La bellezza dell’arte, Bionike per Matisse Arabesque

L’arte della bellezza e la bellezza dell’arte

Apre mercoledì 4 marzo 2015 (fino al 21 giugno 2015) la mostra di Matisse presso le suggestive Scuderie del Quirinale a Roma. Un progetto che trova un importante sostegno nel mondo della bellezza con BioNike, che rinnova ancora una volta il suo impegno nel sostenere iniziative ed esposizioni legate al mondo dell’arte diventando sponsor della manifestazione.

Il motivo? La volontà di evidenziare e promuovere il legame tra l’arte della bellezza e la bellezza dell’arte. Dopo aver sponsorizzato la mostra di Giovanni Boldini, Tiziano, Frida Kahlo, Amedeo Modigliani e aver finanziato il restauro dell’Annunciazione di Alesso Baldovinetti, BioNike inaugura così un nuovo, significativo percorso coerente con la propria filosofia: la celebrazione dell’affinità tra bellezza e arte.

La bellezza è vista in questo senso come cura della persona nella sua interezza: bellezza del corpo attraverso salute e benessere e bellezza dell’anima attraverso il sapere, l’arte e la cultura.

La mostra è dedicata all’opera del grande artista francese Henry Matisse (1869 – 1954), e all’influenza esercitata sulla sua opera dal fascino esotico e fiabesco delle culture orientali. Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, la mostra è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre e catalogo a cura di Skira editore. In esposizione oltre cento opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti – per la prima volta in Italia – dai maggiori musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington solo per citarne alcuni per un valore complessivo delle opere che supera il miliardo di euro.

Curata da Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen, Matisse Arabesque, vuole restituire un’idea delle suggestioni che l’Oriente ebbe nella pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della “somiglianza” per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura.

Una ricca selezione di opere accompagnerà i visitatori in un magico viaggio attraverso la ricerca e lo studio compiuto da Matisse per riportare l’emozione a un’essenzialità che viene raggiunta dall’artista proprio attraverso la conoscenza delle icone russe, del mondo bizantino, delle tecniche ricche di cromatismi dell’arte e dei manufatti orientali. Una mostra che manifesta come il motivo della decorazione e dell’orientalismo diventano per il pittore francese la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura. Motivi già presenti nel periodo tardo antico, nell’arte bizantina e nell’età rinascimentale, vengono interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, di là dall’esattezza delle forme naturali, tocca le sommità del sublime.

Temi ancor oggi di straordinario interesse vengono via via presentati in una mostra complessa che, attraverso il rimando a oggetti di quelle ricche e fastose culture figurative dell’Oriente, a ibridazioni e a commistioni di generi e stili, farà rivivere il lusso e la delicatezza di un mondo antico e semplice, esaltato dallo sguardo visionario, profondo e straordinariamente contemporaneo di un artista geniale come Matisse. La révélation m’est venue d’Orient scriveva Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno shock improvviso ma – come testimoniano i suoi quadri e disegni – viene piuttosto da una crescente frequentazione dell’Oriente e si sviluppa nell’arco di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.

Questa mostra è resa possibile grazie al sostegno delle massime istituzioni museali italiane e straniere e grazie a BioNike, estimatrice dell’arte e promotrice del sapere e della cultura.