che ci rende particolarmente orgogliosi, è tutto ciò che rappresenta la bellezza, quella estrema di una donna raffinata, quella del pregio dei tessuti, la bellezza nella novità delle giacche da uomo per le donne, del cinema in GIORGIO-ARMANI-1bianco e nero anni 20’, delle stelle di Pantelleria, dello sport, di paesi orientali lontani, del suo blu e del suo greige, dell’eleganza dei suoi gesti. È un piacere incontrare il Re. Una persona silenziosa, che vive di pensieri, che si muove con calma, delicatezza ma al contempo è una forza della natura, che non può non entrare nel cuore. Non serve parlare con il Re, perché la sua presenza non ha bisogno di parole. Ha cambiato il mondo, perché senza di lui non sarebbe stato la stessa cosa. Ci ha insegnato ciò che è giusto e ciò che è realmente bello, con una semplicità disarmante, che fa la differenza, una semplicità che esplode e risalta.

Oggi, 11 luglio 2014 , Giorgio Armani, compie 80 anni, e l’anno prossimo festeggerà i 40 della maison, è tempo quindi di celebrazioni e festeggiamenti, di quelli che non fanno rumore ma coinvolgono tutti, riempiendoci di sentimento, per augurare lunga vita al Re, per ringraziarlo di ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che sarà per sempre. Per sempre, due parole che possono essere solo destinate ai Grandi. E lui è Grande.

di Ludovica Bonini

Bella Uve, la SPA della vinoterapia

10 giovedì 2014 visualizzazioni:

bellauve spa grapes and beautyAntiossidante, diuretico, tonificante per il corpo e per lo spirito. Il vino si versa non solo nel bicchiere ma anche nella vasca da bagno. Nata negli anni ’90 in Francia, la vinoterapia ha in Italia sempre più seguaci che la scelgono come trattamento estetico contro l’invecchiamento cutaneo e come “terapia” di coppia. Vuoi per il luogo ricco di atmosfera dove si riceve il trattamento, vuoi per l’effetto rilassante che hanno acini e vinaccioli sul corpo, il vino è diventato un vero e proprio cosmetico di coppia al punto che le cantine che offrono trattamenti di vinoterapia sono diventate una meta top nell’estate 2014. Il trattamento estetico a base di uva e suoi derivati che, oltre a quella antietà, ha anche funzioni depurative, rilassanti e dimagranti, è una moda che non tramonta e che anzi rinnova le sue potenzialità cosmetiche apprezzate da un vasto pubblico. A Torgiano, sulle colline umbre tra vigneti e olivi secolari, le Cantine Lungarotti hanno una Spa che dal nome, Bella bellaUve Spa, wine therapy (4)Uve, all’elenco dei trattamenti declina il vino in tutte le sue potenzialità di bellezza. In un edificio del Settecento, nel resort Le Tre Vaselle del gruppo Lungarotti, è possibile inebriarsi con Bacco: la Spa propone dai bagni nel Sangiovese alle cure per la pelle con acini e vinaccioli, massaggi di…vini alla testa e ai piedi e un particolarissimo Hammam di vinum, uno scrub purificante con sale grosso, olio d’oliva Cantico (Lungarotti) e foglie di vite rossa in preparazione al percorso emozionale dell’Hammam dove la coppia può ritrovare armonia e benessere. “Siamo tra i primi centri benessere in Italia dedicati alla vinoterapia – dice Chiara Lungarotti, amministratore unico del Gruppo Lungarotti che comprende 250 ettari vitati tra la Tenuta di Torgiano e quella di Montefalco, 2 cantine, 25 etichette e 2,4 milioni di bottiglie prodotte -.wine therapy In questi anni abbiamo messo a punto un metodo all’avanguardia in Italia, forti anche della nostra tradizione enologica incentrata sulla qualità e dall’essere nel cuore di una delle zone DOC più rinomate del Paese”. Alla base dei trattamenti che vanno dai 60 euro a persona per il massaggio ai vinaccioli ai 240 per il percorso completo di vinoterapia, c’è l’uva, prevalentemente nera, usata direttamente in grappoli e acini, oppure trasformata in mosto e vino, o ancora essiccata e polverizzata. “Abbiamo adottato questi trattamenti – conclude Chiara Lungarotti – per offrire ai nostri clienti il vino in tutte le sue espressioni migliori aprendo in Umbria una strada che è stata poi seguita da molti altri”. Una strada percorsa ad oggi da centinaia di persone che hanno scelto il Rubesco e il Sagrantino Lungarotti (per il palato e per la pelle) come elisir di lunga vita.

