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Vita da modella: Andreea Sasu

01 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Bella.it ha incontrato Andreea Sasu, un capolavoro di ragazza che ci ha raccontato la sua vita, tra passerelle, servizi fotografici e vita privata. Ammirerete nelle foto la sua straordinaria bellezza e leggerete nella sua intervista di come non sia solo bella, ma anche matura, decisa e con lo sguardo aperto verso il futuro…

IMG_0403Andreea, da dove vieni, quanti anni hai e cosa ti ha spinto a fare la modella…..

“Le mie origini sono rumene, ho 25 anni, compiuti lo scorso 27 marzo. Fin da piccola ho sempre sognato di diventare una modella professionista, ed è per questo motivo che 5 anni fa mi sono trasferita in Italia. In Romania studiavo marketing e pubblicità ma appena ho avuto l’opportunità di poter realizzare il mio sogno, ho seguito il mio istinto ed ho accolto la proposta di venire a Milano. Attualmente lavoro per diverse agenzie e sono fidanzata con l’uomo che spero possa essere l’uomo della mia vita …

Che tipo di sensazioni hai provato durante il tuo primo servizio fotografico?

“Mi sentivo impacciata, incapace, non avevo la minima idea di come posare, non ero esperta come oggi, poi continuando a fare altri shooting ho imparato. Mi è capitato di lavorare successivamente con il fotografo con cui feci il mio primo shooting e mi ha fatto i complimenti perché mi ha detto che sono notevolmente migliorata!”

IMG_0768-1Lati positivi e negativi per una modella?

“L’aspetto positivo è che sei sempre in vista, inoltre hai la possibilità di viaggiare molto e poi svolgi un lavoro che sognano molte ragazze. Tra gli aspetti negativi rientra invece l’eccessiva rigorosità di alcune ragazze nel seguire le diete che poi sfocia in una vera e propria malattia. Molte modelle sono magrissime, mangiano e poi vomitano, io consiglio di mangiare in maniera equilibrata e di fare tanta palestra. A cosa serve stare male pur di fare la modella? A questo punto meglio cambiare mestiere che soffrire e perdere la vita.”

IMG_2400Andreea, qual è la tua giornata tipo?

“Quando non lavoro mi sveglio con calma, faccio colazione e poi mi alleno; faccio kick boxing, amo questo sport, ho il mio istruttore privato che mi segue, la sera esco con il mio ragazzo e se possibile incontrare anche le mie amiche. Invece quando lavoro mi sveglio presto e inizio i miei shooting fotografici, sfilate di moda, concorsi di bellezza e varie registrazioni. Appena finisco di lavorare, la maggior parte delle volte ceno e poi vado a letto perché questo lavoro è bello ma è stancante.”

Cosa pensano i tuoi genitori del tuo lavoro? Ti sostengono?

“Mi hanno sempre sostenuta, sono contenti del mio lavoro, si sono sempre fidati di me, siamo sei figli, quattro maschi e due femmine e solo di me hanno questa grande stima perché ho sempre dimostrato di avere rispetto per me stessa e nei loro confronti. Il reality Temptation Island non mi ha fatto cambiare, non mi sono montata la testa e mai lo farò se dovessi diventare un personaggio noto.”

IMG_1215Pensi che l’Italia sia un paese ospitale?

“Assolutamente si, mi trovo molto bene in Italia, mi sento italiana a tutti gli effetti, nel mio paese di origine ritorno solo per andare a trovare i miei genitori. Non esco mai quando vado in Romania, è come se andassi in una terra straniera, tutti gli amici li ho qui in Italia, non tornerei indietro non solo per motivi lavorativi ma soprattutto perché qui ho trovato l’uomo che mi rende felice e mi ha regalato un equilibrio vitale e poi il mio modo di pensare, di agire è molto più vicino agli italiani.”

Il tuo outfit preferito?

