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MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2019 IN “ESTASI”

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La 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della biennale di Venezia quest’anno ha aperto i battenti il 28 agosto e proseguirà fino al 7 settembre, diretta da Alberto Barbera.

Fun fact: alla serata speciale di preapertura del 27 agosto è stato proiettato, nella sala Darsena al Lido, un film che fece scalpore alla Mostra del Cinema di Venezia del 1934: Extase (Estasi, 1932) con la prima scena di nudo integrale.

Il film in questione, scritto e diretto dal regista ceco Gustav Machaty, è stato presentato in prima mondiale nella sua nuova versione digitale restaurata in 4k.

Il restauro effettuato da Národní filmový archiv (Cineteca di Praga), con la collaborazione di Film Servis Festival Karlovy Vary e del laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna, è stato necessario per ricostruire la versione originale del film in lingua ceca, che fosse il più vicino possibile a quella presentata a Venezia nel 1934.

Il compito per i restauratori non è stato affatto semplice, in quanto nessun elemento di tale versione è stato conservato, pertanto si è dovuto ricorrere a versioni in altre lingue e in lingua ceca successive all’originale.

Extase deve il suo clamore e la sua notorietà soprattutto per due elementi che lo caratterizzano, ovvero il primo nudo integrale della storia del cinema, nella scena in cui la bellissima attrice Hedy Kiesler(che cambierà poi ad Hollywood il proprio nome in Hedy Lamarr) nuota nuda in un lago di campagna e la scena in cui solo la ripresa dei volti in primo piano dei due amanti suggerisce il primo atto sessuale.

Il film racconta la storia della protagonista Eva, classica donna dell’epoca costretta a sposare un uomo che non ama, da cui un giorno decide di scappare e durante la fuga, mentre nuota nuda in un lago, incontra Adam e tra i due giovani scatta subito l’amore e la passione. Eva diviene l’amante di Adam e insieme decidono di scappare, ma Emil, il marito di lei si suicida ed Eva presa dai rimorsi abbandona il suo adultero amore.

Per l’epoca tale film rappresentò uno scandalo tale, che nei vari paesi ci fu una generalizzata tendenza a censurarlo, proprio per l’aspetto erotico troppo pronunciato per i tempi, tanto che lo stesso marito dell’attrice, il mercante d’armi Fritz Mandl, che la sposò poco dopo, cercò invano di acquisire tutte le copie circolanti.

Nonostante tali perplessità, il film proiettato al Lido il 7 agosto del 1934, fu premiato per la regia con la Coppa Città di Venezia e fra il pubblico fu giudicato il miglior film straniero.

Gustav Machaty fu acclamato miglior regista, in quanto seppe creare un film sonoro, strutturato sul linguaggio del muto, caratterizzato da un montaggio simbolico ed allusivo elogiando l’armonia tra uomo e natura, tanto che in un manifesto dell’epoca venne definito “una sinfonia d’amore”.

Lo stesso Luciano De Feo, ai tempi direttore dell’Istituto per il Cinema Educativo e fra i principali organizzatori della Mostra, commentò così nel 1954 su “L’eco del Cinema e dello spettacolo” in ricordo di quella serata:

E chi non ricorda la famosa serata di Estasi? [..] la visione artistica, la bellezza della fotografia, la spontanea interpretazione della natura e delle sue passioni, erano prevalse su ogni compromesso e preoccupazione. Forse, mi sia permesso di dirlo, se le due prime manifestazioni della Mostra non fossero state guidate da tale spregiudicatezza, da tale appassionata volontà di servire il cinema come arte nella scelta dei soggetti, Venezia avrebbe perduta la Mostra internazionale”.

di Marika Cartucci

2/09/2019