E’ la prima volta che utilizzo la quinoa e ho preferito andare sul sicuro, aggiungendola ad altri alimenti per farne un hamburger. Una mia amica aveva provato a farne delle polpette senza successo, e mi ci sono accostata con timore riverenziale, facendo una ricetta semplicissima che però a casa ha riscontrato enorme successo e che sarà uno dei miei nuovi cavalli di battaglia da preparare quando ho poco tempo essendo certa di fare un figurone.
La quinoa è uno dei nuovi superalimenti e a differenza di quanto si possa pensare, malgrado la sua forma, non è un cereale ma è la “madre di tutti i semi”, un alimento ricco di proteine e di ferro, di facilissima coltivazione e altamente saziante.
La quinoa non ha un sapore ben definito… c’è chi la ha paragonata al cous cous e chi ha accostato il suo sapore a quello del riso, sebbene la sua consistenza finale sia un po’ più croccante.
E’ molto utilizzata dai vegetariani e dai celiaci perché priva di glutine. La quinoa si mangia prevalentemente bollita come il riso e la si usa come accompagnamento a verdure come il cous cous. C’è chi la mangia anche cruda, previo rinvenimento in acqua per svariate ore, o mischiandola alle insalate come in genere si fa con altri semi (sesamo, anacardi, ecc).
Unica cosa che mi sento di dovervi dire è che quando acquistate la quinoa sulla confezione vi sono istruzioni di cottura, indicazioni di dosi di acqua per tot grammi di quinoa. Bene, dimenticatevelo. Soprattutto i tempi di cottura. La confezione che ho utilizzato io prevedeva 150 ml di acqua per 70 gr di quinoa per una cottura di 12/15 minuti. Ebbene, la mia la ho cotta per 40 minuti con 300 gr di acqua, scolando l’eccesso una volta cotta.
INGREDIENTI
600 gr di salmone fresco da pulire
70 gr di quinoa cotta
erba cipollina
sale
scorza di un limone grattugiata
1 cucchiaio di maizena
1/2 cucchiaino di senape
pepe
lamponi freschi
rucola
olio evo
aceto di lamponi (o aceto bianco)
PROCEDIMENTO
Pulire le fette di salmone fresco (se poi avete una pescheria dal personale compiacente che vi prepara i filetti senza pelle e senza spine siete a cavallo), ricavate dei bei bocconi di polpa e passateli a velocità minima in un food processor, per ridurli ad una consistenza simile alla tartare. Chiaramente questa operazione con la santissima pazienza la potete fare anche a mano con un coltello.
A questo punto trasferite il trito di salmone in una ciotola dove lo addizionerete all’amido, al sale, una presa di pepe, all’erba cipollina tagliuzzata finemente, alla quinoa già cotta e scolata, alla scorza di limone e alla senape, impastando con le mani fino ad ottenere un impasto sì appiccicoso ma compatto.
Ora, se avete come me la piccola pressa in plastica per hamburger è meglio, ma volendo potete dividere l’impasto in due e con le mani plasmare due hamburger.
Cuocete gli hamburger su una piastra preriscaldata, 3 minuti per lato, senza olio. Il salmone è un pesce grasso, che rilascia la giusta quantità di grasso che servirà ad una perfetta doratura esterna degli hamburger.
Servire su una semplicissima insalata di rucola condita con olio, sale e un goccio di aceto di lamponi, e lamponi freschi al naturale.
Valentina
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di Valentina De Felice
17/8/2015