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La Riflessologia facciale

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La riflessologia facciale vietnamita, anche detta Dien Chan in Vietnam, Paese nel quale è nata, è una tecnica di stimolazione della zona del viso.

Ancora non ampiamente conosciuta in Italia, è una disciplina che parte dal presupposto che sul nostro volto siano riflessi tutti i nostri organi, così come il nostro sistema scheletrico. Ogni parte del corpo riflette l’insieme dell’organismo, ad ogni organo corrisponde un punto riflesso in una specifica parte del viso. Su questo principio si basa la medicina orientale, in un’ottica quindi di visione olistica dell’essere umano.

La guarigione vera non può essere che olistica, cioè della persona nella sua totalità. 

“Impariamo fin da ora a prenderci cura del nostro corpo nel suo insieme, e non consideriamone soltanto le parti indebolite: i buoni risultati non si faranno attendere”

A COSA SERVE LA RIFLESSOLOGIA FACCIALE VIETNAMITA 

Il viso concentra tutte le zone riflesse del corpo ed è lo specchio di tutti i dolori. La stimolazione di tali zone rilassa il sistema nervoso e permette alle energie vitali di fluire liberamente, portando benessere e guarigione all’intero organismo.

La riflessologia facciale Dien Chan risulta molto utile per curare diversi tipi di disturbi, tra i quali:

Cefalee

Mal di schiena

Dolore cervicale

Sinusite

Difficoltà digestive

Dolori mestruali

Disturbi osteoarticolari

Ansia e attacchi di panico

Ciononostante l’utilizzo primario che se ne fa – almeno in Occidente – è quello di prevenzione e di “riequilibrio energetico”.

Anche se spesso per problematiche comuni e non gravi risulta essere risolutiva, per patologie più importanti può tranquillamente essere affiancata a terapie più tradizionali, senza controindicazioni.

Un ulteriore beneficio è riscontrabile sui segni dell’invecchiamento: grazie alla micro stimolazione effettuata, la pelle ritrova più elasticità e i segni dell’età possono attenuarsi.

COME SI PRATICA 

Agendo con dei piccoli movimenti su determinati punti possiamo riequilibrare l’organo o apparato corrispondente e ripristinare un corretto flusso energetico nel corpo.

L’agopuntura, che è una delle discipline più praticate in Asia, risulta affine alla riflessologia facciale, ma in quest’ultima non si impiegano aghi: si possono invece utilizzare degli strumenti specifici (chiamati “cercapunti”) o semplicemente le nocche delle dita, oppure il retro di una penna con punta arrotondata.

La stimolazione può essere eseguita facendo dei movimenti circolari e/o orizzontali e verticali. La pressione esercitata non deve essere esagerata (non dovete sentire male, è una tecnica che come primo effetto ha il rilassamento!) ma neanche troppo lieve, quindi premete in modo da sentire tale pressione.

Di seguito qualche indicazione per trattare il disturbo comune della cervicale:

Stimolate con movimenti verticali ed orizzontali la fronte, all’attaccatura dei capelli.

Insistete sia sulla parte destra della fronte che quella sinistra per un paio di minuti.

Procedete poi in mezzo alle sopracciglia e all’inizio del naso. Non vi preoccupate qualora la zona trattata si arrossasse lievemente, è del tutto normale.

Provare per credere!

di Melissa Testa