La Disney per il prossimo live-action tratto dal grande classico dell’89 ha scelto la talentuosa Halle Bailey, giovanissima web star che annuncia il suo ruolo su twitter con un’immagine tutta nuova della Sirenetta e la caption “Dream come true”.
Non è passato molto tempo fino a quando gli affezionati alla rossa più famosa del profondo blu, hanno attuato una vera e propria protesta social provando a motivare la tesi per cui La Sirenetta non possa in alcun modo avere la pelle scura.
Qualcuno l’ha considerato semplicemente un affronto per la fanbase, altri un tradimento rispetto all’opera originale della fiaba di Andersen, dimenticando però che l’opera venne già reinterpretata dalla Disney nell’89 avendo evitato la tragica morte che Andersen aveva riservato per l’amata Sirenetta.
C’è poi chi ha provato a giustificare il proprio punto di vista prendendo ad esempio Pocahontas, “cosa pensereste se per interpretare il suo ruolo venisse scelta una donna bianca piuttosto che una nativa americana?” hanno chiesto.
È importante ricordare che Pocahontas è un personaggio realmente esistito, seppur in versione romanzata, il cartone racconta la storia dei nativi americani sterminati senza pietà dai coloni britannici. La scelta di una donna caucasica per un ruolo del genere sarebbe l’ennesimo insulto a una cultura deturpata dalla follia bianca.
La Disney ha già provveduto a rispondere alle polemiche confermando la scelta di una Sirenetta non bianca.
Una Sirenetta non bianca, ma infondo neppure nera, né tantomeno verde o rosa, come veniva descritta nei racconti antichi, perché è fondamentale tenere a mente che la Sirenetta non esiste, e in quanto essere puramente fantastico ha il diritto e il dovere di essere di nessuno o di tutti i colori per far sognare e cantare nuove generazioni di creature multietniche.
di Claudia Di Santo
8/07/2019