Se nasci donna in Iran la tua vita è segnata dal primo istante. E se nasci a Isfahan, la città più religiosa del Paese sin da piccola devi iniziare a fare i conti con gli uomini fondamentalisti, e molto presto devi imparare a stare zitta e a camminare con passi silenziosi poiché al primo accenno di movenza “occidentale” ti sfregiano con l’acido.
Ciò nonostante guardando le foto del photoreporter Andrea Giubelli, scattate proprio a Isfahan, si notano tantissime giovani donne che vivono e lavorano, indossando rigorosamente il chador nero, senza però rinunciare ad un accurato make-up del viso o a scarpe con tacchi altissimi. Qualche giovanissima azzarda giacche e veli colorati, rompendo la monocromia del nero; il loro sguardi sono intensi, sicuri e carichi di speranza, esaltano con dolcezza e coraggio la femminilità che si cela in ogni donna, di qualsiasi popolo, di qualsiasi paese e soprattutto di qualsiasi religione.
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Testo: Ludovica Bonini
Ph: Andrea Giubelli – www.flickr.com/photos/27830027@N04/
18/2/2015