Un padre è un padre di Catena Fiorello

09 mercoledì 2014 visualizzazioni:

UN-PADRE-E-U N-PADRE-CATENA-FIORELLO-LIBROCara Paola. Quando apre quella lettera, il cuore le martella in petto per l’emozione. A ventidue anni, Paola è una giovane donna che ha vissuto solo il calore dell’abbraccio materno, e quelle parole sono il primo contatto con il padre, l’uomo che non ha mai conosciuto. È il giugno del 1982, a Catania, stanno per iniziare i mondiali e alla radio Giuni Russo canta Un’estate al mare, ma Paola si è appena ritrovata sola. Prima di lasciarla, la madre le ha dato un foglio con un indirizzo e un nome: quello dell’uomo che le ha abbandonate. Così lei lo ha contattato, vincendo il proprio rancore. Si chiama Roberto, e quando si incontrano per la prima volta è un colpo di fulmine. Paola non ci riesce proprio a odiare quella persona che sa subito farsi amare e anzi, si sente in profonda sintonia con lui. Per questo fa cadere ogni barriera e inizia a frequentarlo, rivendicando con un’energia tutta nuova il diritto ad avere un padre. Nessuno però deve sapere di lui, non Sandy e Milena, le amiche di una vita, e nemmeno Lorenzo, che è riuscito a farle battere il cuore dopo anni di storie sbagliate. Quando però Paola decide di dare una svolta al loro legame, una nuova verità arriva a sconvolgerle la vita per sempre. Ma solo accoglierla potrà renderla felice e aprire il suo cuore all’amore. Quello che non tradisce. Catena Fiorello ci racconta in questo romanzo la storia che ha sempre voluto scrivere: quella di un uomo che impara a essere padre e di una donna che scopre di essere figlia. Perché padri, e figli, si diventa, grazie alla forza sorprendente dell’amore.

Un padre è un padre di Catena Fiorello, edito da Rizzoli, 18,00 euro.

di Daniela Lombardi

Stress da valigia? No, grazie!

09 mercoledì 2014 visualizzazioni:

fare-la-valigiaPRIVATEGRIFFE, primo marketplace online dedicato al settore della moda, in vista dell’arrivo delle vacanze estive, offre consigli utili sul proprio blog su come organizzare la valigia perfetta, per avere tutto ciò che serve e non farsi cogliere impreparate. Secondo le previsioni di Confesercenti-SWG, quest’anno saranno poco più di 27 milioni gli italiani in viaggio, e grazie anche alla chiusura delle scuole e all’imminente fine dei corsi e degli esami universitari, le vacanze sono arrivate.

Fare la valigia può rivelarsi un’operazione più stressante del previsto. Cosa portare? Ma soprattutto, come prepararla in modo da disporvi il guardaroba per trovarsi, una volta giunti a destinazione, tutto il necessario e magari lasciare anche dello spazio per i souvenir al ritorno?

Un bagaglio efficiente tiene conto del numero di giorni lontano da casa, delle condizioni meteo, del fatto che alla sera un maglione può sempre servire, anche ad agosto! Che si tratti di una borsa o di una valigia più grande, di un viaggio di lavoro o di una vacanza, è importante organizzare il proprio bagaglio al meglio, e PRIVATEGRIFFE offre consigli ma soprattutto un’infografica passepartout adatta a soddisfare tutte le esigenze di viaggio e di valigia! Da luglio su http://it.blog.privategriffe.com/ è disponibile una ‘preziosa’ infografica che illustra in cinque step come fare la valigia perfetta. Una volta seguita non sarà più possibile avere dubbi su cosa portare e cosa non portare nel proprio bagaglio e scegliere il ‘dress code’ ideale delle vacanze 2014.

Bici&Radici, la bottega dei colori e dei pedali

08 martedì 2014 visualizzazioni:

BICI&RADICI7Un’idea è spesso frutto di una esperienza, di un vissuto circoscritto nel tempo e nello spazio. In una sede che era un’area dismessa, Stefania e Marco parteciparono alle iniziative promosse dall’Associazione GHEROARTE’. Un sostrato laboratoriale per approfondire il tema del riciclo e del recupero. Il filo conduttore del lavoro intrapreso dalla coppia è quello inaugurato dall’esperienza, ma anche da un’attitudine che ha anni di studi e di evoluzioni.

