Parola di Mr. What Women Want
Non passa settimana in cui tra giornali, radio e tv non si debba assistere all’ennesima intervista della sgallettata in micro minigonna, top e poco altro che proclama la propria insoddisfazione per l’apprezzamento rivolto soltanto, o comunque prevalentemente, alle proprie curve, agognando di avere finalmente l’opportunità di mostrare il proprio vero valore, le sue doti interiori, il talento artistico, ma soprattutto la propria innata, determinante e ingiustamente mai valorizzata intelligenza.
Ora, a parte il fatto che qualcuno saggiamente scrisse, non ricordo dove, che “alle donne belle devi dire che sono intelligenti, a quelle intelligenti che sono belle e comunque tutt’e due odiano le bugie” il che dà già l’idea di quanto difficoltoso possa essere relazionarsi con una parte del mondo femminile (e con alcuni uomini per vero), questa settimana vogliamo proprio parlare di “lui”; il protagonista indiscusso di ogni desiderio recondito dell’aspirante soubrette, ciò che veramente aspirano a mostrare di loro vallette e simil-tronisti mediatici e non, la vera arma vincente di ogni “underdressed” popolatrice e popolatore del tubo catodico: il cervello.
E allora parliamone, di questo benedetto cervello, di questa agognata “bellezza interiore”.
Ora, a parte l’ipocrisia velatamente schizofrenica di chi afferma che vorrebbe con tutto se stesso che il pubblico notasse l’unica che in genere non viene mai messa in palesemente mostra per poi lamentarsi che il mondo non la noti, personalmente sarei un grande ammiratore di quel personaggio emergente, uomo o donna che sia, che per una volta volesse fare autentico “outing” e dire, con forza e sincerità, ciò che nessuno ha il coraggio di dire.
“A me non interessa minimamente essere apprezzato per il cervello; me ne frego che il mondo veda quanto sono intelligente, sensibile, brillante, buono/a e compensivo/a; non voglio partecipare ai dibattiti, non mi interessa avere idee vincenti, né fare l’opinionista. Voglio solo che il mondo mi guardi perché sono affascinante, bella/o, sexy”.
Punto.
Ahhh che liberazione sarebbe!
Del resto, diciamolo; questa storia del cervello è sempre stata sopravvalutata. Forse non tutti lo sanno ma, un cervello umano pesa da un minimo di un chilogrammo ad un massimo di un chilo e mezzo. Quindi, se consideriamo che un adulto medio pesa mediamente dai cinquanta agli ottanta chili, ne deriva che il cervello rappresenta al massimo il due percento circa di tutto il suo essere.
Ora, per quale motivo uno dovrebbe incazzarsi perché viene apprezzato per il 98% e non per un solo, piccolo due percento? Avrebbe senso semmai il contrario; se mi apprezzi solo per il cervello mi incazzo eccome! E il resto? E poi: perché proprio il cervello dico io! Ci sono altri organi, fondamentali per l’individuo, con una loro bellezza indiscutibile, che nessuno mai prende in considerazione; il fegato, ad esempio. Il fegato svolge una funzione fondamentale nel nostro organismo, filtrando le impurità che vengono introdotte dell’esterno ed evita quindi che il corpo si intossichi. Senza fegato saremmo tutti morti. E allora perché nessuno si è mai incazzato perché non si apprezza il suo perfetto funzionamento epatico?? Si potrebbe uscire di casa con gli esami del sangue, andare a cena una sera e dire “toh, guarda che bomba di transaminasi che ho”! e se l’altro non gradisce alzarsi, tirargli un bicchiere di vino in faccia, ed andarsene offesissimi. Stesso discorso per la cistifellea, o il pancreas, o l’epiglottide; uno apre la bocca in prima serata davanti alla telecamera con in bocca un bastoncino di legno di quelli da otorinolaringoiatra e “guardate che meravigliosa epiglottide ahhhhhh” e giù applausi a scena aperta.
Eh no, direte voi, ma nel cervello ci sono i neuroni, che determinano il comportamento. Vero, ma anche nell’intestino. Una recente ricerca del Department of Physiology and Pharmacology dell’University of Calgary (leggi qui http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/13_gennaio_14/dossier-secondo-cervello-intestino-batteri_7cb8d1ee-5a6c-11e2-b3af-cb49399e516b.shtml) ha scoperto che per ogni dieci neuroni presenti nel cervello, uno è presente anche nell’intestino; in pratica è come se avessimo un piccolo cervello che regola le funzioni biologiche. Eppure nessuno vi applaude se siete regolari anche senza il bifidus o se mostrate il tracciato dell’ultima colonscopia.
Bah, ci sono cose che proprio non capisco.
Stupidaggini? Forse. Ma in fin dei conti, che vi devo dire: a volte, un po’ di sana follia, colora la vita.
Buona settimana.
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19/5/2015