San Patrignano presenta “Intrecci di primavera” la prima collezione personalizzabile
Le ragazze della tessitura della Comunità autrici di una serie limitata di scialli, copertine e plaid
Il gusto dell’unicità, del fatto a mano e la leggerezza delle fibre nobili. La nuova collezione di scialli, coperte baby e plaid per la casa, in cashmere e seta si chiama “Bespoke” e punta sui colori della primavera e sulla possibilità di personalizzazione. Una serie limitata che nasce dal telaio a licci, mezzo attraverso il quale si esprime il valore aggiunto di una manualità rara, mutuata da una cultura antica e resa contemporanea per esaudire il desiderio di chi ama gli oggetti senza tempo. Manufatti da regalarsi e da regalare per un’occasione speciale, un matrimonio, un battesimo, una ricorrenza. Segni di stile che verranno apprezzati sia per la qualità sia per la storia che raccontano.
San Patrignano infatti incarna il percorso a ritroso nella tracciabilità di un made in Italy fatto di artigianalità, di eccellenza. Valore indispensabile che sommato alla creatività identifica il senso dei laboratori di formazione professionale che appassionano i ragazzi in percorso, formandoli verso una professione futura e una nuova vita.
L’alto artigianato di San Patrignano spazia tra varie attività tramandate dal passato, dalla tessitura manuale all’ebanisteria, dal ferro battuto alle carte da parati e decorazioni realizzate a mano. Ricercati da architetti e designer internazionali, con cui i laboratori collaborano da sempre, i manufatti di San Patrignano contribuiscono all’autosufficienza economica della Comunità di recupero.
Tutti i prodotti sono acquistabili online shop.sanpatrignano.org
San Patrignano è la più grande comunità di recupero d’ Europa. Dal 1978 salva vite che sembravano senza speranza, offrendo a chi le chiede aiuto gli strumenti per costruire un nuovo futuro, fatto di passioni, valori, dignità. Lo fa da sempre in maniera gratuita.
Attualmente la Comunità ospita 1000 ragazzi e ragazze. I laboratori artigianali contano circa 200 giovani in percorso di recupero. Sono luoghi visitabili, in cui si respira l’aria delle antiche botteghe di mestiere e l’arte si fonde con la rinascita.
di Sofia D’Altrui
10/05/2021