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Cucinare “Da Uno a Infinito”, questa sera a SocialKitchen

25 mercoledì 2015 visualizzazioni:

La Chef Stefania Corrado a SocialKitchen questa sera, 25 febbraio alle 20, in diretta

 Per pochi,

per molti,

per tutti:

cucinare in ogni occasione e in base al numero degli ospiti.

 

E’ più facile cucinare per due o per duecento persone? In una cucina perfettamente attrezzata o su un fornellino da campeggio?

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Finta Carbonara

Ogni occasione determina il modo di preparare e gustare un piatto, tanto quanto gli ingredienti stessi della ricetta: Stefania Corrado, “multitasking chef”, autrice di “Da Uno a Infinito” (Edizioni Gribaudo Feltrinelli, con foto di Studio Brambilla Serrani), sarà ospite di SocialKitchen questa seram mercoledì 25 febbraio per una lezione dedicata ad esplorare quanto e come i luoghi, l’atmosfera, gli ospiti, possano determinare non solo la preparazione dei nostri piatti, ma anche il nostro modo di mangiare. Un piatto può cambiare, secondo la Corrado, “perché lo abbiamo preparato nella grande cucina di un ristorante o sul piccolo fornello in dotazione su una barca; perché ne mangiamo una porzione da 100 grammi seduti a un tavolo o solo un assaggio, in piedi, durante l’inaugurazione di una mostra; perché ce lo gustiamo guardando negli occhi il nostro partner o in mezzo a sconosciuti, durante un evento con decine di invitati”.

Con questo approccio estremamente “flessibile” alla cucina, Stefania Corrado ai fornelli di SocialKitchen presenterà tre ricette di primi piatti della cucina romana, in veste insolita: Spaghetti Ajo e Ojo, Pop Corn Tortellini e una Finta Carbonara, dove la parola chiave è “trasformazione“. La “multitasking chef” svelerà infatti i trucchi per declinare le preparazioni per un intimo Stefania Corradotête-à-tête o per un pranzo con molti ospiti, in una lezione che – grazie alla possibilità di interagire con la chat in tempo reale con i partecipanti – vuole essere prima di tutto “kit di sopravvivenza”, fornendo le basi per l’arte del ricevere. Il tutto con attenzione agli ingredienti, rigorosamente di stagione

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Ravioli Pop Corn

Stefania Corrado mette in evidenza nelle sue preparazioni quanto la cucina sia legata indissolubilmente al concetto di socialità”, afferma Antonio Marchello, ideatore e volto di SocialKitchen. “Ogni piatto è espressione di un preciso momento vissuto, di occasioni, di persone, di luoghi: esattamente il concept che sta alla base di SocialKitchen, dove si cucina per emozionarsi ed emozionare”, conclude Marchello.

Per seguire la lezione di Stefania Corrado è sufficiente registrarsi al sito www.socialkitchen.it, fornendo il proprio indirizzo email. Si riceverà l’elenco degli ingredienti e delle attrezzature da avere a disposizione per seguire la preparazione. Basterà poi collegarsi mercoledì 25 febbraio alle 20 alla diretta sul sito di SocialKitchen; durante la lezione, una chat consentirà di porre domande in tempo reale allo chef o, semplicemente, di commentare e condividere i vari passaggi della ricetta con gli altri partecipanti. In meno di un’ora i tre primi piatti della cucina romana saranno pronti per essere portati in tavola e condivisi con famigliari e amici.

Al termine della lezione, il “social chef” che avrà postato sulla pagina Facebook di SocialKitchen il piatto più creativo sarà premiato con un invito a partecipare “dal vivo” ad una delle prossime lezioni di SocialKitchen, presso Interno 23, a Milano.

 

 

 

 

ph:

Le immagini sono tratte dal libro “Da uno a infinito” di Stefania Corrado

25/2/2015

 

#Oscar15, la miglior colonna sonora

25 mercoledì 2015 visualizzazioni:

conciergeUn arrangiamento tradizionale folk dal titolo “Moonshine” composta dal compositore Alexandre Desplat si aggiudica la statuetta dorata come “Miglior Colonna Sonora 2015” nella pellicola pluripremiata “The Grand Budapest Hotel” del regista Wes Anderson.

Una melodia dolce inizia delicatamente, con il pizzicare delle dita su un violino. I suoni diventano sempre più vivaci, veloci e ravvicinati, fino all’ultimo, un lungo pizzico che apre la scena ad un’affollata orchestra con cimbali, un corno alpino, fischietti e tanto altro in continua espansione, che viene successivamente raggiunta da altrettanti fischi, comandi in russo e addirittura un intero coro maschile. Un chiasso incantevole, che sollecita la curiosità e aiuta lo spettatore ad immergersi nella straordinaria atmosfera del film.

