Questa settimana piuttosto che parlare di moda vorrei fare alcune riflessioni sulla confusa tematica dell’amore ai tempi di whatsapp.
Credetemi, io ancora non ci capisco nulla.
Un tempo, e non so se siete tutti abbastanza grandicelli da ricordare, andava di moda “squillare” una persona per dirgli “ti penso”.
Al quarto squillo era fatta, strada libera.
Al messaggio della buonanotte si era uscenti, e dopo il primo bacio fidanzati.
Oggi.
Già bisogna capire se parliamo di persone che prima s’incontrano e poi si scrivono o persone che prima si scrivono e poi s’incontrano.
Caso A:
Conosci una nuova persona, che nel 90% dei casi, non abiterà mai nel raggio di 20 km da casa tua, e inizia questa assurda corrispondenza fatta di “come stai” e “che fai”.
Il tutto proseguirà fino al prossimo incontro dove avrai idealizzato l’altro a immagine e somiglianza di ciò ritieni il partner ideale e puntualmente sarà drammatico scoprire che il corrispondente non sarà neanche minimamente vicino a quelle emoticons carine che vi siete scambiati. Il tutto potrebbe finire in un letto, con l’imbarazzo il giorno dopo di stare con una persona che non si conosce ma si pretende di conoscere per venti battute in cronologia di conversazione. L’istinto sarà quello di mandargli il buongiorno in chat perché, ahimè ti può sembrerà che la persona che avrai accanto e quella con cui hai un’idilliaca corrispondenza non sia la stessa.
Che poi, due persone che fanno questa cosa come si definiscono? Fidanzati? No.. Uscenti? No.. Ditemelo voi perché io non lo so.
Caso B:
Scegli su Facebook o instagram i potenziali candidati come i sottaceti al supermercato, guardi bene la marca, il prezzo conveniente,la qualità.
Opti per quello che più ti convince e invii il messaggio. Se quello che offri è di buona mercanzia e sei fortunato, otterrai una risposta, un incontro forse.
Da questo punto poi diciamo che la situazione o va in fase di stallo o sboccia una fantastica storia d’amore platonica che non sarà dissimile da quella del caso a: idealizzazione, delusione e poca chiarezza nel definire un rapporto.
Infine poi ci sono quelli già fidanzati, quelli che magari ci sono riusciti prima di tutto questo caos, quelli che combattono ossessivamente con “a chi metti il like” o con “perché non mi fai vedere il tuo telefono?”, quelli che sono costretti a controllare posta di Facebook, accessi whatsapp, posta di instagram, Twitter , Viber, Wechat, instamessage o ancor peggio Snapchat e Tinder. Che voglia!
È un mondo confuso!
Vorrei precisare che con queste parole non voglio giudicare, ma riflettere e farvi riflettere.
È un bellissimo gioco del quale faccio parte, che mi diverte ma di cui vi giuro, non ho ancora capito nessuna regola..
Vi lascio con una gallery di foto prese qua e là dal web…così un pò ci pensiamo, un pò ridiamo…
di Angelica D’Amore
12/02/2015