Vademecum per una tintarella sicura dopo un intervento di chirurgia estetica al seno
E’ tempo di vacanze, e proprio durante la bella stagione il seno femminile è una delle parti del corpo maggiormente esposta al sole. Gli esperti ogni anno raccomandano di fare molta attenzione e seguire precise regole per abbronzarsi nel rispetto della propria salute. Le più diffuse, note più o meno a tutti, sono evitare di esporsi nelle ore più calde, prendere il sole in maniera graduale, usare la protezione solare, bere acqua. Queste stesse regole valgono anche per le donne che hanno eseguito una mastoplastica additiva? O ci sono ulteriori indicazioni da tenere in considerazione?
I nodi da sciogliere sono molti, e una scorretta informazione, soprattutto quando si parla di salute, può condizionare negativamente i comportamenti delle persone. Abbiamo chiesto al chirurgo plastico internazionale Luciano Perrone, medico associato AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica), di chiarire alcuni aspetti importanti.
Crema solare: regola universale
La pelle del seno è molto sensibile alle alte temperature e all’azione dei raggi solari, sia che si tratti di seno naturale sia di un seno sottoposto ad interventi chirurgici. Bisogna quindi usare la giusta crema per schermare il più possibile i raggi solari. Questa va scelta a seconda del tipo di pelle che si ha e al giusto fattore di protezione.
Topless sì, ma con cautela
Le donne che vogliono prendere il sole in toppless devono fare attenzione al proprio seno, soprattutto se questo ha subito dei trattamenti clinici.
Ogni ferita chirurgica anche minima, recente, se esposta ai raggi solari ha la tendenza ad iperpigmentarsi, dando un brutto risultato estetico. Da un minimo di tre a un massimo di sei mesi dall’intervento è sconsigliata l’esposizione al sole. Successivamente, si raccomanda l’applicazione di creme solari con fattore di protezione alto (+50) anche quando le ferite sono coperte da costumi o indumenti, poiché i raggi solari nei mesi estivi riescono a oltrepassare la barriera degli indumenti. L’inestetismo dovuto all’esposizione di una cicatrice può essere ridotto o addirittura evitato con un’attenta scelta in fase preoperatoria. Ad esempio, con il metodo argentino, nato in Sud America dove la chirurgia estetica ha una lunga e consolidata tradizione, la cicatrice realizzata nel solco mammario risulta poco visibile, anche quando ci si stende al sole o il bikini si sposta.
Le parti del seno non sono tutte uguali
Il corpo umano è composto da zone più delicate e sensibili ed altre meno. Lo stesso vale per il seno delle donne. Che si tratti di decolté naturale o frutto di mastoplastica, le parti più delicate sono il capezzolo e l’areola. E’ importante quindi applicare in maniera minuziosa, soprattutto in queste precise zone, una buona crema protettiva ed evitare un’eccessiva esposizione ai raggi solari, in particolar modo durante le ore più calde.
Alimentazione sana ottimo alleato
Ciò che mangiamo favorisce il benessere del corpo, lo mantiene in salute e ne migliora l’aspetto. Stessa cosa nel caso del seno che ha subito interventi di chirurgia estetica. Un’alimentazione ricca di antiossidanti, presenti soprattutto nelle verdure come broccoli, cavolfiori, pomodori, barbabietole, contribuisce a rassodare il seno e contrasta l’invecchiamento della pelle. Inoltre, i cibi ricchi di vitamine A e C, insieme alle proteine, sono determinanti nella creazione di nuovo collagene.
L’idratazione favorisce l’elasticità
Un alleato della bellezza del seno femminile è la costante idratazione, soprattutto nei mesi caldi. Che sia acqua, tisane o succhi di frutta l’importante è bere, così da favorire il benessere e l’elasticità della pelle. E’ consigliato privilegiare bevande con un basso contenuto di zucchero.
Per mantenere la pelle del décolleté idratata, evitando così rughe ed inestetismi, è utile eseguire anche sedute di biostimolazione prima e dopo il periodo estivo.
Sì allo sport, ma con criterio
Molte donne amano tenersi in forma anche durante l’estate.
Ma, chi ha subito un intervento di mastoplastica additiva, può praticare attività fisica? La risposta è sì, rispettando però regole precise. Durante le prime due settimane dall’intervento, per non incorrere in piccoli traumi del muscolo pettorale, bisogna evitare movimenti ampi e sollevare pesi, anche se leggeri. Trascorsi 15 giorni è possibile muovere le braccia liberamente e utilizzare dei pesi senza un eccessivo sovraccarico. E’ consentito camminare, anche a passo sostenuto (fa benissimo sia al cuore, sia al cervello). Alcuni tipi di mastoplastica additiva, ad esempio il metodo argentino, permettono, rispetto ad altri, tempi di recupero più veloci e la paziente può gradualmente riprendere a fare attività sportiva.
Durante l’attività fisica è buona regola indossare il reggiseno sportivo che tiene fermo il seno.
di Sofia D’Altrui
16/08/2021