Dunque, è stata approfondita e sviluppata una rima, una consonanza già presente nei termini designanti il loro progetto, il loro ideale, la loro bottega. Bici&Radici, in una Bottega del verde e dei pedali, una formula che non fa altro che spiegare quello che succede nel negozio di Stefania e Marco.

Biciclette, locomozione ecosostenibile, per un percorso ecologico non solo all’esterno, ma anche all’interno della bottega che coniuga la ciclofficina al verde del fogliame o del corpo di piante grasse. Ecosostenibilità e riciclaggio sostengono il progetto. Diverse le serie di rigenerate, sebbene presenti anche bici nuove. Gli obiettivi investono il campo dell’estetica, della funzionalità, della meccanica. E poi si trovano piante sorrette da componenti del mezzo privilegiato da Bici&Radici.

BICI&RADICI6Camere d’aria frangiate che contengono docili piante grasse; fanalini che permettono un’esibizione fresca del vegetale per formare un composto dal nome significativo “lampagrassa”. L’unione tra questi due mondi è talmente immediata e predestinata da essere visibile anche in un particolare di non secondaria importanza presente nei fanalini delle biciclette: in essi sono infatti praticati, già nella loro originaria produzione, due fori, perfetti per la funzione di vasetto che andranno a svolgere. Inoltre il materiale con cui sono formati, l’alluminio, trattiene troppo il calore e dunque determina una selettività nella scelta della pianta: piante grasse e non altro genere floristico.

Il negozio che ospita l’attività di Stefania e Marco si affaccia su Piazza Morbegno, a Milano. Il loco in questione, ci racconta Stefania, è rimasto chiuso per circa una ventina d’anni. Secondo diverse fonti, in passato è stato sede di una vecchia merceria. Da circa due anni l’abitacolo ha preso nuova vita, rivitalizzando una strada che per lunghi anni è stata caratterizzata da vuotezza e oscurità. Il processo di rinascita ha coinvolto anche un discorso di arredo urbano. Infatti si trovavano appena sotto il livello del marciapiede carrettini di legno con fiori e piante a coronarne la struttura e diversi vasi decorativi. Purtroppo, la violazione di aver posto gli oggetti fuori dal marciapiede, ha causato l’intervento dei vigili urbani, chiamati con una lettera di reclamo. Ma appena fuori dalla bottega vasi e fiorBICI&RADICI16i continuano ad accogliere lo sguardo spaesato dei passanti di turno, che posano i loro occhi sui colori e le forme aggraziate per concedersi qualche minuto di bellezza. Mentre discorrevo con Stefania è entrato un signore che, con esplicita espressione di meraviglia sul volto, chiede: “posso dare un’occhiata?” Uscendo poco dopo dal negozio con un l’acquisto di una fragile piantina da accudire e un’aria più spensierata sul volto. 

“Spesso arrivano persone che si divulgano in particolareggiate conversazione, specialmente anziani, magari amanti del verde, dell’orto, della coltivazione. Molti avranno un’esperienza alle spalle che li pongono in una condizione di informatori preziosi, che contribuiscono alla crescita del negozio. Sono anche i giovani ad intrattenersi con dialoghi imperniati sulla coltivazione. A pensarci bene, manca l’individuo di età intermedia, estraneo a questo mondo”.

Nella bottega Bici&Radici vengono svolti anche diversi laboratori, proposti stagionalmente., quattro volte circa all’anno. Questa prospettiva si inserisce nel tema e idea generale della vita delle piante, nel sapere conoscere la loro crescita. È un approccio coerente con quanto viene affrontato. Sono proposti corsi anche per la costruzione di vasi al tornio.

