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Il profumo delle mele rosse di Susan Wiggs

18 mercoledì 2015 visualizzazioni:

DAL 31 MARZO IN LIBRERIA

“È quando meno te lo aspetti

Che trovi i tesori più preziosi. “

 

La Trama

Il-profumo-delle-mele-rosse_hm_cover_bigTess Delaney scova vecchi tesori, oggetti antichi, ridonando loro nuova vita: un lavoro che la porta a valorizzare i ricordi degli altri, proprio lei che, senza padre e con una madre assente, un passato vero non l’ha mai avuto. La sua vita ha una svolta quando d’improvviso eredita la metà di un frutteto da un nonno mai conosciuto e si ritrova con una sorellastra che non sapeva di avere. Inizia così per lei un viaggio che la porta ad assaporare le gioie della famiglia e a scoprire il passato in cui affondano le sue radici. La vita procede a un ritmo nuovo, che lascia spazio a tutto ciò che è bellezza, amore compreso. Forse anche per lei è giunto il momento di avere dei ricordi degni di questo nome…

 

Autrice di fama internazionale, Susan Wiggs ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali 3 volte il RITA Award per il miglior romanzo dell’anno. I suoi romanzi, spesso ai primi posti delle classifiche di Usa Today e del New York Times, sono stati tradotti in più di 12 lingue.

Il profumo delle mele rosse di Susan Wiggs edito da Harlequin Mondadori, 10,90 euro

Cocktail di bellezza per la notte

18 mercoledì 2015 visualizzazioni:

MIGLIOR CREMA DA NOTTELe vostre giornate sono infinite e la vostra pelle ne risente? Grigiore? Rughe? Colorito spento? Non basta un solo prodotto di bellezza per tenere la tua pelle allo stato ottimale, soprattutto dopo i 30 anni, quando la pelle inizia a perdere il film idrolipidico naturale.
Per mantenere l’epidermide elastica e priva di imperfezioni, è necessario scegliere un prodotto mirato da applicare durante la notte, quando la pelle è pulita e libera da tutti i residui, come trucco e inquinamento. Durante il sonno, le nostre cellule si rigenerano i prodotti di bellezza, se buoni e mirati, svolgono un’azione molto più efficace rispetto ai prodotti da giorno.

I 5 prodotti provati per voi:

Freschezza e idratazione

Vichy_Idéalia Skin_Sleep_Pack_ferméCon i suoi attivi scelti, Idealia Skin Sleep aiuta a donare gli effetti visibili del “sonno riparatore” della pelle e, grazie alla sua texture sensoriale, ci spinge immediatamente fra le braccia di Morfeo. Riunite nella stessa formulazione, la freschezza euforizzante di un gel e la ricchezza avvolgente
di un balsamo offrono una texture ideale.
Un balsamo avvolgente come una carezza
vellutata. Infine, quando si fonde con la pelle, sprigiona il suo profumo alle note di tè verde e gelsomino. Vichy, 32,50 euro

capture-xp-dior-crema-notteAnti-Rughe

La crema notte alta riparazione rughe Capture XP dalla texture avvolgente e ultra-morbida è il completamento ideale del Concentrato Notte, per apportare alla pelle un nutrimento intenso ed il massimo potere di riempimento delle rughe. Dior, 94,90 euro

Schermata 03-2457100 alle 14.36.33Ristrutturante
Questo prezioso olio secco, alleanza perfetta tra sensorialità ed efficacia, si fonde con la pelle, per un’azione anti-età globale. La pelle è nutrita, più liscia, più luminosa. Con una texture olio-siero, prepara e perfeziona l’azione della crema, per un effetto ristrutturante provato. Caudalie, 56,84 euro

Assorbente e nutrienteSONY DSC

La nuova Thirstymud è una maschera idratante che non secca la pelle ma la idrata profondamente. L’idratazione è garantita a breve, medio e a lungo termine grazie alla presenza di una potente miscela di acido ialuronico, acido citrico, acino linoleico e principi attivi. L’argilla contenuta nella crema cattura e assorbe l’umidità presente nella pelle grazie ai principi attivi che compongono la maschera, garantendo risultati immediati. Glam Glow, 49,90 euro

MULTI-ACTIVE-NOTTE-CREMA-CLARINS

Rigenerante

Per chi ha superato la soglia dei 25 anni è la crema più indicata per la notte al fine di prevenire i primi segni del tempo. La Crema Multi Attiva Notte aiuta la tua pelle a rigenerarsi meglio per ritrovare al risveglio l’aspetto levigato, luminoso e tonico tipico della pelle giovane. Clarins, 56,60 euro

 

