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All posts by Editorial Staff

Le donne e il rap

11 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Spopola il rap al femminile, quello che prima era un genere prettamente dominato dall’uomo ora vede un grande aumento di quote rosa.

rihannaSono sempre di più le cantanti che nel nostro paese o all’estero si fanno rappresentantidi questa disciplina, giàperchè il rap è solo uno delle 4 grandi famiglie che compone la cultura hip hop.

NickiMinaj, Jesse Jay, Rihanna, molte sono le cantanti che si sentono ispirate da questo genere musicale.

Che siano vere e proprie MC, come la cantante di Anaconda, o che collaborino con dei featuring, come Beyoncé con il marito Jay-z o Cristina Aguilera con Puff Daddy, per citare degli esempi, riescono comunque ad avere un grosso seguito usando come armi vincenti testi da club e video molto accattivanti, specialmente per il pubblico maschile.

JESSIE-JNulla a che vedere con veri pilastri del genere come Ill Kim o Laureen Hill che si sono fatte strada quando il tutto non era dominato da ex stelline della Disney o ragazzini milionari, ma in fondo anche tra gli uomini si ha avuto una notevole flessione nella metrica e i contenuti, segno dei tempi che cambiano, questo genere si è dovuto adattare seguendo le varie mode del momento.

Che piacciano o no queste ragazze stanno scrivendo nuove pagine nella storia di questa musica vendendo un sacco di copie e allargando il giro di interessi aprendosi anche ad altre opportunità economiche ed eventi dedicati al sociale come per esempio la fragranza lanciata dalla Minaj o il taglio di capelli di Jess per un’ iniziativa benefica.fedez-francesca-michielin-magnifico

E nel nostro paese com’è la tendenza? Anche qui dopo anni nell’undergroud la musica rap è entrata far parte completamente delle nostre vite dando vita a tante collaborazioni che anni fa sarebbero state impensabili basti pensare a canzoni come “Fragili” dei Club Dogo con Arisa o come “Il cigno nero” e “Magnifico” di Fedez con Francesca Michielin.

BABY-KTra le varie MC del nostro paese come non citare Posi argento e La Pina apripista per artiste dall’immagine decisamente più provocante e femminile pur senza scadere nell’essere solo oggetti del desiderio come accade per lecolleghe americane, e qui annoveriamo Baby K e , protagonista di un’ottima prestazione ad Mtvspit, il programma dove due rapper si sfidano a colpi d’improvvisazione su una base musicale.

 

 

 

 

di Andrea Nieddu

11/3/2015

 

Cosa fa innamorare un uomo

10 martedì 2015 visualizzazioni:

Parola di Mr. What Women Want

AMORE-UOMO-DONNADurante l’ultima presentazione di “avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”, una ragazza dal fondo della sala mi ha chiesto “ma cosa fa davvero innamorare un uomo?”. Devo dire che la domanda mi ha colpito molto, anche perché per rispondere ci vorrebbe un altro libro, o forse anche più d’uno. Ma se diamo per scontato di dover passare necessariamente attraverso qualche generalizzazione, perché ogni uomo, e per la verità ogni persona, cerca una mescolanza di caratteristiche che dipendono dalle esperienze personali e dal carattere, forse qualche spunto interessante si può fornire, anche perché ci sono caratteristiche che non dispiacciono a nessun uomo per la verità.

Posto dunque che non stiamo parlando di attrazione fisica ma di amore quello vero, quello che fa decidere di trascorrere tutta la vita con una persona, dobbiamo parlare di carattere e non di bellezza che, si sa, prima o poi vola via.

– Dunque; avete presente quei divani fatti di enormi cuscini di piume d’oca? Quelli che quando ti siedi assumono la forma del tuo corpo e non ti alzeresti mai più? MAN-WITH-HEARTEcco, ora aggiungeteci un piumone invernale, una tazza di cioccolata, due braccia sempre aperte ad aspettare proprio voi e un sorriso sincero, complice, sempre dalla vostra parte. Gli uomini, quando hanno deciso di intraprendere un percorso, lavorativo o personale che sia, anche nei momenti di difficoltà faticano a chiedere apertamente aiuto alla partner, non è nella loro natura (salvo quando hanno 37.1 di febbre, ma quella è un’altra storia); però questo non vuol dire che non ne abbiano bisogno. E la sola consapevolezza di avere una compagna che nel momento in cui davvero si crolla o si potrebbe crollare è disposta ad accoglierti a braccia aperte a prescindere da tutto, a fornire riparo alla tua anima e a darti un luogo sicuro dove “trascorrere la notte” metaforicamente parlando, è qualcosa che alla lunga gli uomini valutano, e molto. Bisogna essere un po’ come quel divano e quel piumone; un posto sicuro in cui nascondersi, all’occorrenza.