Perché la forma mentis seguita è sempre quella dell’artigianalità. È una linea costante, mantenuta viva anche da un sistema mutuale attuato dai titolari della bottega che si rivolgono a conoscenti e amici attivi in diversi ambiti dell’artigianato. Vasi in terracotta, lavorazioni all’uncino…

Anche durante i laboratori viene coinvolta la parte manuale; bancali in legno per orti verticali, casse da frutta per orti impilabili…In negozio è presente anche una piccola biblioteca per permettere la consultazione dei libri in dotazione, grazie al possesso di una tessere “soci”. Non c’è orto senza il concetto di fertilizzante. E anche nella Bottega del verde e dei pedali ci si intende di prodotti per aiutare la crescita e lo sviluppo delle piante. Viene sfruttata una piccola selezione di insetticidi e di fertilizzanti naturali. Naturali, per non inquinare. Biciclette, per non inquinare. Sostanze, come il concentrato di bucce di agrumi (limonene), per la pulizia delle bici, per non inquinare. È una formula, un’etica del lavoro incrementata anche da prezzi ancora calmierati. BICI&RADICI15

Il tutto, all’interno di un discorso Made in Italy. Ma poi, c’è anche il considerevole tema dell’emancipazione e dell’abbattimento di schema. Viene citata Alfonsina Strada, prima donna inserita nel giro d’Italia e nelle competizioni maschili di ciclismo. Siamo negli anni ‘10 e ‘20…la bicicletta è stata anche strumento di emancipazione sociale, di parificazione tra la donna e l’uomo.   Un approccio libero e spensierato come all’interno della bottega Bici&Radici è sintomo di un ideale forte ed espanso.

Una piccola curiosità: il tandem parcheggiato fuori dal negozio, in noleggio a 25 euro al giorno, è stato utilizzato da alcuni amici di Stefania e Marco, legati al movimento Critical Mass, per un viaggio da Milano a Molfetta. Circa 845 km di viaggio, inaugurato con il nome MIMMO, per la prima impresa in tandem di così tanti kilometri. 

Sfoglia la gallery e guarda le creazioni di Bici&Radici

Foto e testo di Chiara Mura

I colori di Ludmilla

08 martedì 2014 visualizzazioni:

Bella.it ha intervistato per voi Ludmilla Radchenko, una donna stupenda che ha lasciato le vesti di showgirl per diventare a tutti gli effetti una mamma, una moglie e un’artista. Poliedrica, eclettica e piena di idee, con un piede nel mondo dell’arte e l’altro nel mondo della moda, per creare il cammino di colori e magia che abita nella sua vita e che oggi ha deciso di raccontarci…

Ludmilla, sei una donna bellissima con un grande talento artistico, sei un’imprenditrice, una mamma e una moglie,LUDMILLA-RADCHENKO-POPARTSTUDIO come ti senti, bionica o negli standard?
“Decisamente bionica, come mi chiamano nel mio team, è difficile far coincidere tutto, ma per me è il segreto del successo, la vita va vissuta e goduta a 360gradi. Famiglia, formazione, sport, lavoro e qualche attimo di riposo e relax, anche se è sempre più difficile. Poi si dice, scegli un lavoro che ami e non lavorerai nemmeno un giorno”.

Come si svolge una tua giornata tipo?
“Sveglia alle 7:00, preparo il latte per Eva e il caffè per mio marito, una bella centrifuga di frutta fresca, in verità facciamo i turni per chi si alza prima. Si esce verso le 8:30, porto Eva all’asilo vicino al mio studio. Così alle 9 comincio a lavorare sul computer per fare un check della situazione e poi dipingo, ultimamente moltissimo, perché ho un sacco di progetti e commissioni. Le mie ragazze arrivano alle 10 e mi aiutano a sbrigare tutto il lavoro burocratico. Spesso durante la giornata facciamo qualche incontro, appuntamenti , pianifichiamo le esposizioni e le fiere per il mio brand “Siberian Soup”.
Esco verso le 17:00 dallo studio, e vado a prendere Eva, poi sono tutta per lei, passeggiata, pappa, bagnetto etc. Poi cucino per Eva e per marito o mi preparo per uscire. Ogni tanto è necessario mettere il naso fuori per la vita di coppia!”.

LUDMILLA-RADCHENKO-ARTEDa quando l’arte è entrata a far parte della tua vita?
“Da sempre, da piccola ho frequentato le scuole d’arte e mi sono laureata in fashion design. L’unica differenza è che prima era un gioco, ora invece è un lavoro in tutti i sensi con investimenti importanti. Diciamo che ho fatto una scelta drastica nel momento perfetto, quando mi sono sentita pronta, mi sono rimboccata le maniche”.

