“L’ha mai osservata la brughiera, Isabella? È tormentata dai venti, dalle tempeste, dai ghiacci dell’inverno, eppure l’erica resiste, rimane attaccata alla sua terra sempre e comunque, non la tradisce mai, non l’abbandona per rifiorire in posti più tranquilli”. Cime Tempestose – Emily Brontë
Il tema del Viaggio è ormai connaturato nell’anima di Doria. Un’anima che ogni stagione evolve, mantenendo sempre intatta la sua profonda identità, il suo spirito nomade.
Il leit-motiv, che attraversa tutte le collezioni, in questa stagione risiede nell’essenza stessa del concept: un viaggio alla riscoperta delle origini del marchio attraverso il proprio patrimonio.
Re-fashion è trascrizione dell’Heritage, che si traduce in un percorso di rivisitazione del prodotto, una “re-hatfashion” appunto, attraverso uno studio attento dei dettagli che lo rendono riconoscibile ed unico.
Il classico gros grain è stato personalizzato riprendendo i colori iconici, Cioccolato e Zafferano, arricchendosi di una riga a contrasto che sottolinea e illumina l’incapatura (la circonferenza interna) e replica, con un gioco di colore, quella che era la coulisse anticamente cucita in cima al marocchino dei cappelli.
L’obiettivo è la rivisitazione dei capi iconici, delle misure e delle proporzioni di ogni prodotto, nelle lavorazioni artigianali ancora più raffinate, nei dettagli degli accessori metallici “griffati”.
Doria torna alle sue origini nella scelta dei materiali che fin dall’inizio ha prediletto semplici, puliti e in toni di colori e trame che riprendono la natura. Re-Hatfashion significa anche sguardo molto attento ai materiali, eco compatibili con filati naturali e assolutamente Made in Italy.
Alta la performance dei materiali più tecnici, che possiedono specifiche peculiari oltre a certificati “oeko-tex”.
Caratteristica della collezione sono l’insieme di fili e disegnature, che replicano i colori della natura salentina: verdi brughiera, bauxite, tempesta, caffè, castagna, olivo, malvasia, Negroamaro, liquerizia, blu notte, nero saraceno.
Crudi e caldi shetland riprendono i colori naturali delle coste, delle erbe, della macchia mediterranea, dell’acqua. I feltri mélange hanno una mano morbidissima, cotoni smerigliati, crepon dall’aspetto mat, rasi satinati accesi, a tratti contraddistinti da colori forti, ma di tono mai artefatto.
Le coppole si annodano come foulard, i cappelli si arrotolano e le ali danzano, le cloche e i bucket si piegano morbidi.
E’ la Natura ovunque, nella semplicità dei cappelli, nella naturalezza dei materiali, nella ricerca di lavorazioni sempre più attente alla sostenibilità.
Un tuffo nel passato si cela anche negli inaspettati cappelli impermeabili “Raindrops”, che rubano lo stile alla bomber jacket degli anni ’80. Morbidi, voluminosi e protettivi, in un caldo color verde mare rubato alle acque delle coste. Il materiale è stato scelto appositamente perché, oltre che protettivo, è testato ad alta resistenza di abrasione.
Anche la Toodoria, con il suo ormai confermato spirito gipsy-country, strizza l’occhio alla naturalezza e semplicità di questa collezione per le linee, i colori e i materiali totalmente eco-friendly: lana, tessuti certificati Oeko-tex assolutamente innocui e liberi da sostanze nocive per la salute, cotoni naturali e tinture atossiche sui feltri.
Un ritorno alle origini che Doria sceglie di rafforzare scattando la campagna insieme allo staff del suo rilancio avvenuto nel 2013, Flavio & Frank photographers. Alla fotografia è stata affiancata una video-story affidata a Gabriele Surdo, in un’intensa immersione nella natura, senza artifici, senza l’ausilio di luci, filtri. Un vero ritorno al naturale in ogni suo aspetto e declinazione. Un progetto sham-free dove il green non si rivela soltanto nella moltitudine di sfumature delle palette di colore, ma che si ritrova nello spirito nomade che permea l’intera collezione Doria.
di redazione digital
26/01/2023