“Opto sempre per uno stile elegante, sensuale però mai volgare, sono molto semplice, non amo gonne e pantaloncini esageratamente corti, non amo scollature vertiginose e provocanti che lasciano poco all’immaginazione.”

IMG_3385Indicaci qualche tuo pregio e qualche tuo difetto….

“Tra i miei difetti diciamo che sono testarda e molto gelosa, mentre tra i miei pregi credo di essere sensuale, solare, simpatica ed un’inguaribile romantica.”

Secondo te quali sono  i valori più importanti sia per quanto riguarda la vita privata e sia quella lavorativa?

“Sia sul lavoro che nella vita sono molto leale, sincera, non riesco ad avere una doppia personalità, inoltre salvaguardare la propria reputazione viene prima di ogni altra cosa anche prima del successo. Ad esempio quando ho iniziato la mia esperienza nel programma Temptation Island non sapevo come funzionasse, Maria De Filippi ci disse che non eravamo tentatrici e che non dovevamo eccedere, nonostante le raccomandazioni ci sono state alcune ragazze che hanno IMG_3899provocato in maniera subdola ed eccessiva, tutto ciò solo per farsi notare e per stare al centro dell’attenzione. Io purtroppo sono molto più riservata e comunque non so fingere. Nel momento  in cui un ragazzo non mi piaceva io non mi avvicinavo, sono stata me stessa dall’inizio fino alla fine. Spesso mi sentivo fuori luogo, perché come nella vita privata non riesco a provarci con un ragazzo fidanzato. Credo molto nel valore della famiglia, e non cederei mai ai compromessi, spesso mi hanno proposto dei lavori e ruoli importanti mondo dello spettacolo ma non ho mai accettato perché in cambio dovevo vendere il mio corpo e la mia dignità, piuttosto ritorno a studiare oppure a fare qualche altro lavoro.”

IMG_0825Qualche consiglio di bellezza?

“Non penso di esserne in grado, però posso dire di mangiare sano perché aiuta ad allontanare la cellulite che può comparire anche nelle donne magre, a pranzo bisogna basarsi su una dieta fatta di carboidrati e frutta, a cena proteine, è importantissimo bere tanta acqua. Ho il vizio che mangio tantissimo, però cerco di fare tanta palestra per smaltire tutti gli eccessi.”

Progetti futuri?

“Sto valutando delle proposte, e spero un giorno di poter essere una delle modelle di Missoni, Armani o Victoria Secret.”

 

 

 

 

 

 

 

1/4/2015

 

 

 

 

Meglio curvy!

31 martedì 2015 visualizzazioni:

C’erano una volta gli anni ’80.

MODELLE-ANNI80Epoca di grande ottimismo in cui un ristrettissimo gruppo di supermodelle, che si contavano sul palmo di una mano o poco più, dettavano legge su come dovesse essere, oltre che su cosa dovesse indossare, il prototipo della donna perfetta.

Da quel momento in poi, e fino ai giorni nostri, le donne si sono continuamente interrogate sull’identità della “Donna”, con la “D” maiuscola; quella bella, desiderabile, sexy, perfetta, senza un difetto. Una incessabile ricerca che ha dato e dà ancora vita ogni settimana, ogni mese, ogni anno, a centinaia, migliaia di articoli su come migliorare capelli, ciglia, sguardo, viso, bocca, collo seno, PUBBLICITA ANNI 80spalle, pelle, glutei, fianchi, cosce, caviglie piedi e unghie. Ma migliorare rispetto “a cosa”?