LR-Alexandre-Desplat-HeadshotClicca qui e ascolta “Moonshine”

Alexandre Desplat, classe 1961 compone da tutta la sua vita colonne sonore cinematografiche di successo. Da “La Ragazza con l’orecchino di perla” a “Syriana” passando per “Harry Potter” e “Argo” per citarne solo alcuni. Nel suo curriculum troviamo diversi premi e riconoscimenti dal Golden Globe vinto nel 2007 con la Miglior Colonna sonora in “Il Velo Dipinto”, alla nomination ai Grammy Awards nel 2010 con la Miglior Colonna sonora in “Il curioso caso di Benjamin Button”, dal 2007 al 2010 è stato prclamato “Miglior Compositore dell’Anno” ai World Soundtrak Awards.

 

 

 

 

 

 

25/2/2015

 

Tendenze 2015: vedo non vedo

25 mercoledì 2015 visualizzazioni:

La bella stagione è alle porte e quindi come vostra inviata speciale sono ben attenta a captare quelle che, secondo me, saranno tutte le tendenze di questa estate. Non ci sarà bisogno di abbronzarsi per avere gambe a prova di short…ma sarà necessario attrezzarsi per la prova costume anche per le uscite serali!!! Short cortissimi e crop top o addirittura intimo, saranno i protagonisti indiscussi dell’estate insieme agli abiti lunghi in pizzo e decisamente trasparenti. L’effetto vedo non vedo è ciò che ci propongono le passerelle più prestigiose per l’estate 2015. Balmain ci propone la soluzione a strisce, la trasparenza di Armani è floreale e angelica, quella di Valentino sofisticata e finta pudica, Chanel rock, per Simonetta Ravizza è animalier e per MSGM ironica e colorata.

Qualsiasi sia quindi la soluzione che scegliete, un capo trasparente sarà d’obbligo nel costo armadio. Vi lascio qualche suggerimento “economico” nella gallery…

 

 

 

A presto amiche!

 

di Angelica D’Amore

25/2/2015

 

 

Wim Wenders, America

25 mercoledì 2015 visualizzazioni:

Recarsi nel cuore di Varese per ammirare l’America.

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Ad andare in scena a Villa Panza è infatti l’anima del continente a stelle e strisce vista attraverso gli occhi di Wim Wenders, capace di racchiudere in 34 fotografie l’essenza più pura dell’incompiuto viaggio da lui iniziato sul finire degli anni settanta alla scoperta dell’universo americano. La rassegna si gioca così su una sensazione di perpetuo movimento, di continuo peregrinare. Quale sia la meta da raggiungere è però difficile a dirsi.
Non tanto un luogo quanto un attimo, l’attimo in cui tutto si compie e diviene: a questo sembra infatti tendere il Wenders fotografo.
IMG_4239Se a venire immortalati sono infatti paesaggi simbolo del continente americano, in cui è facile orientarsi e ritrovarsi, di per sé incompiuti sono invece gli attimi catturati, capaci di destabilizzare e lasciare chi li osserva in uno stato di perenne attesa.

Che dietro tutto questo si celi lo zampino di Edward Hopper è evidente.
È infatti il grande pittore americano che ispira il talentuoso regista tedesco e ne guida l’obiettivo.
Così, come il maestro seppe rendere nei suoi dipinti il più profondo senso di incompiuto, allo stesso modo l’allievo colleziona scatti capaci di catturare quel momento in cui tutto può accadere e in cui in realtà nulla accadde.

IMG_4232Ad alternarsi nelle sale di Villa Panza, fiore all’occhiello del FAI – Fondo Ambiente Italiano, sono fotografie dalle diverse dimensioni, ora in bianco e nero ora a toni vivaci, accompagnate dalle parole del fotografo che si riscopre, anche, poeta.

L’America di Wim Wenders è un’America inaspettata, capace di togliere il fiato senza perdersi nella frenesia, capace di far riflettere senza condizionare nei giudizi, capace di essere senza apparire.

 

Wim Wenders – America
Villa Panza – Piazza Litta 1, Varese
Fino al 29 marzo

di Giulia Farioli

25/2/2015

Se lui vuole i suoi spazi…

24 martedì 2015 visualizzazioni:

Parola di Mr.What Women Want

AMICI-PARTITAQualche giorno fa, durante l’ultima presentazione del mio libro, una signora tra il pubblico ha preso la parola e mi ha detto: “mi scusi, “Lui” mi ha detto che vuole i suoi spazi; io cosa devo fare? Cosa vuol dire? Come devo comportarmi?”

Devo confessare che all’inizio sono rimasto un po’ sorpreso dalla domanda. Ma a dire il vero quello che mi ha colpito non è stato ciò che la signora mi ha detto, piuttosto lo sguardo quasi terrorizzato che aveva mentre mi parlava. Si perché, per una donna sentirsi dire “voglio i miei spazi” non significa necessariamente soltanto “voglio i miei spazi”; nella mente femminile si agitano ben altri e più pericolosi spettri per la vita di coppia; significati reconditi come “non ti amo più”, oppure “ho un’altra donna”, o al limite anche “ora che ci penso non ti ho mai amata sul serio, sennò avrei voluto condividere tutto con te, e visto che non è così, mi accorgo solo ora di non amarti”. Insomma tutti pensieri piuttosto inquietanti.

