Sulla pietra dello scandalo!
Per quanto se ne dica, vuoi o non vuoi, la pole dance è associata all’immagine di nudo femminile ed è probabilmente dovuta a ciò anche la sua recente popolarità.
Nel 2015 c’è ancora chi risponde con pregiudizio, c’è ancora chi deve spiegare che la pole dance non è lap dance e che la pelle scoperta è necessaria per aderire al palo (nella pole) e non per liberare ferormoni (come nella lap).
Anche le pole dancer principianti si trovano a dover giustificare perchè e per come hanno deciso di impiegare il proprio tempo libero, se non addirittura a nasconderlo.
Oggi possiamo rassicurare il pubblico, genitori, figli, fidanzati, che la pole dance ora è uno sport e che andrà alle Olimpiadi (se ne sente parlare da anni, qualcuno è convinto che già sia presente!)…Falso!
Questa prospettiva fa riaffiorare in me la fiaba del Pifferaio di Hamelin, che promise di disinfestare la città portando ad annegare migliaia di topini innocenti e indifesi!!
Il nudo non è d’obbligo!
Ballare la pole dance ed eseguire un certo numero di acrobazie su pali altissimi non è la stessa cosa!
Proprio perché la chiamiamo Pole (da palo-pertica) e Dance (danza), questa disciplina va trattata come tale: Danza!
Una pole dance “on the floor” o classica con ballerini vestiti di tutto punto può emozionare e lasciar esprimere l’artista, versione sexy o drammatica, tanto quanto una performance di rumba o di tango argentino, non meno affascinanti!
(Persino le famigerate lap dancer trascorrono gran parte della loro performance abbigliate di tutto punto (altrimenti in cosa consisterebbe lo strip tease?)
Ho sempre sempre dichiarato ai media che la pelle scoperta di addome, gambe, braccia è indispensabile per favorire le prese di pole dance “acrobatica”, là dove occorre fare presa saldamente al palo, cosa praticamente impossibile se si indossano abiti in tessuto comune.
Infatti specifico che la pole dance acrobatica costituisce una grande branchia nella pole dance, l’evoluzione di quella classica.
Ma non esiste solo l’acrobatica!
Le numerose apparizioni televisive hanno prediletto ovviamente la pole dance l’acrobatica: più sensazionale quanto a pericolosità e, visto il succinto abbigliamento, direi indispensabile, ancor più all’audience!
Ciò produce nel pubblico un’ immagine falsata della pole dance.
Mi sovviene l’esempio delle sfilate di moda in piazza di Spagna a Roma, dove abiti esageratamente sfarzosi o particolari vengono indossati dalle top models scendendo magistralmente la scalinata…
Come quei modelli non sono gli stessi che troviamo appesi alle grucce nei negozi del centro, allo stesso modo i fenomeni che si esibiscono in Tv non devono rappresentare il punto di arrivo per coloro che per esempio a 40 anni decidessero di intraprendere questa disciplina senza avere mai praticato sport nella vita.
Esistono le eccezioni, sì, ma il pubblico amatoriale della pole dance avrà più facilmente accesso ad un programma di allenamento ridimensionato, che lo condurrà gradualmente al raggiungimento ed al superamento dei propri limiti in modo divertente sin dalle prime lezioni.
Pole dance come Dirty Dancing
Definirei la pole dance erede dello stesso scandalo che investì a suo tempo altre danze.
Ringrazio Piero Vallario, consigliere nazionale di FIPD’S (Ente Italiano Tecnici della Danza) esperto di storia della danza, di aver accettato di raccontarci come altre danze fecero scandalo e come vennero rivalutate:
“Il Tango ha origine in Argentina negli ambienti malavitosi, nei bordelli attorno alle caserme e nei locali vicino ai quartieri portuali, frequentati in gran parte da immigrati spagnoli ed italiani.
E’ nel mondo ecclesiastico che si verifica la principale attività di condanna del Tango: il Vicario di Roma in una pastorale inviata ai parroci commenta la notizia ricevuta da lui “con vivo dolore” dell’introduzione di “”una certa danza che, come venne d’oltremare è nel suo appellativo e nel fatto gravemente oltraggiosa al pudore, e che per questo fu già condannata da tanti illustri vescovi e proibita anche in paesi protestanti.
In tutto questo fermento provocato dal Tango, nel 1924 Papa Pio XI per mettere fine a tutte le voci e chiacchiere che si facevano sul Tango, chiamò dall’Argentina una coppia di maestri e li fece esibire in vaticano davanti a lui. Ne rimase affascinato, e da quel momento tolse il divieto di ballare il Tango. Questa magnifica Danza iniziò così ad essere conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Nel 2009 il tango è stato riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità”!
Il Valzer nasce tra il XII e XIII secolo come danza popolare. Ancora oggi gli studiosi non hanno stabilito se questo ballo sia stato lanciato in Francia o in Germania.
Il Valzer ha raggiunto il suo massimo splendore nel XV secolo, alla corte inglese di Elisabetta I, per poi essere tassativamente vietato nel periodo della Santa Inquisizione: pena la scomunica ed in alcuni casi il rogo, anche se nelle campagne, continuava ad essere praticato.
Per la prima volta con il Valzer la coppia di ballerini danzava abbracciata , ciò era oggetto di scandalo finchè dall’800 in poi con la rivoluzione francese questo ballo viene riscoperto nelle Corti e Vienna diviene la “capitale del Valzer”.
Il Valzer nel corso dei secoli si è trasformato ma ha mantenuto la sua caratteristica principale: l’affascinante volteggio, a destra e a sinistra, generato dalla coppia che si muove in perfetta sincronia di movimenti girando attorno ad una pista.”
La pole dance classica
E’ costituita da giri attorno al palo, passi di danza, combinazioni di movimenti semplici o più articolati dispensati in modo da soddisfare le metriche musicali in modo da costruire coreografie assortite ed equilibrate nel rispetto delle tipiche 8 battute in cui inizia, si svolge e si conclude un movimento.
L’assortimento delle figure in una coreografia è vario e a discrezione di chi la crea. Esistono centinaia di movimenti attorno al palo senza andare a scomodare la pole dance acrobatica.
Un confronto con le altre danze
Mentre nelle discipline di danza più note è identificabile un passo base che si ripete e si evolve man mano in artistici virtuosismi, la pole dance si sviluppa su più stili di passi e giri base;
Mentre Valzer, Tango, Polka, Rumba ecc. hanno un genere musicale identificativo che è lo stesso da cui prende il nome la disciplina danzata, la pole dance non ha un proprio unico genere ed è interpretabile su paticamente ogni genere musicale esistente!
La pole dance lascia finalmente libero l’interprete dalla rigida applicazione dei dettami delle danze classiche richiedendo per contro le proprie, poche, regole estetiche.
Vi ringrazio e vi do appuntamento alla prossima settimana,
con affetto, Dana