– La capacità di dare, di darsi senza paura (quella cosa che “sono rimasta scottata” è una stronzata pazzesca), di gioire per le sue vittorie e soffrire per le sue sofferenze, di condividere le emozioni e gli stati d’animo, la cosiddetta “fusionalità”; anche questo conta sulla lunga distanza. Colei che dice tre volte “io” in una frase di cinque minuti marca molto male. E credo valga per entrambi.

– Poi, fatevi capire; non smetterò mai di ripeterlo; la complicità si crea dalla comprensione, e gli uomini sono semplici. Dite loro cosa pensate e nel modo in cui lo pensate, chiaro e tondo, fatevi capire.

E poi ancora due cose, fondamentali:

UOMO-INNAMORATO1) Siete nervose? Avete una settimana difficile? Avete gli ormoni sotto sopra? Non potete, non dovete assolutamente sfogarvi su di lui, prendendo un pretesto qualsiasi per sparargli addosso la vostra aggressività; lui non è un sacco da boxe, né una poltrona su cui farvi le unghie. E’ un atteggiamento che non capisce, che non giustifica, e che lo allontana. Potete al limite sfogarvi “con” lui, raccontando cosa non va, ma mai “contro” di lui. Non è una cosa facile, lo so, ma se proprio non ci riuscite andate in palestra, fate qualsiasi cosa ma non usatelo come pungiball.

2) Nella vita di coppia ci si guarda l’un l’altro tutto il giorno, anche nelle piccole cose, ed è facile avere da ridire su qualsiasi cosa, battibeccare anche sul niente. Diventa una specie di giochino perverso. Bene, non fatelo, perché logora, come la goccia che negli anni buca la roccia. Insomma se rompete le palle ci deve essere un motivo serio, se no, guardate più in alto e date spazio a voi e a lui. Sembra banale ma alla lunga è fondamentale.

Certo è una goccia nel mare, ma è un buon inizio. Fidatevi.

Buona settimana.

 

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copertina alta definizione

10/3/2015

 

Dear John, il profumo che sveglia i ricordi

09 lunedì 2015 visualizzazioni:

Una storia commuovente in un profumo unico, una ode ai padri, un’insolita composizione di agrumi, legni e spezie che accende nella mente i ricordi più intimi…

Dear_John_Body_SprayMark Constantine, mastro profumiere e co-fondatore di Lush non ha mai avuto occasione di conoscere suo padre, che aveva abbandonato la famiglia quando lui era molto piccolo lasciandogli solo una giacca con il suo profumo. Mark insieme al figlio Simon, con “Dear John” crea una fragranza capace di evocare gli stessi profumi della giacca lasciata dal padre prima di andarsene.

Lavorando alla formulazione del profumo, Mark ha realizzato di essere cresciuto in una casa piena di donne e di non essere sicuro di come dovesse essere l’odore di un uomo. Quello di cui era sicuro era il profumo che voleva evocare ricordando il padre: forti note di caffè, un pizzico di pino, uno sbuffo di fumo di tabacco e una spruzzata di lime.

 

Dear John è una fragranza paterna e rassicurante nata dai sentimenti conflittuali di amore e abbandono per tutti gli uomini che abbiano adorato.

Per scaldare la pelle e illuminare la mente di ricordi indelebili e bellissimi.

 

Dear John, body spray, Lush, 21,00 euro

 

 

 

 

 

9/3/2015

Lavorare con la Pole Dance

09 lunedì 2015 visualizzazioni:

Buongiorno amici, ben ritrovati da Dana Hesse,

La settimana scorsa vi ho promesso di approfondire la conoscenza dei professionisti pole dancer ed inizierò da quelli più anziani:

Ovviamente i PERFORMERS!

Pole Pole Dance Area@Mediterraneo 4Rispetto vent’anni fa, quando la pole dance ha mosso i suoi primi passi nei locali di lap dance oggi, grazie ad internet, alla condivisione attraverso i social network di foto e video dei propri successi, i pole dancers amatoriali accrescono il proprio livello esponenzialmente ed hanno maggiori scenari in cui esibire i propri risultati.

Dunque discoteche, locali di lap dance, agenzie di moda, non disdegnano ballerine anche senza grandi abilità acrobatiche, da inserire nel proprio staff.
Ovviamente altri fattori a seconda dei casi faranno si che i performer (normalmente donne) soddisfino le esigenze del datore di lavoro (purché carine, purché produttive, purché disponibili…).