Primavera di jeans

18 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Mutano, si trasformano, cambiano forme e colori ma un capo di jeans nei nostri guardaroba è qualcosa che non manca mai, soprattutto d’estate quando basta una t-shirt per fare un outfit.
E quest’anno, qual è il must-have in denim da avere nell’armadio?
Dalle passerelle per la primavera-estate 2015 presentate lo scorso settembre si può capire come i capi in denim siano protagonisti, li incontriamo nelle tute di Gucci e Stella McCartney, portati comodi sotto forma di panta-palazzo da portare rigorosamente sopra la caviglia, come quelli proposti da Anteprima e Maison Margiela e nella nuovissima versione di Louis Vuitton che con il jeans ci ha fatto i blazer.
Per gli outfit di tutti i giorni, volutamente sporty chic, rimangono senza passare di moda, shorts e minigonne sfrangiati all’estremità portati cortissimi, sneakers rivestite in total denim e il gilet, che si ripresenta sotto nuova luce arricchito da toppe, perline e spille per un look sportivo, sofisticato e mai banale.

Guarda nella gallery i prodotti di jeans che Bella.it ha selezionate per te…

 

18/3/2015

Perchè non mi chiede di sposarlo?

17 martedì 2015 visualizzazioni:

Parola di Mr. What Women Want

MATRIMONIO-SPOSARE-SOGNICare amiche; se siete in quella fase della vita in cui se un uomo non vi accetta come siete allora “avanti il prossimo”, questo articolo non fa per voi; ed anche se siete in quel momento in cui “sto meglio da sola” forse è meglio darci appuntamento alla settimana prossima. Ma se siete insieme a “lui” da qualche anno e desiderate che si metta in ginocchio con una piccola scatolina scura in mano ma il momento non arriva mai, e la cosa vi preoccupa alquanto, allora è il caso di fare due oneste chiacchiere sugli uomini e il matrimonio. Ma per parlare di uomini e matrimonio, e per potervi suggerire atteggiamenti che possono fargli pensare “magari questa me la sposo” dovete accettare prima di tutto che questo articolo sia obbligatoriamente, assolutamente e schifosamente maschilista; ma se volete davvero una mano, non è possibile fare diversamente.

Eh già, perché gli uomini, almeno nei primi 35 anni di vita circa, non sono particolarmente “votati” all’unione per la vita; fosse per loro attrezzerebbero una grande parete a muro e la riempirebbero di foto di “trofei di caccia”; con nome, data e voto. Insomma la mitica agendina dell’avvocato Roberto Covelli, storico personaggio di Christian De Sica in molti cinepanettoni.

MATRIMONIO-MANCATOL’esigenza di sposarsi, nell’uomo arriva mediamente dieci anni dopo quella del sesso opposto; prima che in lui maturino le cose l’idea del matrimonio è vissuta in parte come un lutto; il lutto della funzione primaria del maschio stesso; significa abbandonare l’istinto primordiale, rinunciare alla caccia, in qualche modo all’essenza stessa della mascolinità. Ma questo non perché non vi ami, intendiamoci; non ha nulla a che vedere con l’amore, nella mente maschile, ma con la mancanza, anche solo potenziale, della libertà.

In questi casi una donna si trova di fronte ad una scelta; può forzare la mano rischiando tutto (o mi sposi o ti mollo), oppure più prudentemente può inserire sottopelle nel partner, lentamente, l’idea del matrimonio, lasciando che il pensiero maturi. Dipende da che tipo siete voi.

Nel primo caso non c’è molto da dire; o la va o la spacca. Ma se intendete “lavorare ai fianchi”, potrebbe tornarvi utile evidenziare i lati positivi (per lui) del matrimonio (tipo agente immobiliare). E ce ne sono alcuni, magari di una banalità assoluta, ma vi assicuro veri al cento per cento e per chiunque. Vediamoli.

– Non ve lo direbbe mai ma, quando un uomo pensa ad una donna come l’ultima con cui andrà a letto, come minimo la pensa bella. Credetemi, andare a letto la sera e sapere di avere di fianco una donna desiderabile è estremamente gratificante, per qualsiasi uomo. “Che scoperta!” Direte voi. Si, nella teoria, ma nella pratica? Scommettiamo che se apriamo i cassetti della metà di voi escono pigiamoni di flanella e mutandoni bianchi coi gattini?? Quindi tenetevi! Anche a letto. Imperativo presente e futuro. Tanto oggi c’è lingerie per tutte le COPPIA-TRISTWtasche.

Ma bella non basta; se siete l’ultima è meglio che oltre che bella (e in ogni caso) siate anche brava tra le lenzuola. Perciò, per quanto potete, lasciate perdere inibizioni, preconcetti, sovrastrutture sociali ed ecclesiastiche e lasciatevi andare. Male non fa mai.