E l’immaginario collettivo femminile ha costruito, negli anni, complici purtroppo come sempre anche i media di settore, un modello di femmina ideale, un cyborg virtuale decisamente troppo esile, diafano, magro, sbiadito ed emaciato, sbattuto all’ordine del secondo su copertine, servizi fotografici, rotocalchi, pubblicità; forse fino al punto di contribuire in qualche modo, ma è solo un’opinione ovviamente, a facilitare quel sinistro meccanismo psicologico che ha condotto tante, troppe donne specialmente adolescenti a confrontarsi con il gravissimo problema dei disordini psico-alimentari. La tecnologia poi, che come sempre a seconda di chi la maneggia può essere un bene o un male per l’umanità, non ha dato certo una mano; così come la distorsione della divisione dell’atomo ha creato la bomba atomica, la distorsione di quella grande invenzione che è Photoshop ha creato un discusso movimento di “mutilazione virtuale”, una “macelleria informatica” del nuovo millennio che taglia, allunga, accorcia, stringe e gonfia braccia, gambe e organi interni.

FMorositas, spotacile intuire che in un mare mosso di tale portata non sia semplice comprendere quale possa essere davvero il “bello” al femminile. E allora c’è da chiedersi: ma in tutto questo affannarsi del gentil sesso alla ricerca della perfezione, in questa frenetica rincorsa dell’ideale tra chirurgia estetica, sofferenze da depilazione, yoga, maschere alle alghe del mar morto, colazioni a base di bacche di goji, muesli al gusto carruba, spremute di finocchio selvatico, quinoa soffiata e alimenti che se provate a darli a cani e gatti vi si rivoltano contro; in tutto questo insomma, qualcuno ha mai chiesto cosa ne pensano gli uomini del “prototipo femminile” di bellezza?

“E perché dovremmo?” potreste pensare. Dovreste, per un motivo molto semplice: il prototipo maschile di bellezza femminile è molto, ma molto più rilassato, imperfetto e morbido di quello femminile. Insomma, gli uomini vi guardano con più tolleranza; in una parola, in questo sono molto meno bastardi di voi.

Ad esempio:

– gli uomini non fanno particolarmente caso a smagliature e cellulite; (fino ad un certo punto, ovviamente); quindi se ne avete un filo qua e là, potete pure lavorarci sopra, ma senza nessuno stress. Tranquille.

– un uomo psicologicamente sano sessualmente, tende a preferire qualche chilo in più della media ad un mucchietto di ossa da quaranta chili scarsi per un metro e settanta/ottanta, e ciò per due motivi, molto banali (del resto si parla di uomini): innanzitutto una partner troppo magra non rimanda ad un’idea di “salute”, e le malattie sono tutto fuorché sexy, e poi nell’immaginario maschile la partner troppo fragile suggerisce la possibilità che durante l’atto si possa, come dire, in qualche modo “rompere”; certo è un’idea irreale, ma presente nel pensiero istintuale maschile. Fidatevi. Quindi se per avere “materia” nei punti giusti c’è qualche chiletto in più da scontare, per un uomo ben venga.

Questa spasmodica rincorsa tutta femminile alla perfezione invece, rischia di farvi dannare l’anima per avvicinare stereotipi tanto faticosi da raggiungere quanto, paradossalmente, inutili. E’ molto meglio mantenere le proporzioni piuttosto che sembrare delle grucce appese.

Date retta ai vostri uomini una volta ogni tanto, e magari guardate queste splendide fotografie della bellissima Stefania Ferrario.

 

Vivrete meglio.

Buona settimana.

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31/3/2015

“Pole Position – Italian Pole Dance Contest”

31 martedì 2015 visualizzazioni:

Ciao amici da Dana Hesse!

Questa settimana, evento imperdibile!

Vi racconto come ho trascorso il week end!

Ho assistito ad una particolare gara di pole dance, aperta a persone di tutte le età, sesso, nazione, religione, orientamento sessuale: un sogno!