Un esempio banale: per un commitente che volesse semplicemente amplificare il richiamo al proprio stand in fiera in cui presentare i propri prodotti, sicuramente una bella ballerina su un palo sarà più “efficace” di una bruttina, che faccia i numeri della madonna!
Il pubblico fotograferà, riprenderà, diffonderà foto e video in rete, ed il tam tam pubblicitario avrà la sua eco fortunata se al marchio in questione verrà associato qualcosa di “bello”.
Con questo non voglio dire che sia sufficiente prendere una modella ed accostarla ad un palo per creare un fenomeno degno di stipendio! (a meno che non chiamiate Kate Moss).

Dove una pole dancer deve essere produttiva?

Pole Dance Area@ Havana3Ancora i locali di lap dance, al primo posto rappresentano la fonte di maggior guadagno di molte pole dancers.
Oltre alla bella presenza, non indispensabile, questi locali richiedono “produttività” ad una ballerina, cioè capacità di far spendere al cliente attraverso giochi ai limiti della legalità, quanto più sia possibile: consumazioni, balli privati, dollarini da infilare negli slip.
Qui le varie funzioni dell’artista sono miscelate e indivisibili: se andate in un locale notturno a chiedere lavoro continuativo esclusivamente come ballerine, non intrattenitrici, la porta in faccia è quasi garantita. La flessibilità (non motoria) in questo caso è un cliché!
Produttività sigifica anche “nuova clientela”: i committenti vogliono artisti che portino gente!
Attrazioni.
E diventare un’ “attrazione” è un’impresa ardua, ma possibile!

Quando il/la pole dancer deve essere disponibile?

Pole Dance Area@ Havana2Quanto alla “disponibilità” in natura di pole dancer siamo ancora scarsi. Chi richiede esibizioni di pole dance non ha molto chiare le idee sui problemi logistici ed organizzativi di una performance, sa che vuole un’esibizione di pole dance nel proprio bar, o negozio o manifestazione sottovalutando i costi di realizzazione (coreografie e costumi ad hoc, trasporto e montaggio di attrezzature), che rappresentano lo scoglio insormontabile.

Chi è il performer professionista?

Per essere definito “professionista”, un performer deve svolgere l’attività di ballerino, in modo esclusivo e/o continuativo, essere regolarmente assunto come dipendente o agire come libero professionista.

Pole Dance Area@ Havana1Diventare un professionista pole dancer richiede impegno, studio, esercizio, oltre un investimento economico in attrezzature, costumi, promozione, cioè quei mezzi indispensabili per mettere su piazza un artista, che nella maggior parte dei casi si affida ad un’agenzia che ne curi il booking. Le discoteche, le fiere, i teatri, le piazze, le famose “notti bianche”, i centri commerciali sono diventati quindi i nuovi scenari che vedono protagonista la pole dance, ottime piste di lancio per nuovi artisti.

Sono impegnata da anni a sostegno della professionalità e della valorizzazione della pole dance, nella formazione e nel collocamento di professionisti (performers e insegnanti) referenziati e competenti ai quali vengano riconosiuti istituzionalmente i dovuti meriti, ed economicamente i giusti compensi, devo dire con buoni risultati!

Non mi resta che salutarvi e rimandarvi ai prossimi articoli in cui vi parlerò dei successivi approdi della pole dance in ambito professionale: l’istruzione e formazione, in cui hanno trovato impiego persone e personaggi dai mille colori!

Dana

 

 

Michelle Hunziker mamma tris, è nata Celeste

09 lunedì 2015 visualizzazioni:

michelle-hunziker-pancione-36-913730_H171753_LL’8 marzo, il giorno della festa della donna, Michelle Hunziker ha dato alla luce la sua terzogenita, Celeste Trussardi. A dare l’annuncio sui social, la “sorellona” Aurora Ramazzotti e un raggiante papà Tomaso, che con un post ha comunicato la nascita della piccola, alle 10 e 30 e il peso, 3 kg e 300 grammi.

Un giorno memorabile per la grande famiglia Hunziker-Trussardi dove le donne sicuramente non mancano e non ci poteva essere giorno migliore per dare alla luce un’altro pezzo del loro meraviglioso cielo.

 

 

 

 

 

 

 

 

9/3/2015

Thank god it’s friday! Questo week-end? Shopping!

06 venerdì 2015 visualizzazioni:

Le giornate cominciano ad allungarsi e il sole sta iniziando a scaldare le nostre giornate, quindi cosa c’è di meglio di dedicare un sabato o una domenica allo shopping di primavera con tutte le novità di questa stagione?

Ecco nella gallery i luoghi da frequentare e i prodotti da acquistare questo fine settimana…

 

 

6/3/2015