Viene dall’oriente e in arabo si chiama “Halawa”, e’ una tipo di depilazione naturale al 100% prevalentemente composta da zucchero e limone. Ora sta spopolando anche in Italia, grazie ai suoi benefici ed ai risultati sorprendenti. Questo trattamento può essere svolto sia in centri estetici specializzati, che a casa in quanto la preparazione e’ molto semplice ed economica e non c’e’ necessita’ di avere accessori professionali. La ceretta araba, infatti, non richiede l’utilizzo della carta poiché lo strappo si effettua direttamente con la cera, che si presenta sotto forma di “palla” e si spalma sulla zona da depilare per poi strappare. Questa “palla” di zucchero e limone e’ molto delicata, lascerà’ la vostra pelle liscia e vellutata, perché priva di agenti chimici e con uno strappo molto più dolce rispetto alla ceretta tradizionale. Un’altra grande virtù di questo tipo di ceretta e’ quella di essere idrosolubile, quindi non dovrete più’ sfregare per togliere gli eccessi di cera ma basterà soltanto qualche goccia di olio idratante post depilazione. Noterete che la vostra pelle risulterà molto meno traumatizzata rispetto alla solita ceretta, sarà priva di puntini rossi e il dolore e’ molto più contenuto. Con pochi euro, meno dolore e molte naturalezza potrete quindi avere un risultato perfetto che vi libererà’ per molto tempo dai peli superflui.
Ecco a voi la ricetta e per la preparazione in casa della ceretta.
1 bicchiere di zucchero (sia bianco che di canna)
1/2 limone per il succo
1 bicchiere scarso d’acqua
1 cucchiaio di sale
Procedimento:
Mettete gli ingredienti in una padella antiaderente e fate sciogliere a fuoco medio, girando continuamente finché il colore non sarà diventato ambrato. Bagnate un piano di marmo con dell’acqua fredda. Versate la cera sul piano bagnato e con un cucchiaio portate le estremità della cera verso il centro, in modo da raffreddarla uniformemente. Far riposare qualche secondo ma non lasciate raffreddare troppo o diventerà dura. Quando sarà meno calda, prendetela con le mani bagnate e lavoratela tirandola e ricompattandola, aggiungendo all’occorrenza altre gocce di acqua fredda, finché non sarà diventata una massa elastica di colore chiaro opaco.
di Ludovica Bonini