 

Sono appena rientrata da Modena dove si è tenuto il terzo “Pole Position – Italian Pole Dance Contest”. Pole dancers provenienti da tutta Italia e non solo, si sono incontrati e confrontati volteggiando tra piume, paillette, tacchi e jeans. Un contest speciale! Colorito dall’eterogeneità degli stili, delle interpretazioni e dai caratteri che su quel palco sono fioriti. Erika Esposito, ideatrice ed organizzatrice del contest è riuscita a riunire e coinvolgere tutto il mondo della pole dance italiana! Nei due giorni di gara, tra un’esibizione e l’altra ho chiacchierato con molte persone cogliendo qualche curiosità qua e là, ponendo ai concorrenti le tipiche domande che di solito rivolgono a me 🙂 Come sia iniziata la loro avventura con la pole dance, da quanto tempo, perché hanno deciso di iscriversi al contest, cos’altro fanno nella vita, cosa faranno da grandi… (a volte mi spingo troppo oltre con queste domande impertinenti tanto da sentirmi rispondere da una under 18 “la mantenuta!”.  Ecco, cominciamo bene! Ho promesso di mantenere l’anonimato, confidando in una battuta scherzosa!)

DALLA SCUOLA AL PALAZZETTO DELLO SPORT

Hanno partecipato al contest uomini e donne provenienti da Francia, Polonia, Austria Russia, Romania, Danimarca, nonché una schiera di ragazzine nella categoria under 18 che quest’anno ha offerto uno spettacolo incredibile!

Il numero di partecipanti al contest, inaugurato tra le mura del Female Art Studio, è cresciuto del 50% ogni edizione, richiamando altrettanto pubblico e, per il secondo anno si è svolto in un palazzetto dello sport, il “Gino Nasi”, patrocinato dal Comune di Modena – Assessorato allo Sport.

155 concorrenti e 4 giudici: Debora Maida, vincitrice delle prime due edizioni, Valentina D’Amico, Samantha Fabbrini e la special guest, Eva Bembo dalla Russia.

 

CURIOSANDO TRA I PARTECIPANTI:

Quest’anno si sono visti più uomini e molte concorrenti under 18 tra i partecipanti che hanno lasciato me e il pubblico estasiati!

Ad esempio ho conosciuto Diana, graziosa quattordicenne proveniente da Torino ma originaria della Russia che a iniziato con la ginnastica artistica all’età di 2 anni: “ Sono qui per competere, così, per vedermi!”

Ha iniziato con la pole solo da un anno, ma ha presentato figure di alto livello professionistico, a dispetto di molti adulti!

I suoi genitori l’hanno affidata alla sua insegnante Natalya, da grande vorrebbe diventare come lei e fare la maestra pole dance o di ginnastica…deciderà!

Under 18La prima bimba ad esibirsi è stata Claudia di Forlì, 12 anni. Suo papà e lo zio l’hanno accompagnata. Il padre mi ha raccontato che “da piccola” voleva sempre arrampicarsi dappertutto, l’ha mandata a scuola di ginnastica artistica e che, dopo aver visto un’esibizione di pole dance in tv gli ha detto “io voglio fare quello!” indicando il televisore…che dire… “non sarebbe giusto soffocare la sua natura… lei sa gia cosa vuole fare!” il papà è sereno e fiducioso nell’insegnante, Claudia, maestra anche di Virginia Cicognani, 16 anni, con esperienza di danza classica e moderna, pole dancer da un anno e due mesi, le è sempre piaciuto gareggiare e si è classificata terza, per la gioia di mamma e papà. Presenti.

Una delle esibizioni più simpatiche e ricercate è stata quella di Eleonora, bimbetta di 11 anni dagli chiari e vispi, ritmica e agile che ha conquistato il pubblico con i suoi occhiali e cappello da sole!

Eleonora pratica pole da soli quattro mesi, ma è figlia d’arte! Ha praticato qualche anno ginnastica artistica ma la passione per la pole dance è nata quattro mesi fa, guardando la mamma allenarsi, in casa per questi campionati. Ha voluto provare ed è andata bene direi!

Anche per la mamma, Sonia Biasotti che si è conquistata il secondo posto, nella categoria “Advanced”, grazie ad Enrica, la loro maestra di Brescia.

