Care amiche e cari amici, ben ritrovati. Questa settimana vorrei rispondere alla domanda di un’amica di Bella.it che ha posto un quesito interessante, che credo per la verità sia condiviso da moltissime di voi e che riguarda la sincerità degli uomini in materia di rapporti sentimentali. Scrive “J”: “Ho una domanda da fare, e immagino che la curiosità mi accomuni a moltissime donne, anche se non tutte probabilmente si sentono libere di parlare apertamente di questo argomento: c’è un momento nel quale un uomo è veramente sincero, un momento nel quale dice realmente ciò che pensa e che prova nei confronti di una donna? E se c’è, da uomo, secondo te questo momento è più probabile che sia prima di essere andati a letto insieme, durante l’intimità oppure dopo aver fatto l’amore?” Insomma, in parole povere, quando un “ti amo” detto da “lui” è sincero?
L’argomento è senz’altro importante, e di certo parlarne aiuta a comprendere meglio l’universo maschile. Prima di rispondere tuttavia, va premesso come sempre che non è possibile fornire una risposta che valga per sempre e per tutti; ogni testa è un piccolo mondo, e dunque una certa percentuale di generalizzazione è inevitabile. Detto questo, proviamo ad affrontare il tema facendo appello a tutto quello che suggerisce il testosterone.
Dunque, da uomo devo confessare che il “prima” è un momento oggettivamente piuttosto a rischio; sebbene tutti sappiamo che con i sentimenti non si scherza e che quindi non si dovrebbe fare, sappiamo anche che almeno alcuni uomini, quando intravedono la possibilità di un rapporto fisico, sono disposti pressoché a tutto pur di raggiungere il risultato.
A dirla tutta, peraltro, se un uomo venisse da voi dicendovi candidamente “guarda, io non sono interessato a te come persona, ma quando ti vedo mi aumenta la pressione arteriosa e vorrei tanto fare un giro sulla giostra” è abbastanza improbabile che la risposta sia “ok sono qui apposta…“; poi tutto è possibile ma insomma…
Perciò, la possibilità che vi stia dicendo quello che volete sentirvi dire pur di ottenere quello che vuole, seppur non sia da considerarsi la regola, è certo da tenersi in considerazione. Si, siamo un po’ bastardi, ma c’è anche da dire che in un uomo il richiamo della natura talvolta è veramente molto potente.
Anche il “durante” in realtà è un momento non esente da rischi di poca sincerità; ma in questo caso la causa è proprio “chimico-biologica”, nel senso che le dosi massicce di endorfine rilasciate dal cervello durante il rapporto sessuale (che hanno effetti molto simili alla morfina), di ossitocina e corticosteroidi creano una generale sensazione di euforia ed ebbrezza che di certo diminuiscono la lucidità, consentendo quindi a volte di esprimere verbalmente emozioni e sensazioni che magari in quel momento vengono anche realmente percepite ma che, finito l’effetto del rapporto, se non si provano sul serio svaniscono.
Se proprio bisogna scegliere un momento di potenziale sincerità, dunque, forse il più credibile è il “dopo”, se non altro per due banalissime ragioni: 1) il vostro lui, “dopo”, non è più sotto l’effetto euforizzante del testosterone e delle endorfine, ed anzi è nel cosiddetto “periodo refrattario”, e soprattutto 2) ha già avuto, fisicamente parlando, quello che voleva, perciò non ha bisogno di “pseudo-mentire” per ottenere un rapporto intimo.
Ve lo ripeto, sono considerazioni che vanno prese con le “pinze”, e più che altro inserite nel contesto di un analisi completa di ogni singola relazione sentimentale; detto questo, diciamo che se ve lo dice anche “dopo”, avrete motivo per un sorriso in più.
Buona settimana.
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1/9/2015