Come nasce la tua arte?
“La mia arte è nata quando ho sentito la necessità di esprimermi e non avevo altri mezzi per farlo. La TV non mi offriva questa possibilità ed è diventata molto limitativa, il gossip non faceva più per me, mi sentivo senza un ruolo ed ero pronta per andare oltre che offrire la “mia immagine”. Le mie opere sono diventati i mezzi per raccontare il mio mondo”.

In questo mondo, in cui tutto è saturo e dove non è semplice trovare qualcosa di nuovo, dove trovi l’ispirazione per le tue Opere?
“È vero, c’è di tutto, e per questo bisogna osservare tutto ciò che è stato fatto, cercando qualche spunto e sperimentare per trovare un proprio codice. L’ispirazione è solo un’idea che metti in pratica. La capacità di un creativo e trovare la forma e l’interpretazione adatta a comunicare quello che lui sente in quel momento”.

Ludmilla_130910_0329Come l’arte diventa moda? L’arte, a tuo parere, influenza le tendenze?
“Moltissimo, credo che l’arte sia una regola per le tendenze, la maggior parte dei creativi e designer cercano talvolta ispirazione nelle mostre, nei musei, da qui nasce un nostro progetto “Art to Wear” dove ognuno può scegliere il suo pezzo d’ arte da indossare, si tratta di foulards e leggings creati con le stampe dei miei quadri fino a giungere alle borse “Pret Art Porter”, per questi prodotti ibridi tra arte&fashion abbiamo fondato un marchio: “Siberian Soup FullART by Ludmilla Radchenko”. Possiamo dire che questo marchio ha avuto risvolti molto positivi, ad oggi la nostra rete di distribuzione si estende in largo e in lungo dall’Italia all’ Austria, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Cina, Giappone…Fino a giungere in Sud Africa e negli States. Ad oggi, questo che è nato quasi come un gioco un paio d’anni fa, si è evoluto in un vero e proprio business parallelo ed è nato dall’esigenza di divulgare l’arte rendendola accessibile a tutti, è una nuova visione dei tradizionali multipli d’arte, i classici supporti tramutano in tessuti pregiati come cachemire e seta, prodotti esclusivamente in Italia, ognuno con il proprio packaging studiato ad hoc”.

LUDMILLA-RADCHENKO-MATTEO-VIVIANI-POPART-EGO-GIOIELLITuo marito, Matteo Viviani, è una Iena, tutti conosciamo l’irriverenza delle Iene, ma in realtà chi è la iena di casa? Diciamo… “chi porta i pantaloni?”
“Ovviamente lui, e li porta benissimo. Matteo è un ottimo papà e capo famiglia. Mio marito è numero uno e un uomo molto passionale, che non guasta mai. Alla fine ho sposato e scelto l’uomo della mia vita”.

Sei mamma di Eva, una bimba di due anni, Qual è il valore più importante che le vuoi trasmettere? Le parli in italiano o in russo?
“Rigorosamente in russo, ed il valore più importante: la determinazione che ti porta ovunque tu voglia. Le darò tutta la libertà per fare le sue scelte, scoprire e applicare le proprie capacità nella vita reale per non avere mai i rimpianti”.

Qual è la cosa che più ti ha stravolto la vita da quando sei diventata mamma?
“La responsabilità ed attenzione che devi prestare ogni secondo, per una distratta come me è difficilissimo. Ma essere una mamma è il dono più importante che abbia mai ricevuto. Certo, uno si deve adattare ai ritmi ancora più  frenetici di organizzazione, quasi scientifica!”.IMG_2246

Come curi il tuo aspetto fisico? Che sport fai?
“Sport, per me è la droga che mi tiene sempre attiva. Da noi si dice: “nel fisico sportivo c’è lo spirito sano”
Una volta alla settimana ho la lezione di kick boxing in studio, una volta vado in piscina a fare le mie 100 vasche e una volta alla settimana faccio yoga”.

Ti rivedremo in Tv?
“Solo per parlare dell’arte e i miei progetti artistici! Per il resto penso di aver già dato nei tempi migliori per la TV”.

Sfoglia la gallery e scopri le creazioni di Ludmilla

Clicca il link e guarda la video-sfilata di Ludmilla Radchenko:

https://www.youtube.com/watch?v=VATWrjGHkrg

Crediti foto: Marco Curatolo, Alessandro Dealberto, Giovanna Focardi Nicita, Scarpatipress

Testo: Ludovica Bonini