Ha vinto nella categoria delle giovani Chiara Mantovani, sedicenne di Robbio (Pv), 9 anni di danza classica alle spalle, pole dancer da 3, il suo sogno è fare la parrucchiera, ma sta prendendo in considerazione l’idea di entrare nel mondo dello sport, magari come allenatrice. L’ha accompagnata la mamma la quale confessa, “avrei preferito facesse danza classica, l’importante che sia serena lei e che le piaccia! “. Le ho raccontato che molte parrucchiere decidono invece di darsi alla pole dance!

LunaLuna 3Ad esempio, la campionessa che ha dominato il contest con il doppio premio, della categoria “Professional” e del “Best Performer 2015” Luna Alvarez. Luna faceva la parrucchiera a Perth, in Australia, tra le sue clienti c’era la campionessa mondiale, Felix Cane, con i suoi look eccentrici, Felix ha invitato Luna a provare la pole dance nello storico Bobbi’s Pole Studio ed è iniziata la sua avventura che continua a Modena al Female Art Studio!

BaseNella categoria “Base”, riservata agli over 18 in vi cui vi erano alcune figure obbligatorie da eseguire, ha vinto Eleonora Godina di Torino, studentessa di economia e commercio, fa la cassiera ed ha alle spalle le arti marziali. Pratica pole dance da neanche un anno e ha deciso per gioco di partecipare al contest.

Nella categoria “Double”, sui due pali, sincronizzate e affiatate si sono aggiudicate il primo Doublepremio Carmen 27 anni e Selene 32 con basi di danza classica, moderna e contemporanea, due ragazze si sono conosciute a scuola di pole dance a Bologna. Ostetrica una e medico veterinario l’altra, hanno da subito trovato affinità e volevano mettersi alla prova facendo qualcosa assieme, ed è stato un successo!

Daria Di Bonito di Napoli, 23 anni si è aggiudicata il primo premio nella categoria “Advanced”, grandi festeggiamenti per lei, quasi impossibile avvicinarla!

L’ESIBIZIONE SHOCK

Ammetto! Guardavo con sufficienza l’entrata sul palco di una tale partecipante nella categoria “Advanced”, aveva qualcosa di strano, mi sembrava spaesata.

Ero in piedi, ai margini della sala, guardavo da lontano questa ragazza che a differenza di chi come accessorio di scena e coreografico ha portato oggetti futili, lei si è privata, staccandola e gettandola alla sua amica, la protesi del proprio braccio! Ho visto bene? Si! Si è staccata dal braccio la protesi e ha danzato!! Mi sono dovuta sedere!! Le evoluzioni che ha eseguito senza apparente difficoltà sul palo, dopo solo un anno di pole dance erano sbalorditive!! E’ di Milano, si chiama Laura Di Mauro, ha 30 anni, lavora come grafico pubblicitario e ha sempre solo nuotato, poi la curiosità per la pole dance, ha cercato su internet se si poteva fare e si è convinta, grazie anche alla sua insegnante, Erica che ha sempre creduto in lei e l’ha incoraggiata a proseguire!

Erika Esposito al termine di questa performance ha espresso il suo ringraziamento e “che sia d’esempio!

Le esibizioni e le classifiche del contest verranno pubblicate sulla pagina

http://www.italianpoledancecontest.com e nei prossimi giorni saranno disponibili anche i video di ogni singolo partecipante.

  GLI UOMINI DELLA POLE DANCE

Tra gli uomini è stato premiato, Mario Turco, 20 anni di Napoli, studente di sociologia all’Università Federico II, si è avvicinato alle arti aeree da pochi anni, cerchio, tessuti, trapezio e alla pole dance come autodidatta solo da tre mesi! Voleva sfidare se stesso, capire a che livello Advanced Malefosse, Mario voleva mettersi comunque alla prova ed esibirsi, nonostante la contrarietà del padre, di idee “inquadrate”, mentre gli amici lo apprezzano, non lo ostacolano perchè lo vedono portato!

