Sono molteplici le problematiche che legano la stagione fredda alla salute dei nostri capelli. Si va dagli sbalzi termici, all’umidità fino al l’aumento dell’inquinamento ambientale e delle polveri, oltre alle notorie basse temperature
Non solo mani secche e labbra screpolate, anche i capelli risentono fortemente dell’arrivo della brutta stagione. Attenzione però a considerare il freddo come il principale pericolo per il “sistema capelli”, inteso come cuoio capelluto, follicoli e capelli annessi. Infatti, sono molteplici i fattori che, durante questo periodo dell’anno caratterizzato da intemperie e temperature rigide, possono incidere sul benessere dei nostri capelli tanto da mettere a repentaglio la loro salute.
“Chiariamo subito un aspetto fondamentale, il ciclo di crescita dei capelli segue pedissequamente il ciclo delle stagioni, con periodi di crescita e caduta che possiamo ricondurre a specifici mesi dell’anno – spiega Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti ed esperto nello studio della caduta dei capelli – in particolare, il periodo invernale non è generalmente associato a una caduta di capelli ‘programmata’, eccezion fatta per condizioni in cui un capello particolarmente stressato, poco curato, o in condizioni patologiche, potrebbe andare ugualmente incontro a caduta. La ciclicità infatti sembra essere controllata dall’interazione di fattori endogeni ed esogeni”.
La conferma viene anche da uno tra i più importanti studi condotti sulla stagionalità dei capelli che ha coinvolto più di 800 pazienti donne per ben sei anni. L’analisi dei numerosi tricogrammi,ha dimostrato che una proporzione massima di caduta di capelli (fase telogen) si ha durante i mesi estivi fino a settembre, con un secondo picco, meno pronunciato, in primavera. Mentre i tassi di capelli in fase telogen sono risultati più bassi in inverno. “Quindi è possibile affermare che l’inverno è un periodo particolare per i nostri capelli – afferma Labrozzi – da preservare dalle intemperie proprio perché ci troviamo in una fase di crescita nel ciclo di sviluppo dei capelli, e dobbiamo fare il possibile per far sì che i danni dovuti alle condizioni esterne siano i più contenuti possibili”.
Quindi, se alla fatidica domanda, in inverno cadono più capelli? La risposta dovrebbe essere no. I capelli tendono comunque a rovinarsi in modo importante anche durante il periodo invernale. “Insieme alle rigide temperature invernali, dobbiamo considerare anche gli sbalzi termici dovuti magari ai continui spostamenti tra ambienti chiusi e l’esterno – spiega Labrozzi- così come l’umidità esterna che lascia il posto all’aria eccessivamente secca degli ambienti riscaldati. Un altro aspetto da tener presente è lo sfregamento meccanico dei capelli su maglioni o sciarpe, piuttosto che l’impiego di cappelli e copricapi vari, infatti una copertura che limita il contatto del cuoio capelluto con l’esterno, impedendogli di respirare, porta alla formazione di un ambiente poco favorevole alla naturale omeostasi, con il risultante aumento della produzione di sebo, l’effetto capelli sporchi e, soprattutto, anche un possibile indebolimento del capello stesso. Teniamo d’occhio anche fattori subdoli come l’aumento dell’inquinamento ambientale e delle polveri sottili dovute principalmente ai sistemi di riscaldamento e alle auto, soprattutto in città. Gli inquinanti atmosferici assorbiti dai capelli, non solo mostrano un’adesione fisica temporanea, ma causano anche danni chimici irreversibili. Infatti, i composti nocivi possono penetrare all’interno dei capelli e accumularsi, causando danni alla cuticola del capello e provocando la rottura delle proteine e indebolimento dello stesso”.
Come abbiamo visto sono molteplici le problematiche che legano la brutta stagione alla salute dei nostri capelli. Quali sono i rimedi che possono essere adottati per far sì che le nostre chiome superino indenni il rigido periodo invernale?
“Detergere i capelli, così da favorire la corretta idratazione e la pulizia del pulito il cuoio capelluto – dice Labrozzi – scegliamo balsami e maschere a seconda del tipo di capello, confrontandoci con un esperto anche in merito al tipo di impiego. Evitare di asciugare i capelli a temperature eccessive che potrebbero causare uno choc termico e danneggiare la fibra dei capelli, inoltre è bene utilizzare un olio termo-protettivo. Fare periodicamente messaggi che possano favorire la riossigenazione e la riattivazione dei follicoli piliferi, l’apporto di nutrienti, oltre a drenare tutte le tossine e le sostanze di rifiuto che potrebbero danneggiare il capello. Anche in questo caso, non scegliamo il fai da te, ma rivolgiamoci ad un professionista. Privilegiare alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, come le uova, di vitamine C ed E e minerali come Ferro, Zinco o Selenio, cibi come il salmone, importante fonte di Omega 3, la frutta, sia secca sia fresca, meglio se di stagione. E se necessario, consiglio inoltre una buona integrazione nutraceutica, opportunamente dosata da un esperto, che si adatti alle diverse esigenze di ciascuno di noi, e sopperisca alla mancanza di preziosi nutrienti in modo da ripristinare il fabbisogno nutritivo dei capelli”.
di redazione digital
9/10/2022