Parola di Mr. What Women Want
Forte, indomito, bello, giovane, aitante, coraggioso, senza paura e senza macchia; col mantello accarezzato dal vento, brandendo la sua spada galoppa in sella ad un bianco destriero verso il castello per liberare la principessa. Il principe azzurro è sempre stato l’incarnazione dell’ideale femminile; una figura quasi mitologica, che ha attraversato i secoli ed è traghettato fino ai giorni nostri attraverso storie, fiabe, racconti e poi fumetti e cartoni animati, fino a diventare l’eroe indiscusso di pellicole cinematografiche conosciute in ogni angolo del globo (chi non ricorda Richard Gere che in sella ad una limousine tutta bianca e con in mano un mazzo di fiori ed un ombrello urla “principessa Vivian!!”). Penetrato nella cultura popolare, l’uomo ideale è il sogno di ogni bambina, che trascorre i primi trent’anni della propria vita a creare, fantasticare, immaginare e poi cercare un uomo che possa impersonare il principe azzurro.
Solo che, una volta diventate adulte, il principe azzurro non si trova. Mai.
E questo può dare origine ad un circolo vizioso molto pericoloso, in cui nell’accostamento tra gli uomini che si incontrano e il “modello prestampato”, il primo non regge mai il confronto, creando delusione, insoddisfazione, e alla fine il rischio della tanto temuta solitudine, che crea chiusura e quindi genera altra solitudine.
E allora, per rompere questo circolo vizioso, bisogna mettersi bene in testa una volta per tutte una cosa, in sé molto semplice: il principe azzurro (leggi l’uomo senza un difetto, che vi capisce al primo sguardo e soprattutto che non sbaglia mai una mossa) non esiste.
Se ricordate è un tema del quale abbiamo già parlato in parte (leggi l’articolo “la ricerca della felicità”), ma nel mondo dei social, che altro non sono se non delle slot machines dei sentimenti e che come le slot danno briciole di soddisfazione ma mai un vero appagamento creando perciò un meccanismo di pseudo-dipendenza, vale la pena riparlarne con calma.
Anche il più straordinario, atletico e affascinante degli uomini, che so, Brad Pitt, Enrique Iglesias o Ryan Goslin, se non si taglia le unghie bucherà i calzini; se avrà mangiato pesante, di notte suonerà la nona di Beethoven a fiato; se non prende bene la mira mancherà la tazza e così via; un uomo è soltanto un uomo. Potrà essere gentile, forte, attento, ma non sarà mai tutto quello di cui avete bisogno, proprio nel modo in cui ne avete bisogno e nel momento esatto in cui ne avete bisogno; né sarà mai senza difetti. Proiettare l’idealizzazione dei propri desideri su una persona in carne ed ossa è molto pericoloso, e peraltro anche profondamente sbagliato. Del resto nemmeno voi sarete mai Barbie.
Quindi, finché cercate nella vita reale qualcosa di irreale, preparatevi ad una delusione che, per una volta, non è colpa degli uomini.
Ma questo non vuol dire che siate destinate all’infelicità perenne. “Le donne che hanno trovato l’uomo giusto sono quelle che hanno smesso di cercarlo” diceva un saggio; ovvero coloro che hanno capito che un partner va visto per quello che è. E di uomini pronti a guardarvi come se non ci fosse altra donna al mondo, seppur con i loro limiti e i loro difetti, credetemi, ce n’è sempre qualcuno più vicino di quanto pensiate.
Buona settimana!
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17/2/2015