Ho chiacchierato con Ennio Carnevale, 25 anni in presenza della coreografa Elisa Boni e della fidanzata, pole dancer che lo ha praticamente trascinato, è stato il suo secondo anno al contest e quando gli ho chiesto cosa dicono le persone di questa sua passione ha sorriso: “La gente che non sa… ecco, pensa, dice… crede che sia...” insomma un po’ imbarazzato, non per se stesso, ma per l’ignoranza che porta certa gente a giudicare un uomo ed il suo orientamento sessuale perchè ha scelto di ballare e seguire la propria passione!

Gabriele Gherpelli 23 anni, è stato accolto con immenso calore dal pubblico in lacrime per la sua interpretazione. Non ha basi di ginnastica o danza e, davanti alla mia incredulità ha ammesso: “Sono un musicista!”

Ah, ecco! E’ mastro tromba e lavora anche come fattorino in pizzeria a Modena, la sua città. Ha iniziato da poco più di un anno, con un corso di stretching poi la fidanzata e le amiche l’hanno coinvolto nell’avventura!

Anche Gabriele confessa che le persone che sentono che lui fa pole dance rimangono sorprese e dubitano che sia gay!

LA PERSONALITA’ EMERGE A PRIORI

Insomma noi donne pole dancer veniamo additate come “poco di buono” (autocensuro i reali appellativi), gli uomini come gay e per questo scherniti, questa è la tristezza! I bambini, chissà se davvero loro sanno cosa vogliono nel mondo che li attende… con questo non voglio rassicurare i genitori di taluno! Se vostro figlio o vostra figlia è omosessuale lo è a prescindere dalla pole dance, non è una colpa né vostra, né loro. La pole dance non è nient’altro che un gioco. Mi aspetto, il prossimo anno di vedere qualche coppia uomo/donna tra i partecipanti!

Il pregiudizio non ostacola la natura, ma piuttosto la sfida.

 

 

Vi do appuntmento alla prossima settimana e vi ricordo che restano online miei precedenti articoli nella nella rubrica Pole Dance Area che trovate qui di seguito nella sezione POST CORRELATI,

Vi aspetto con affetto e Buona Pole da Dana Hesse

 https://www.facebook.com/danahesseOFFICIAL
 http://www.poledancearea.it 

Quando la moda diventa futurista: i foulard di Giacomo Balla

30 lunedì 2015 visualizzazioni:

Fino a Domenica 7 Giugno 2015 il Filatoio Rosso di Caraglio (Via Matteotti, 40 Caraglio CN)

Tg-balla-autoritratto-1909empere e disegni di Giacomo Balla, pittore, scultore, scenografo e uno dei massimi esponenti insieme a Marinetti del Futurismo, movimento artistico e culturale italiano dei primi del 900. La mostra è curata da Andreina d’Agliano e Carla Cerutti con Guido Donati per la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio. “Una mostra affascinante, perfetta per portare l’attenzione del pubblico sullo stretto rapporto fra Moda e Arte, specie ai tempi del Futurismo” sottolinea Aurelio Blesio, Presidente della Fondazione Filatoio Rosso “Uno dei compiti istituzionali del nostro Museo della Seta sta proprio nel valorizzarne i linguaggi espressivi”.

In mostra una quarantina di bozzetti originali provenienti da Casa Balla, realizzati dal pittore tra il 1914 e il 1929. In perfetta linea con il manifesto del 1915 per la Ricostruzione futurista dell’Universo, i bozzetti sono esemplificativi della ricerca futurista sull’applicazione dell’arte alla vita quotidiana. L’allestimento a cura di Gian Carlo Tranzatto (U-LAYER) prevede l’utilizzo di strutture in metallo e plexiglass disegnate per consentire la lettura recto e verso delle opere.

