Lo sapevi che il cervello del neonato è un autentico miracolo? Aiutaci a farlo crescere al meglio.
Eu-Brain nasce dall’ incontro tra una mamma, Ingrid Gallo, che ha suo malgrado dovuto conoscere a fondo la neurologia perinatale, e un pediatra innamorato del cervello dei neonati, Luca Ramenghi, Responsabile U.O.C. Patologia Neonatale dell‘Istituto Giannina Gaslini di Genova.
Luca aveva in mente da tempo di fondare un associazione per la promozione e la ricerca sulle problematiche della neurologia perinatale, spinto dalla sua passione per il cervello del neonato e dalla fortissima, oggettiva consapevolezza di quanto sia ancora scarsa la ricerca in questo campo.
Ingrid, dal canto suo, ha vissuto tre mesi in terapia intensiva, ha visto tante storie di mamme e papà che dovranno dedicarsi anima e corpo ai loro bimbi, che hanno vissuto momenti tragici.
Pochi sanno che l’atto della nascita e i primi momenti di vita che seguono la nascita stessa possono essere difficili anche per i neonati a termine, quelli che pensiamo sempre privi di ogni problema soltanto perché la gravidanza è stata bella, serena, senza intoppi. Ad esempio, in questi neonati perfettamente cresciuti nel grembo materno possono anche verificarsi lesioni importanti come l’ictus (cioè infarti arteriosi: piccoli rami arteriosi si possono chiudere provocando una ischemia nel tessuto cerebrale), oppure lesioni ischemiche derivanti dalla asfissia cerebrale, che consiste in una inaspettata assenza di attività vitale alla nascita che necessita di sapienti manovre di rianimazione e terapie specifiche (come il raffreddamento, l’ipotermia).
Queste due patologie si presentano con un’incidenza di circa un neonato ogni mille nati, un dato rimasto tristemente stabile negli ultimi anni. Nel mondo della prematurità, gli sforzi di ricerca devono tendere in due direzioni.
La prima porta a uno studio sempre più approfondito delle emorragie che possono colpire i neonati più pretermine (emorragie intraventricolari ed emorragie del cervelletto), insieme alle anomalie della sostanza bianca. La seconda invece è volta a far crescere al meglio il cervello del neonato che nasce prima del previsto, un organo immaturo e non ancora sviluppato come avrebbe potuto se fosse rimasto ben protetto per più tempo nel grembo materno. Questo lo sforzo più complesso, più articolato: capire come provare a riprodurre il più possibile le condizioni di vita intrauterina, così difficili da pensare quando un neonato magari di peso inferiore ai 1500 o anche 1000 grammi vive i difficili momenti delle terapie intensive neonatali.
Eu-Brain è nato per promuovere la consapevolezza della necessità di compiere questi passi avanti.
Eu-Brain nasce per offrire loro un supporto utile a vivere al meglio questa avventura, ma soprattutto promuovere la ricerca per rimuovere il problema alla radice e fare sì che i neonati possano avvalersi di strumenti diagnostici e terapeutici sempre migliori.
Il nome Eu-Brain ha un duplice significato: “Eu” è sia inteso come suffisso greco significante “Bene/buono”, per sintetizzare nel suo stesso nome lo scopo principe dell’associazione, ovvero far crescere al meglio il cervello del neonato.
Ma EU ricorda anche EUrope: un altro obiettivo di Eu-Brain è quello di ampliarsi e perseguire i suoi scopi in tutto il vecchio continente, nel solco della grande tradizione di ricerca sull’encefalo in epoca perinatale.
Dona il tuo 5×1000 ad Eu-Brain, Con il tuo aiuto, l’associazione avrà più strumenti per portare avanti le sue attività di ricerca e di supporto per le famiglie. Per maggiori informazioni e per conoscere meglio i progetti di ricerca e le news visita la pagina https://www.eubrain.org/it/
Puoi inviare la tua storia o semplicemente delle domande a info@eubrain.org
12/06/2021
di redazione digital