Dalla pesca artigianale all’olio extravergine, dalle mille sfumature del chinotto allo sciroppo di rose, tanti appuntamenti per immergersi nella passione dei produttori
Da Buggio, piccola frazione del comune di Pigna in provincia di Imperia, fino a Carro, nello Spezzino, centocinquanta chilometri più a est: Presìdi aperti, la due giorni organizzata da Slow Food in occasione di Slow Fish, è l’occasione per scoprire i produttori che fanno parte della rete dei Presìdi in ogni angolo della Liguria, dal Ponente al Levante. Due giorni, dicevamo: il 26 e il 27 giugno. Diamo uno sguardo agli appuntamenti già in programma mentre tutti i dettagli e i contatti per assicurarvi un posto in prima fila sono sul sito di Slow Fish.
Pescare… slow!
Nel calendario di Slow Fish non può mancare il pesce. Ecco, quindi, due Presìdi sulla pesca come piace a noi: artigianale e sostenibile, proprio come si faceva una volta. Il primo è quella della pesca artigianale del Golfo di Noli e isola di Bergeggi, in provincia di Savona. I pescatori del Presidio appartengono a una cooperativa antichissima, fondata all’inizio del Novecento come società di mutuo soccorso, e sono gli eredi di una grande tradizione. Le mattine di sabato 26 e domenica 27 giugno si potrà assistere al rientro delle imbarcazioni e, soprattutto, passeggiare tra i profumi e i colori del mercato del pesce allestito sul lungomare di Noli. Ad accompagnarvi tra le bancarelle ci sarà il pescatore Marcos Loichtl: un personal shopperd’eccezione che vi racconterà i segreti del pescato e vi consiglierà che cosa assaggiare!
Pescatori nel Golfo di Noli
Dall’altra parte del Golfo di Genova c’è Camogli: un delizioso borgo marinaro dove da secoli si pratica la tonnarella, un metodo di pesca simile (ma più semplice e piccolo) rispetto alla classica tonnara. Il pescato è costituito di norma da sugarelli, palamite, occhiate, ricciole, cavalle, tombarelli ma anche boghe, salpe e aguglie: da vedere con i propri occhi in vendita presso i punti vendita della Cooperativa.
Non solo pesci: la cabannina, una razza bovina tutta da scoprire
La Liguria non è soltanto pesce: nella zona di Genova, infatti, vive una razza bovina molto particolare, la cabannina. È particolare perché è una razza autoctona di questa zona (a cui deve anche il nome che deriva da Cabanne, nel comune di Rezzoaglio, da dove è cominciato il lavoro di recupero della razza) e perché le sue eccellenti doti da pascolatrice la rendono capace di sfruttare gli ambienti più impervi e i pascoli magri e ricchi di arbusti tipici dell’appennino ligure. La cabannina, insomma, è davvero un esempio di quella biodiversità che Slow Food predica da decenni: un animale che è espressione del territorio e il cui allevamento non assicura soltanto un latte saporitissimo e una carne molto nutriente, ma che garantisce la tutela di un’area montana, impervia, altrimenti difficilmente utilizzabile dall’uomo. Le aziende agricole e gli agriturismi che fanno parte del Presidio aprono le proprie porte per visite alle fattorie, pranzi e degustazioni.
Frutta, verdura… e trasformati
Dici Savona e pensi al chinotto: non tutti, forse, conoscono però la storia di questo agrume che viene da lontano (probabilmente dalla Cina) e che non viene trasformato soltanto nella bevanda che tutti conosciamo. Slow Food Liguria organizza tre diversi momenti per scoprire ogni sfumatura del Chinotto di Savona: le visite nelle aziende di Finale e di Pietra Ligure e i laboratori di degustazione olfattiva in programma nel “Giardino dei chinotti e delle albicocche di Valleggia, nel centro di Savona: l’occasione giusta per conoscere la storia del prodotto e le sue caratteristiche organolettiche, per degustare i trasformati (dalle marmellate ai canditi, dal tè ai liquori) e per scoprire i cosmetici solidi al chinotto.
Il chinotto di Savona
Le abbiamo citate e c’è un motivo: anche le albicocche di Valleggia sono protagoniste di Presìdi aperti. A Quiliano, in provincia di Savona, le due cooperative referenti del Presidio accolgono i visitatori per raccontarvi che cosa rende speciale questo frutto e, naturalmente, per farvelo assaggiare. Non solo: nei giorni 2, 3 e 4 luglio, al Parco San Pietro in Carpignano, sono in programma convegni, pranzi e cene, un mercato contadino e persino una corsa – sì, davvero! – tra le valleggine.
Aglio e cipolla, in cucina, spesso vanno insieme. Nemmeno a farlo apposta, Vessalico e Andora, nel Savonese, distano appena una quindicina di chilometri e sono la patria di due Presìdi gustosissimi: l’aglio di Vessalico e la cipolla belendina di Andora. Che cos’hanno di particolare? Andate a vederlo con i vostri occhi: vi stupiranno i luoghi…. e le dimensioni!
A due passi da Andora c’è Albenga, una tappa obbligata per conoscere l’asparago violetto, una varietà unica al mondo il cui particolarissimo colore non dipende dalla tecnica di coltivazione, bensì dal suo patrimonio genetico. Potrete visitare l’asparagiaia insieme al produttore Luca Lanzalaco e assaggiare le ricette di Cinzia Chiappori, cuoca dell’Osteria del Tempo Stretto di Albenga.
Restando nel Savonese, è possibile scoprire la castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo: il Presidio ha l’obiettivo di valorizzare un’antica tecnica di raccolta e conservazione di cui oggi si occupa una cooperativa di raccoglitori di castagne e di artigiani che propongono lavorati come biscotti, confetture, creme e gelati di castagne. In occasione di Presìdi aperti, è possibile visitare l’azienda e il teccio, approfondire i metodi di lavorazione delle castagne e della farina e, naturalmente, degustare le conserve di castagne.
Lo sciroppo di rose
Per chi è davvero curioso…
Che cosa sapete dell’apicoltura? Avete mai preso parte a una degustazione sensoriale di olio? Vi siete mai intrufolati in un roseto per assaggiare il vero sciroppo di petali di rose? Se la risposta è no, non perdetevi questi tre appuntamenti: i fratelli Pastor vi racconteranno la storia e le peculiarità dell’ape nera del Ponente ligure, uno degli ultimi Presìdi avviati in Liguria; Maria Giulia Scolaro vi guiderà alla scoperta dello sciroppo di rose, una delizia dal potere quasi miracoloso; due dei produttori del Presidio Slow Food dell’olio extravergine italiano (l’Agriturismo Monaci Templari di Seborga e l’azienda Terre del mistero di Apricale) vi introdurranno nel mondo dell’olio Evo: rimarrete a bocca aperta, statene certi.
di redazione digital
26/06/2021