Pensate per foulard ma anche per piastrelle o altri oggetti quadrangolari, sono di particolare rilevanza -tra i 40 progetti esposti- le 28 tempere su carta (23×24 cm) realizzate fra il 1925 e il 1929.

filatoio-rosso-di-caraglioEdificato nel 1676 a Caraglio (CN) da Giovanni Girolamo Galleani il più antico Filatoio d’Europa ha l’aspetto di una dimora fortificata con “fornelletti” per la trattura e “torcitoi da seta”. Dopo un’importante ristrutturazione ad opera della Fondazione Filatoio Rosso il monumento di architettura industriale ospita il Museo della Seta, un centro congressi e un’area espositiva per mostre temporanee.

 

Guarda nella gallery i folulard futuristi…

 

L’esposizione è realizzata con il contributo di Banca di Caraglio, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Compagnia di San Paolo e la sponsorizzazione di AON S.p.A Insurance & Reinsurance Brokers.

 

Moda Futurista

Tempere e disegni di Giacomo Balla 2 Aprile – 7 Giugno 2015 Filatoio Rosso – Via Matteotti, 40, Caraglio CN


 

Orari

Fino al 10 Maggio Sabato 14.30–19, Domenica e festivi 10-19 (aperta anche Venerdì 3 Aprile 14.30-19); dal 14 Maggio al 7 Giugno: Giovedì–Venerdì–Sabato 14.30-19, Domenica e festivi 10-19

 

Ingressi

Museo+mostra (cumulativo) intero € 8, ridotto € 5; solo museo intero € 6, ridotto € 4; solo mostra intero € 4, ridotto € 2

 

INFO:

Fondazione Filatoio Rosso, tel. 0171 610258; info@fondazionefilatoio.it; www.filatoiocaraglio.it

“Noi ci mettiamo la faccia” in farmacia per la tua pelle

30 lunedì 2015 visualizzazioni:

skinceuticalsDal 30 marzo al 25 aprile, circa 100 farmacie in tutta Italia diventeranno protagoniste insieme a SkinCeuticals di “Noi ci mettiamo la faccia”, un’iniziativa che invita a scoprire quali siano le esigenze della propria pelle e come prendersene cura ogni giorno. Durante questo periodo sarà possibile effettuare in tutte le farmacie aderenti all’iniziativa un’analisi accurata della pelle con SkinScope, l’innovativo strumento con tecnologia a LED esclusiva di SkinCeuticals.

Grazie alla doppia modalità di luce, diurna e LED-UV, mettendo il volto nello SkinScope è possibile individuare istantaneamente non solo le imperfezioni visibili ad occhio nudo, ma anche quelle sottopelle, i segni dei danni da foto esposizione accumulati, la pelle grassa e i pori occlusi, la secchezza cutanea. SkinScope permette di osservare la propria pelle, individuandone le specifiche esigenze, mostrando anche ciò che altrimenti sarebbe invisibile a occhio nudo. Ogni analisi sarà condotta dall’Esperta SkinCeuticals e dal personale della farmacia, che potranno così consigliare i trattamenti SkinCeuticals più adatti.

Facebook: @SkinCeuticals

Twitter: @SkinCeuticalsIT

App: #Noicimettiamolafaccia, si potrà applicare un filtro blu alla propria immagine del profilo Facebook, per ricreare sui social l’effetto di bagliore azzurro dato dalla pelle del viso quando la si mette nello SkinScope e per ricordare quanto è importante guardare la propria pelle sotto una luce diversa per scoprirne le specifiche esigenze.

 

Per prenotare l’analisi della pelle è necessario telefonare in Farmacia e fissare il proprio appuntamento. L’elenco delle Farmacie aderenti è disponibile sul sito www.skinceuticals.it.

L’Arte e la Storia dei bijoux in una mostra che fa sognare

27 venerdì 2015 visualizzazioni:

   A Casalmaggiore, in provincia di Cremona, fino al 17 maggio un’esposizione dei più grandi protagonisti della bigiotteria made in Italy, tra cui Ornella Bijoux, una firma tra le più rinomate della bigiotteria artigianale e insignita a pieno titolo dell’attestazione di Bottega Storica di Milano.

