Cellulite, cuscinetti, adiposità e rilassamento cutaneo: quante di voi non hanno almeno uno di questi inestetismi?
Purtroppo, i ritmi stressanti, l’assenza di attività fisica, l’alimentazione non sempre corretta, i problemi di circolazione e soprattutto “bere poca acqua”, uniti a componenti genetiche, influiscono sulla nostra pelle e sull’elasticità. Da qui, derivano inevitabilmente: perdita di tono, cuscinetti, smagliature e la quanto mai temuta buccia d’arancia.
Ci vorrebbe quindi una bacchetta magica per aiutarci a risolvere tutto, ma purtroppo non è ancora stata inventata. C’è però un’ottima alternativa, con risultati migliori a quelli ottenuti con la classica liposuzione, stiamo parlando della ormai nota Cavitazione medica.
Ma che cos’è? È dolorosa?? Quanto dura? Rischi? Controindicazioni?
Queste sono alcune delle domande che nascono spontanee; vediamo quindi di andare per ordine.
La CAVITAZIONE medica è un trattamento non chirurgico e non invasivo, che ha come fine, quello di ridurre lo spessore delle adiposità localizzate presenti in qualsiasi parte del corpo attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza. In passato, era nota con il termine ILCUS (idro-lipo-clasia-ultrasonica).
Attraverso questa tecnica, il rimodellamento del copro è frutto di un sistema a ultrasuoni progettato per fare “implodere”, ed in un secondo momento, eliminare le cellule adipose, attraverso le vie urinarie e sudore.
Le sedute durano dai 30 ai 40 minuti e normalmente sono necessarie dalle 6 alle 10 sessioni per ottenere i benefici del macchinario. Il manipolo scorre sulla pelle, emettendo una fonte di calore sopportabile. È un trattamento adatto per ridurre le adiposità localizzate da cosce, gambe, glutei, fianchi e addome. Si possono notare cambiamenti giá dalla prima seduta
I risultati sono immediati. Generalmente il paziente puó apprezzare alcuni leggeri cambiamenti giá con la prima seduta, ma sono comunque necessarie almeno 3 o 4 ore perchè si notino realmente.
Riguardo alle complicanze, in alcune occasioni compaiono rossori e infiammazioni che sono soliti sparire da sole dopo alcune ore. Se non vengono fatti massaggi linfodrenanti possono comparire piccoli accumuli di grasso. Per questo dopo la cavitazione si raccomanda un massaggio.Infine si possono avere dei bruciori ed eritemi.
Controindicazioni: meglio evitare se ci sono malattie cardiovascolari, epatiche o renali; no alle donne in gravidanza o che stanno allattando, cosí come ai pazienti con pacemaker o protesi. Si deve evitare il trattamento su pelli con eczemi, ferite, abrasioni o bruciature.
La cavitazione medica è un generatore a bassa frequenza (30-40 KHz), capace di emettere ultrasuoni a bassa frequenza e pertanto, in conformità con quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana serie generale n° 163 del 15/07/2011 recante il Decreto del 12 maggio 2011 n° 110, è un elettromedicale di sola pertinenza medica.
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Di Isabella Colombo
27/6/2017