Cappuccetto Rosso nella omonima favola, era solita dire : “nonnina che occhi grandi che hai!”, e si sentiva rispondere..” è per vederti meglio nipotina mia“,….Ebbene, anche nella vita reale succede che molte nonnine abbiano voglia di “vederci meglio”, a causa di un male chiamato cataratta.
Fortunatamente, grazie a ricerche avanzate, studi approfonditi e macchinari sempre più evoluti, questo problema non è più da considerarsi tale.
La chirurgia della cataratta, non a caso, è sempre più richiesta nel nostro Paese.
E’ un’operazione che garantisce risultati eccellenti sia in termini di sicurezza, con una limitatissima incidenza di complicanze, sia di riabilitazione visiva, grazie alla possibilità d’impiantare cristallini artificiali a ottica complessa per correggere sia i difetti della visione preesistenti, come miopia, astigmatismo e ipermetropia, sia la difficoltà di visione per vicino, la presbiopia.
Ne parliamo con il dottor Marco Fantozzi oftalmologo tra i più esperti nel settore della chirurgia della cataratta e refrattiva.
La cataratta è l’opacizzazione della lente naturale che abbiamo all’interno del nostro occhio, il cristallino appunto. Quando diviene opaco, la vista si offusca e si fa sempre più fatica a mettere a fuoco le immagini che provengono dall’esterno.
Generalmente insorge verso i 65 anni di età ma questo intervento è sempre più richiesto anche in persone più giovani. Nel nostro Paese, se ne eseguono quasi 600 mila all’anno: ciò significa che ogni anno si opera una persona su 100. Sono numeri elevati, ma ancora inferiori a quelli di altri Paesi, come Stati Uniti o Australia, ove si tende a operare più precocemente, quando l’opacizzazione del cristallino non è ancora completa.
Attualmente, l’intervento di cataratta offre un risultato eccellente in termini di riabilitazione visiva, permettendo spesso la visione senza occhiali nel postoperatorio. Inoltre consente di correggere difetti di vista preesistenti, rendendo i pazienti meno dipendenti dagli occhiali. È agevole per i pazienti perché eseguito con anestesia in collirio senza iniezioni, e ha percentuali di riuscita assai elevate.
Oggi è possibile sottoporsi alla chirurgia della cataratta con un Sistema laser di precisione. Con questo sistema il chirurgo è in grado di offrire un trattamento personalizzato- spiega Marco Fantozzi, oftalmologo tra i più esperti, perché ogni occhio ha dimensioni e forme uniche.
La personalizzazione con tecnologia di Immagine 3D consente, proprio, di creare un piano di trattamento personalizzato studiato in modo specifico per ogni occhio. Prima, infatti dell’intervento, il Sistema laser per la Cataratta effettua una scansione grafica dell’occhio e sviluppa precise mappe delle strutture interessate. L’intervento, prevede un’anestesia in gocce e poi la frantumazione del cristallino mediante un apparecchio di ultima generazione il laser a femtosecondi. Il laser frantuma la cataratta mediante energia luminosa invisibile, e infine prepara con grande accuratezza le piccole incisioni sulla parete dell’occhio, la cornea, attraverso le quali il chirurgo rimuoverà il materiale frantumato e inserirà il cristallino artificiale. Grazie all’arrivo di questo nuovo laser la sicurezza è molto elevata, e supera il 99 per cento- spiega il dottor Fantozzi.
La chirurgia della cataratta ha raggiunto un livello standard di accuratezza e di sicurezza elevatissimo, garantito in tutti gli ospedali sia pubblici e che privati del nostro Paese. Oggi siamo in grado di ottenere una personalizzazione per ciascun paziente e una precisione impensabile fino a pochi anni fa. Quando è possibile applicarla, l’alta tecnologia permette di ridurre al minimo la dipendenza dagli occhiali dei pazienti operati. Con essa possiamo dire che i risultati in termini di efficacia e di sicurezza sono oggi migliori di quelli di soli cinque anni fa. Il laser a femtosecondi ci permette infatti di eseguire una chirurgia con precisione impossibile per la mano dell’uomo.
I vantaggi derivanti dai passaggi chirurgici eseguiti con il laser sono importantissimi sia sul piano della prevenzione della più temibile complicanza della chirurgia della cataratta che è l’infezione endoculare (un’oftalmite), sia sul piano dei risultati funzionali in particolare con le lenti intraoculari di nuova generazione. Concludendo possiamo prevedere che la femtocataratta diverrà nel giro di pochi anni la tecnica di riferimento per la chirurgia della cataratta a tutto vantaggio di coloro che vi ci sottoporranno.
Per sapere quali strutture utilizzano i sistemi laser di precisione è possibile visionare il sito www.ultralaser.it
Redazione Bella.it
6/6/2017