Ornella Bijoux Maria Vittoria Albani  (7)
Maria Vittoria Albani

In mostra più di 200 bijoux raccontano, attraverso oltre sessant’anni di creatività italiana, il susseguirsi della Moda secondo la lettura originale, elegante e solare di Maria Vittoria Albani, figlia di Piera Albani, colei che nel 1944 ha fondato Ornella Bijoux. La sua collezione infinita di pezzi d’autore ha attraversato decenni di mode e generazioni, segnando un percorso inimitabile di fascino e femminilità senza tempo.

Accompagneranno il visitatore nel percorso espositivo anche una selezione di abiti d’epoca da cocktail provenienti dalla collezione Cavalli e Nastri di Milano e firmati Biki, maison con la quale Ornella Bijoux ha collaborato a lungo negli anni ’60. I suoi gioielli raccontano momenti storici indimenticabili, dai primi export degli anni ’50 in Inghilterra e Stati Uniti dove “brillano” nelle splendide lussuosissime vetrine dei vari “Neiman Marcus”, “Lord and Taylor”, “Bonwit & Teller” e “Marshall and Field”. 13.novita ottobre 1962

Indimenticabili poi le produzioni caratterizzate dalla ceramica dipinta a mano (dorata o galvanizzata) o i meravigliosi collier a fili di perle… Sono gli anni ’60, caratterizzati dall’apertura dell’esclusiva boutique di via Montanapoleone, dai sodalizi prestigiosi con le Maison Biki, Celine, Borbonese e dai primi sguardi al nuovo mercato giapponese.

Negli anni ’70 i bijoux vantano altre estroverse ispirazioni e lavorazioni, che spaziano dall’arte astratta al gusto etnico. Fino all’ultimo ventennio in cui le espressioni “Liberty” aprono scenari di natura incontaminata: metalli dorati30. Copertina Amica, Febbraio 1970, la modella indossa uno strangolino di Ornella Bijoux in pelle rossa e penden, smalti, paste di vetro, perle “disegnano” scarabei o farfalle in un paradisiaco “giardino” di spille e anelli… Nel frattempo Maria Vittoria Albani crea collezioni per altre importanti griffe. Il Terzo Millennio apre a nuove tendenze e sperimentazioni e alle rivisitazioni speciali: in un contesto più unico che raro, l’atelier-laboratorio di via Monte Cervino, 4 a Milano, si apre un mondo magico di quarantamila preziosi modelli, continua fonte di ispirazione per Maria Vittoria Albani. Una sorta di casa-museo sempre aperta a tutti gli appassionati su appuntamento.

37bUnico in Italia, il Museo del Bijou, fondato nel 1986 a Casalmaggiore, storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo, conserva e valorizza oltre 20 mila pezzi di bigiotteria compresi macchinari, utensili,

fotografie e cataloghi provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore, dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo Millennio. Il Museo organizza mostre temporanee sulla storia della moda e dell’ornamento personale promuovendone la conoscenza e la divulgazione.

La mostra è stata curata di Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, docente di storia del gioiello presso l’Istituto Europeo di Design di Milano e coordinatore curatoriale del museo del Gioiello di Vicenza. Al suo attivo letture, incontri, mostre e cataloghi sulle sperimentazioni materiche attorno al Gioiello e alla storia della bigiotteria italiana. Membro della Society of Jewellery Historians di Londra. Vive a Milano.

 

Guarda e sogna nella gallery con gli antichi bijoux di Ornella Bijoux…

 

 Museo del Bijou-Casalmaggiore-foto-Davide Cavalli

.Logo Museo Bijou

 

Museo del Bijou di Casalmaggiore

via Porzio 9 – 26041 Casalmaggiore (CR)

0375 284423 – 0375 205344 /

www.museodelbijou.it

info@museodelbijou.it

Il Museo del Bijou è aperto tutti i giorni della settimana; per scuole e gruppi possono essere prenotate visite guidate, percorsi didattici e attività di laboratorio.