II-SUOI-SPAZIn effetti, a ben pensarci, se è una donna a dire una cosa del genere è molto probabile che gli “spazi” siano l’anticamera della tristemente nota “pausa di riflessione”, che a sua volta è il corridoio privilegiato per l’uscita definitiva dalla sua vita.

Ma come già sapete, il mio compito è quello di aiutarvi ad entrare potenzialmente nella testa di un uomo. E per un uomo non è affatto detto che una frase del genere sia l’anticamera di un benservito.

Allora, facciamo una premessa doverosa: sappiate che il meccanismo del “cosa avrà voluto dire” è tipicamente femminile; per dire qualcosa intendendo qualcos’altro un uomo deve proprio pensarci; un’operazione del genere non è affatto spontanea, ma il risultato di una certa fatica e di un certo tempo. Così, se vostro marito vi dice che il colore di capelli di una donna vista per strada gli piace, ciò non vuol dire automaticamente che il vostro gli faccia schifo; se vi propone di andare in palestra insieme non significa che abbia notato che avete la cellulite; questo è un pensiero che corre immediatamente nella vostra testa, ma non nella sua. Di solito, se deve comunicarvi qualcosa che non gli va, un uomo usa frasi che non si possono non capire; magari al limite della maleducazione, magari del tutto inopportune, ma dirette. “Amore ma sei un po’ ingrassata o sbaglio?” In quell’ “un po’” è racchiuso tutto il suo tatto. Gli uomini sono così.

FRIENDSQuindi se vi dice senza mezzi termini che necessita di un po’ di spazio per sé, sembra incredibile ma può anche essere che davvero abbia solo bisogno di sfogare il proprio istinto maschile, nel senso innocuo del termine. Perciò la partita di calcetto con gli amici, la pizza e la birretta, la finale di Champions league a casa di un collega con popcorn, Coca Cola e rutto libero rappresentano il sacrosanto diritto di ogni maschio ad essere, per almeno due ore, liberamente ed autenticamente aggressivo, sudato, puzzolente, inutilmente volgare ed infantile. Per quanto possa amarvi, queste cose non avrà mai troppa voglia di farle con voi; anzi, per la verità, più vi ama e più tenderà a contenersi in vostra presenza.

Intendiamoci, non è che con questo si possa escludere del tutto che la partita di calcetto sia in realtà una camera d’albergo con la segretaria o la collega; ma del resto sapete meglio di me che per stanare le bugie avete un radar pressoché infallibile; quindi state serene, se non sta giocando con una palla ma con due, prima o poi lo beccherete senza dubbio.

Però, prima di agitare nella vostra testa chissà quali fantasmi di fronte ad una richiesta diretta di spazi personali, contate fino a dieci, e poi ripartite da capo.                                     

Buona settimana.

 

Scopri chi è Mr. What Women Want, clicca qui…

Leggi “Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo”, il libro di Mr. WWW, clicca sulla copertina

copertina alta definizione

24/2/2015

Scarlett Johanssonn, la sua acconciatura è già tendenza!

24 martedì 2015 visualizzazioni:

af3083acbf28c097e44e3c453b97b97e23oscars-red-carpet21Testa rasata ai lati e con il resto dei capelli che si dirigono verso la nuca, delicatamente, senza esagerare con creste e ciuffi sbarazzini perché il dettaglio dei lati rasati è già osare, e anche parecchio. Un modo di osare giusto e consapevole, per nulla volgare, uno stile rock-chic che sorprende perché nuovo e armonicamente perfetto, con quella stonatura un po’ punk, che oscilla tra lo scintillio dei gioielli e l’eleganza dell’abito.

 

I 3 dettagli perfettti

  Oscars 2015 - RED CARPET Oscar 2015 a Los Angeles

 

Copia il suo make-up

Abbiamo scelto pochi prodotti mirati per copiare il trucca delicato e super naturale di Scarlett. È necessario utilizzare una crema perfezionatrice che regola l’incarnato illuminando la pelle senza appesantirla e soprattutto senza creare l’effetto maschera. La nuovissima Crema Perfezionatrice Colorata alla Peonia de L’Occitane è l’ideale per ottenere questo risultato. Un velo di ombretto nude contorna gli occhi che si intensificano con il mascara. Drop of Blush è il nuovo fard liquido di Deborah, è l’ideale per riempire le gote e mettere in risalto gli zigomi per brillare come la splendida attrice americana.

 

Guarda nella gallery i prodotti giusti per copiare il make-up di Scarlett

24/2/2015