Guinzaglio lungo: a nessuno piace essere controllato appena si muove, nemmeno a voi. E peraltro non serve a niente; se se ne vorrà andare se ne andrà comunque. Fategli capire che il suo matrimonio non sarà una gabbia più di quanto già lui non lo immagini. Insomma fatelo stare tranquillo.

– Sebbene gli uomini di oggi siano (anche grazie alle donne) fortunatamente inclini a collaborare in casa, quello domestico è sempre un terreno insidioso per molti di loro. Quindi, se in fondo in fondo farete loro capire che fondamentalmente sarete sempre voi a “guidare la nave”, e lui avrà sempre un ruolo “da aiutante”, avrete preso punti importanti.

And Last but not least, come sempre, non basta che lo capiate voi, anche lui deve capirvi. E fa fatica. Perciò parlate chiaro; i musi lunghi non sono mai serviti a niente.

Buona settimana.

 

 

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copertina alta definizione

 

 

 

17/3/2015

Donne che vedono il futuro – La mostra

16 lunedì 2015 visualizzazioni:

PM_Donne che vedono il futuro 1A Torino, Palazzo Madama presenta dal 12 marzo al 7 giugno in Camera di Madama Reale Donne che vedono il futuro, una grande esposizione di ben 209 ritratti fotografici di donne che hanno partecipato al grande progetto del museo dedicato al ruolo delle donne nella società.

Il progetto conclude il percorso avviato a dicembre in occasione della mostra Women of Vision. Le fotografe di National Geographic. Un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino ha visto donne di ogni età, dai 3 ai 92 anni, rispondere all’invito del museo offrendo la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana che affaccia su Piazza Castello, la cui luminosità e spazialità ha permesso alle partecipanti al workshop di guardare “oltre”.

Palazzo Madama ha raccolto tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale in una grande esposizione originale, un modo per collegare un’illustre personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e i loro “sogni di futuro”. Ad accompagnare le fotografie, un’installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino, un evento imperdibile che esalta la bellezza di ogni donna.

 

Palazzo Madama | Camera di Madama Reale

Piazza Castello, Torino

Dal 12 marzo al 7 giugno 2015

16/3/2015

POLE DANCE: il seme ed il germoglio della formazione professionale

16 lunedì 2015 visualizzazioni:

POLE DANCE: LA FIGURA DELL INSEGNANTE

Prima degli anni ’90, la figura professionale dell’insegnante di pole dance non era praticamente contemplata.
Vi ricordo che le prime ballerine di pole dance, più conosciuta come lap dance, erano proprio quelle che si esibivano principalmente nei night club dove vigeva la concorrenza più spietata , raramente qualcuna insegnava ad un’altra come ripetere determinati movimenti, poiché rappresentavano il proprio patrimonio, gli strumenti di lavoro che rendevano la prima più interessante della seconda.
Le ballerine in erba, normalmente imitavano i movimenti delle colleghe più anziane e più esperte, quindi per crescere e progredire occorreva osservare ed emulare.

LE ORIGINI DELL ATTIVITA’ COME PROFESSIONE

Pole Dance Area Pole ExpoQuando le prime imprenditrici della pole dance internazionale (me compresa) decisero di intraprendere questa avventura professionale il metodo ed i DVD di Miss Fawnia Mondey rappresentavano i primi ed unici pilastri su cui poggiare le fondamenta di quella che sarebbe diventata ” l’industria pole dance “.
Oggi la Signora Fawnia Dietrich è l’organizzatrice della più grande fiera mondiale dedicata alla pole dance, il Pole Expo di Las Vegas.
Un vero e proprio paradiso per i pole dancers! 🙂

Come tutti i pionieri anche Fawnia dettava una via attraverso cui i successivi avventori avrebbero organizzato pic-nic e traviato viottoli per infrascarsi.

Farò fatica a spiegare questo concetto ma ci proverò!

Abbandonati i palchi dei night club, universalmente riconosciuta come una “arte esotica e sexy” la pole dance veniva presentata negli anni Novanta al pubblico più numeroso e modaiolo del fitness, proponendo originali programmi di allenamento per tutti con la promessa di risultati straordinari per il fisico.

PoleDanceArea Pole Expo 2015Mentre in Italia comparivano i primi studi di pole dance, negli USA si era già alle prese con l’inflazione: una moltitudine di scuole battezzava corsi di Pole Yoga, Tango Pole, Pole Pilates, Polesque, Pole & Belly Dance, Contemporary Pole insomma un’ampia varietà di scelta che, con la classica pole dance, ha in comune il palo.

Ho avuto modo di parlare con le titolari di diversi centri in cui si promuovono queste particolari, nuove, forme di pole dance all’estero e ne è emerso che tutte le ideatrici in precedenza si occupavano di un’altra attività, ed essendosi successivamente appassionate alla pole dance, dare vita all’ibrido “pole & quell’altra attività” pare sia stato un parto spontaneo.

