Care amiche, ormai le agognatissime vacanze sono veramente distanti una manciata di giorni, e per quanto riguarda la prova costume, quello che è fatto è fatto. Ci sono le fortunate che come sempre sembrano delle gazzelle, lunghe, lisce e sinuose, ci sono quelle che hanno faticato tanto durante l’inverno nelle palestre con la luce accesa tutto il giorno tipo “polli in batteria” e l’istruttore con l’occhio lungo ma finalmente sono orgogliose del risultato, ci sono quelle che hanno fatto tappa dal chirurgo estetico e per cinque anni sono tranquille, e quelle che invece sono campionesse mondiali di apnea nel tragitto che va dal lettino alla battigia.
Insomma, come ogni anno, si cer ca di fare di tutto per affrontare il periodo estivo al meglio della forma.
La seduzione, come sempre, è donna. E mai come durante le vacanze l’ormone si impenna e le possibilità di nuovi incontri si moltiplicano esponenzialmente; in albergo, in spiaggia, e naturalmente la sera. Perciò presentarsi al meglio diventa fondamentale.
Ma se la seduzione è donna, anche la contraddizione, fondamentalmente, lo è.
E allora c’è una cosa che proprio non capisco. Avete affrontato un anno intero in previsione di questo momento; vi siete preparate con ogni possibile tipo di ginnastica (ci sono nomi di discipline che spuntano ad una velocità tale da non potergli star dietro; spinning, gag, hydrobike ecc…), avete fatto i soliti tre o quattro weekend di preparazione al sole in Liguria, avete praticamente messo le ruote all’armadio per essere sicure di non dimenticare nulla; avete fatto davvero di tutto, e poi, come ogni anno, una enorme percentuale del mondo femminile cade nello stesso banale, tremendo, ridicolo errore.
Se siete in una località di turismo prettamente locale non potete farlo, ma se per caso andate all’estero o anche in Italia ma in luoghi di turismo internazionale, fate una semplice prova; il primo giorno arrivate in spiaggia, guardatevi in giro e cercate di individuare subito le turiste italiane e le straniere.
Dopo un po’, vi renderete conto che le italiane le riconoscete subito, fondamentalmente per tre tratti distintivi: 1) sono le uniche che arrivano in spiaggia con i capelli in stile “qualcuno nella notte deve avermi rubato la spazzola e mi ha lasciato solo questo stuzzicadenti che ho dovuto arrotolarmi tra i capelli”; chioma maltenuta, completamente arruffata, che sembra pettinata con una bomba a mano. 2) pareo di ordinanza tipo divisa militare al primo accenno di fianchi larghi o di cellulite, perché il solito idiota (come il sottoscritto peraltro) che dispensa consigli sui settimanali femminili anche quest’anno non ha mancato di suggerire quanto nasconda astutamente le imperfezioni, e invece, sappiatelo, fa l’effetto panettone incartato in un bel pacco colorato (gli uomini sono stupidi, d’accordo, ma c’è un limite a tutto, andiamo!); 3) last but not least, ultima tremenda ciliegina sulla torta, le ahimè intramontabili, inevitabili, incancellabili infradito nere di plastica, che slanciano come un ippopotamo spiaggiato (soprattutto se siete uno e cinquanta) e sono sexy come le ballerine a pois argentate, che nemmeno Dorothy nel mago di Oz; abbiate pietà!.
Ora, non dico di presentarsi truccate con i cosmetici waterproof come una squadra di nuoto sincronizzato, è comprensibile la voglia di rilassatezza anche da questo punto di vista, ma santa miseria tra tutto e niente c’è una (sana) via di mezzo! Uno zoccoletto in legno con tre centimetri di tacco largo e una spazzolata ai capelli al mattino (e magari appena uscite dall’acqua) ce lo possiamo anche permettere… vero??
Un abbraccio a tutte e buona settimana.
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14/7/2015