Dalla differziata, alla sensibilizzazione dell’inquinamento delle acque oceaniche, all’utilizzo stretto – nella moda – di materiali eco-sostenibili volti a cambiare una volta per tutte il nostro stile di vita.
Ogni anno nel mondo si vendono miliardi di t-shirt. Cosa succederebbe se tra queste ne esistesse una in grado di pulire l’aria? La comprereste?
Se lo è chiesto Kloters, start up Torinese di moda maschile, 100% made in Italy. La risposta è RepAir, una maglia genderless in cotone che pulisce l’aria utilizzando un inserto di ‘the Breath®’,materiale brevettato dalla società Anemotech srl e testato secondo standard UNI 11247, ISO 16000-9 e test ANSI/AHAMAC-1-2015, in grado di neutralizzare le sostanze inquinanti, batteri e cattivi odori.
RepAir è un progetto rivoluzionario che oltrepassa il concetto di moda green e lo stravolge. L’obiettivo è aiutare l’ambiente. E in questo ci siam tutti dentro.
Per realizzare l’impresa, la giovane startup ha lanciato un crowdfunding su Kickstarter per far conoscere il prodotto in tutto il mondo.
“In Kloters tutti i prodotti sono pensati con in mente 3 valori: stile, comfort e sostenibilità. RepAir nasce dal desiderio di andare oltre il tradizionale concetto di moda sostenibile. – raccontano Federico Suria, Marco Lo Greco e Silvio Perucca, i soci dell’impresa – La nostra t-shirt vuole smuovere le coscienze e sperimentare nuove soluzioni al problema dell’inquinamento attraverso un capo bello, comodo e soprattutto virtuoso”.
Chiunque indossando la maglia potrà infatti contribuire a pulire l’aria in modo attivo, senza sforzo, solamente indossando il capo. Un’azione quotidiana, semplice e necessaria che diventa un vero e proprio atto ecologico. Più persone indossano RepAir, più l’ambiente ne beneficia. È sharing ecology.
“Una t-shirt forse non può cambiare il mondo, ma molte sì”.
di Claudia Cuccu