25 NOVEMBRE 2017:UNA PANCHINA ROSSA NEL CUORE DI MILANO CONTRO “LE VIOLENZE CHE LASCIANO FERITE E LIVIDI SOPRA E SOTTO LA PELLE”
25 NOVEMBRE, giornata internazionale, contro la violenza femminile.
Non trovavo giusto cambiare una virgola a questo testo, perché ritengo sia molto importante leggerlo per intero. Io da figlia, da mamma e da direttore di una testata femminile, mi unisco col cuore e con un minimo sostegno (sperando che la nostra pubblicazione arrivi a molte), a tutte le persone che stanno cercando in un modo o nell’altro, di sostenere le donne maltrattate, violentate o uccise. L’amore, non vuol dire “stolkeraggio”, l’amore non vuol dire “costrizione, l’amore non vuol dire “violenza fisica o morale”; l’amore si dimostra con piccoli gesti, con affetto, con stima, ma soprattutto con il “rispetto “. Nessuno, può distruggere la vita di un’altra persona, in virtù di un “amore” che per altro è sbagliato, è malato, cioè, è non amore.
L’Assessore Pierfrancesco Majorino inaugurerà la Panchina Rossa dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia come momento conclusivo delle iniziative del Comune di Milano, in occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
L’appuntamento è fissato il 25 novembre, ore 17.00, davanti alla Casa della Psicologia in Piazza Castello 2, Milano
Nell’insieme della manifestazione complessiva, promossa dal Comune di Milano in occasione del 25 novembre, Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia porta in primo piano l’importanza del contrasto a ogni forma di violenza – fisica, psicologica o sociale – e ogni forma di sofferenza e dolore che ne consegue. L’Ordine si inserisce, infatti, nel palinsesto di iniziative del Comune con un gesto fortemente simbolico e permanente: l’inaugurazione della Panchina Rossa in Piazza Castello, nello spazio immediatamente antistante la Casa della Psicologia, per ricordare tutte le forme di violenza che, anche se non si vedono con gli occhi, feriscono e si sentono “sotto la pelle”.
Culmine e momento conclusivo della manifestazione promossa dall’amministrazione comunale per il 25 novembre, la Panchina Rossa verrà inaugurata dall’Assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti Pierfrancesco Majorino. Il messaggio, scritto a caratteri cubitali sulla panchina, evidenzia un dato drammatico: le violenze fisiche, sessuali o psicologiche – incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà – sono subite in Italia da una donna su tre e “lasciano ferite e lividi sopra e sotto la pelle”. Un dolore che, come tale, va prevenuto, contrastato e curato.
La Panchina Rossa dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia vuole quindi essere un monito alla prevenzione e, al contempo, anche il simbolo dell’importanza dell’intervento e del sostegno psicologico in tutti questi casi. Un aiuto fondamentale che le istituzioni dovrebbero garantire ad ogni donna, in ogni circostanza di violenza e discriminazione e in tutte le condizioni di bisogno.
“La comunità degli psicologi lombardi si onora di poter posare una Panchina Rossa in Piazza Castello, nel cuore della città di Milano, che possa riassumere e simboleggiare l’impegno congiunto di tutte le Istituzioni e le realtà impegnate a fianco di Stati Generali delle Donne e, con essa, dare risalto, eco e valore aggiunto in questa giornata a tutte le altre Panchine Rosse della città” – commenta Riccardo Bettiga, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia – “La violenza psicologica è un elemento onnipresente e subdolamente invisibile ed è necessario un impegno comune, in primis contro il silenzio che spesso l’avvolge. Mi piacerebbe vedere tanti volti, tutti seduti fianco a fianco, insieme su una panchina, per dare voce a tutte”.
Il progetto Panchina Rossa nasce nell’anno 2016 quando il movimento Stati Generali delle Donne ha invitato pubblicamente enti pubblici, associazioni e imprese a posare una Panchina Rossa nel proprio territorio, nelle proprie sedi, nelle proprie pertinenze. Un gesto che equivalga ad una attestazione pubblica di adesione a una rete di soggetti che condividono un impegno comune e quotidiano nel contrasto alla violenza, un simbolo radicato nel cuore della vita delle comunità sociali.
Panchina Rossa si inserisce nel grande contesto di azioni simboliche nate attorno alla ricorrenza del 25 novembre. Tra le più note, l’istallazione pubblica dell’artista Elina Chauvet, che nel 2012 ha posto un numero innumerevole di scarpe da donna rosse sul sagrato antistante l’ambasciata del Messico in Texas, per ricordare le centinaia di connazionali orrendamente uccise a Ciudad Juarez e da allora è diventato un simbolo del 25/11.
Altrettanto significativa è l’iniziativa del posto occupato, lanciata da Maria Andaloro. Per ogni donna uccisa, un posto occupato quale luogo-simbolo che metta quotidianamente a confronto con l’assenza di quella donna: in un luogo pubblico o privato, dai teatri ai posti a sedere nei Consigli Comunali.
La Panchina Rossa è un oggetto della quotidianità, è il simbolo che più di ogni altro rappresenta il luogo d’incontro delle comunità. È, quindi, la quotidianità di ognuno ad essere macchiata del colore del sangue. Ed è nell’incontro quotidiano che è necessario tenere alta la soglia della nostra attenzione, mettendo a fattor comune il contributo specifico – istituzionale, economico, professionale o civile – della realtà che espone la Panchina.
Un monito ai vari comuni, da tutte noi di Bella.it…”mettete anche voi una panchina rossa” e se volete mandateci le foto, ve le pubblicheremo con piacere.
Di Isabella Colombo, con il supporto dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia
25/11/2017