Se volete inziare a pensare a cosa fare nel week end, al Museo delle Culture di Milano le mostre Impressioni d’oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone e Quando il Giappone scoprì l’Italia. Storie d’incontri (1585-1890),parte del progetto Oriente Mudec, che descrive l’incontro tra la cultura europea e quella della terra del sol levante.
Quando il Giappone scoprì l’Italia racconta i primi scambi tra Italia e Giappone, in un percorso a due tappe: la prima, intitolataIto Mancio e le ambasciate giapponesi 1585-1615, all’interno della quale sarà possibile ammirare il ritratto di Ito Mancio, opera di Tintoretto, per la prima volta in Italia; la seconda, Un Museo giapponese in Lombardia, dedicata alle collezioni del conte Giovanni Battista Lucini Passalacqua, dalla fine dell’Ottocento proprietà del Mudec, mai prima d’ora esposte nella loro interezza.
Per Impressioni d’oriente sono state selezionate più di 170 opere ben assortite, arrivate a Milano per l’occasione da musei e collezioni private. Ciascuna di esse racconta l’avvicinamento al gusto per l’estetica nipponica che a partire dagli ultimi decenni del 1800 ebbe una grande influenza sulla produzione artistica europea.
Dipinti, stampe, oggetti d’arredo, sculture e oggetti d’arte applicata testimoniano la fascinazione di commercianti, imprenditori ed artisti per la cultura giapponese, in un’analisi che si concentra sul Giapponismo italiano e sugli artisti che ne subirono l’influenza, tra cui: De Nittis, Galileo Chini, Vincenzo Gemito, Federico Zandomeneghi e Giovanni Segantini.
In occasione dell’apertura della mostra, il Mudec ha organizzato inoltre uno spettacolo gratuito di light mapping, che si terrà sabato 5 ottobre alle 21:30, presso il parco Indro Montanelli.
Le mostre del progetto Oriente Mudec saranno visitabili fino al 2 febbraio prossimo.
Claudia Perego
3/10/2019