 

UN FENOMENO IN ESPANSIONE

Con qualsiasi nome la si chiami, in qualsiasi luogo la si insegni, non dimentichiamo che è a tutti gli effetti un’attività fisica, spesso anche pericolosa, e che proprio per questo motivo va professata da insegnanti responsabili, a prescindere dall’obiettivo personale degli allievi.
L’insegnante dovrebbe trattare tutti, indistintamente, con la diligenza del buon padre di famiglia.
A prescindere dal livello o dal fisico degli allievi, l’insegnante ha il compito di preservarli da incidenti, essere preparato a prevenire cadute posizionandosi adeguatamente vicino l’allievo specialmente nella pole dance acrobatica; la preparazione fisica di un buon insegnante è importante!

In Italia stiamo vivendo in questi anni il boom e le palestre finalmente si stanno attrezzando per contenere classi di pole dance, o pole gym, o “quel che l’è”, diremmo a Milano, pur di essere al passo con la domanda.
Purtroppo la formazione e la “messa in pista” di nuovi insegnanti da impiegare in questo settore è lenta e l’onda da cavalcare è adesso!
Già centinaia di scuole, palestre, scuole di danza oggi dichiarano tra le proprie attività, se non addirittura come principale, la pole dance…
in X casi si nasconde altro.
(X è un’incognita e non è l’abbreviazione di “per caso”)
(Alle mie lettrici straniere questa settimana dovrò delle spiegazioni, già lo so!)

Non accontenterò, ora, coloro che si aspettano che denunci l’esistenza di scuole abusive dove individui senza diploma o minima esperienza giocano incontrastati a fare gli insegnanti di pole dance, per accaparrarsi le iscrizioni di chi sull’argomento ha ancora le idee confuse… 🙂 oggi voglio essere buona!
Il mio timore è che il pubblico, imbattendosi nell’insegnante o nella scuola sbagliata, possa rimanere traumatizzato, e rinunciare a scoprire la sana e genuina pole dance.

LA PSICOLOGIA DIETRO ALLA POLE DANCE

Quali siano i reali motori che portano una persona cosi detta “normale” ad iscriversi ad un corso di pole dance non ci è dato saperlo.
Migliorare la propria forma fisica, distrarsi, svagarsi, “staccare”, fare qualcosa di diverso sono solo alcune delle dichiarate motivazioni degli allievi pole dancers…
Se devo dire la mia c’è dell’altro: l’esibizionismo, il sentirsi unici, speciali, al centro dell’attenzione, poi ancora socializzare, incontrare nuova gente o una persona disposta ad ascoltare…
Eh sì, per analizzare questi casi dovrei essere psicologa, che non è il mio lavoro, anche se la mia indomabile curiosità mi porterà a farlo!

Ovviamente, trovandosi davanti un allievo che non pratica abitualmente o che non ha mai praticato attività sportiva, oppure con altre problematiche fisiche di mobilità, l’insegnante deve saper applicare adeguati programmi di allenamento e l’allievo avere la pazienza e la costanza di crescere in misura delle proprie possibilità e non essere spinto dal confronto e dalla competizione con gli altri compagni.

Non sempre l’allievo principiante ha la facoltà di capire se ciò che gli viene insegnato sia attendibile, efficace e salutare, proprio perchè ignora ciò che va a studiare, ma saprà se il proprio personale obbiettivo sarà raggiunto e conservare nel cuore emozioni e lividi che questa esperienza gli avrà donato.
Dal canto mio, grazie alla pole dance ho avuto modo di imparare molte più cose sulla vita, sulle persone e su di me.
In primis condividere le mie esperienze, ragion per cui sono qui per farlo!
Vi do appuntamento alla prossima settimana, risponderò qui ad alcune lettrici che mi stanno scrivendo in privato!
Grazie a tutti per il calore che mi dimostrate!
Vi abbraccio!
Dana Hesse

 

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WORKSHOP A TORINO
Ne approfitto per invitarvi sabato 21 Marzo a Torino, dove terrò due workshops, principianti e avanzato.

Torino Mirafiori – Palestra Morandi, via Rodolfo Morandi 10.
Prenotazioni: palestramorandi@libero.it
Informazioni: info@poledancearea.it

 

Se avete mogli o fidanzate curiose, condividete con loro questo evento per favore o portatecele direttamente! Le prendo in custodia io un’oretta e mezza! 🙂

Chi desidera approfondire attivamente la conoscenza della pole dance, può scrivere a info@poledancearea.it

Se siete professionisti del settore, ballerine/i, personal trainers, sarei ben felice di farvi testare il mio metodo!