È arrivata mercoledì pomeriggio la decisione del prefetto di Milano di assegnare la scorta a Liliana Segre, in seguito alle minacce che la senatrice a vita riceve quotidianamente.
Negli ultimi giorni si è verificata una vera e propria escalation di offese e minacce contro la donna, sopravvissuta all’olocausto, per via della sua proposta di istituire una commissione parlamentare per contrastare il razzismo e l’istigazione all’odio e alla violenza. Sul caso la procura di Milano ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
Il caso emblematico è stato l’atteggiamento del centrodestra che dopo essersi astenuto sulla proposta si è rifiutato di alzarsi ad applaudire la Segre. A tutto ciò si aggiunge anche l’episodio dello striscione esposto da Forza Nuova davanti al Municipio 6 due giorni fa che recitava: “Sala ordina, l’Antifa agisce, il popolo subisce”. Immediatamente si è ipotizzato ad un riferimento diretto alla senatrice ma lo stesso partito ha poi chiaito di avercela con il presunto “racket” delle case popolari.
Dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, perché quanto sta accadendo è grottesco, per il pezzo di storia che rappresenta questa donna, perché insultare lei è insultare la memoria di quanto è accaduto 70 anni fa.
di Carlo Candidi
7/11/2019