Un make-up artist a tutto spiano..Giò Barone
La location che in data 11 Ottobre ci accoglie presso il Samsung District di Milano è semplice e pulita. Sedie trasparenti che circondano un piccolo palco bianco. La luce diffusa è violetta e tra un caffè e un pasticcino, due chiacchiere in piedi, gli invitati attendono l’inizio della presentazione PLAY SKIN, maschera rigenerante attivata con le microcorrenti dello smartphone lanciata da Baldan Group in esclusiva per Samsung.
La presentazione non tarda ad iniziare, e mentre ascolto i professionisti parlare della maschera e di tutti benefici, la mia attenzione viene richiamata da un piccolo tavolino a destra, sul fondo della sala. È un fiorire di trucchi: ombretti, fondotinta, polveri illuminanti, matite e rossetti. A fianco scorgo una sedia nera, a cui si appoggia il make up artist: barba e pizzetto neri e sguardo sicuro.
Finita la presentazione, insieme alle mie due fedeli compagne stagiste, mi avvicino timida per ammirare tutti i prodotti, e subito vengo fatta accomodare. “Nella vita sei una studentessa, vero? Si vede dalle occhiaia, dai ora le copriamo!”- questo l’esordio del make-up artist, che dopo poco scopro essere Gio’ Barone, truccatore di X-Factor.
Ma non solo. Alla tenera età di sei anni, quando tutti i bimbi vogliono divertirsi facendo diventare la mamma un bel pagliaccetto, con rossetto sul naso, ombretti sulle guance, Barone si lascia ispirare dal volto della madre e capisce così la sua ossessione per il trucco, e nasce in lui l’idea che la bellezza possa essere fonte di cambiamento per il mondo. Non si è tuttavia montato la testa, ma ha aperto la mano e iniziato a considerare più di un piano: truccando, intraprendendo l’università di scienze biologiche e lavorando come cameriere. Il destino gli ha porto la mano, facendolo imbattere in Gil Cagné ( impareggiabile truccatore, art director di Max Factor e consulente di aziende del calibro di Estée Lauder, Clinique, Lancaster ndr), che gli ha donato non solo la tecnica, ma trucchi del mestiere che hanno quel valore aggiunto, segreti del mestiere. In un percorso di incontri e miglioramenti, ingredienti che si aggiungono e danno un tocco in più, una sfumatura travolgente Gio’ è arrivato dove voleva, utilizzando il suo meraviglioso mondo di colori come trampolino di lancio.
Mi racconta tutto mentre le sue mani da artista fanno del mio viso una delicatissima tela. Anche i suoi consigli sono particolarmente sorprendenti: lo sapevate che ad ogni parte del viso corrisponde un organo del nostro corpo? Ad esempio, gli occhi sono specchio dei reni, la bocca degli organi sessuali…un curioso mondo anche questo, tutto da scoprire. Ascolto e lascio che le sue mani dipingano, alla fine non resisto e corro in bagno a specchiarmi: WOW. Rimango affascinata, la semplicità è sul mio volto, senza imperfezioni, illuminato nei punti giusti e con sfumature color borgogna e viola, particolarmente compatibili con quel grigiastro delle famose occhiaia da studentessa.
Un piccolo consiglio per nutrire la pelle tutto al naturale? Spremere un’arancia, aggiungere mezzo litro d’acqua e sciacquarsi il volto: la vitamina C non tarderà a donare energia alla pelle!
Grazie Gio’ Barone, e complimenti per il fantastico lavoro.
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Di Federica Duani
12/10/2016