Ancora oggi, purtroppo, si prova vergogna quando si parla di sesso. La sessualità è avvolta da un velo di bigottismo che rende questa tematica ancora lontana e imperscrutabile. E nonostante in Europa 10 nazioni su 25 sviluppino la materia in ambito scolastico – in Svezia è integrata nei corsi curricolari fin dal 1955, in Germania dal 1968 e in Francia è diventata legge dal 2001 -, l’Italia rimane uno dei pochi Paesi a non prevedere l’insegnamento dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
Questo uno dei temi che verrà affrontato durante la quarta edizione diCosmodonna, la fiera esperienziale interamente dedicata alle donne in programma al Brixia Forum di Brescia dal 19 al 22 aprile. Un’area interamente dedicata al benessere sessuale al femminile, “intimamente” con svariate proposte dalla cosmesi con prodotti intimi, all’abbigliamento con lingerie e biancheria da notte ma anche sex toys e ovviamente la salute al femminile per vivere una sessualità più consapevole e sicura.
Come insegnare l’educazione sessuale?
“Parlo ai giovani attraverso il web esattamente come parlo con i miei figli a casa, o come faccio in ambulatorio, nei consultori o negli incontri con gli studenti. I ragazzi sono avidi di sapere: fanno molte domande, a volte banali e scontate, perché purtroppo spesso mancano le basi”. Questo il formatinnovativo e diretto, diventato ormai virale quello messo in pratica dalla Dott.ssa Monica Calcagni, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia, che attraverso i suoi video Tik Tok arriva direttamente ai giovani e insegna l’educazione sessuale.
“I genitori dei giovani di oggi sono una generazione che non è stata istruita sull’educazione sessuale. – spiega la Dott.ssa Calcagni – A volte anche gli operatori sanitari non hanno una mentalità così aperta. Una volta c’era la rivista Cioè, rivolta ad un pubblico adolescenziale, che trattava anche temi legati alla sessualità ed era un sistema di divulgazione controllato, mentre adesso il web è senza controllo. E quando i giovani trovano una persona di riferimento si sentono liberi di chiedere tutto, dalle cose più sciocche a quelle più spinte e serie. Ed io rispondo sempre a tutto”.
Perché secondo lei ci sono ancora tanti tabù riguardo al sesso? Perché anche i giovani fanno fatica a parlarne liberamente?
“La colpa principale è appunto quella della mancata educazione, della disinformazione della generazione passata. Può sembrare incredibile, ma ci sono ragazze che fanno fatica a mettere un assorbente interno a 22 anni, che temono una visita ginecologica per paura del dolore, donne che hanno rapporti insoddisfacenti perché vivono ancora con l’idea che il piacere sia qualcosa che deve soddisfare il partner maschile. In questo campo siamo ancora molto indietro”.
È complicato parlare di sesso sul web?
“I profili dove si usano termini particolari, come appunto sesso, vagina o vulva, vengono bannati o oscurati. E quando si parla di sesso senza filtri come faccio io, diventa ancora più complicato. Ma la cosa importante è che i ragazzi apprezzano il mio lavoro, ma soprattutto lo apprezzano i genitori. All’inizio erano restii, scettici, e invece adesso ricevo tanti consensi perché trovano il coraggio di parlare con i propri figli, e lo fanno utilizzando un linguaggio diverso. C’è sempre stato un divario tra genitori e figli, una spaccatura, soprattutto nel periodo dell’adolescenza. E invece il nuovo approccio a questi argomenti avvicina genitori e figli, e questa è una cosa positiva”.
Quanto sarebbe importante introdurre l’educazione sessuale nelle scuole?
“Direi fondamentale. L’educazione all’affettività e alla sessualità andrebbe inserita immediatamente, fin dalla scuola materna, perché sono sempre di più i bambini che si masturbano e vengono ghettizzati, quando invece è una cosa normale. Ovviamente l’educazione sessuale va fatta nei termini giusti e con il giusto percorso, in base al livello scolastico. Ma attraverso le scuole riusciremmo ad agire a tappeto, formando i ragazzi di oggi che saranno i genitori di domani”.
Come può influire questa difficoltà ad aprirsi, a vergognarsi a parlare di certi temi, sulla vita di una persona e sui rapporti di coppia?
“Se non si ha un buon rapporto con il proprio corpo, non si può avere neanche con il partner, e quindi si rischia di relegare il sesso ad un mero obbligo coniugale. La sessualità nella vita di coppia è parte integrante della serenità quotidiana È fondamentale imparare a conoscere sé stessi, il piacere su sé stessi, e sdoganare alcuni retaggi culturali, come quello che la masturbazione è una cosa brutta, quando invece è un fatto assolutamente fisiologico. Sconfiggere i tabù può aiutare ad avere più consapevolezza di sé stessi. Banalmente, ci dà la possibilità di affrontare una visita ginecologica o andrologica senza avere difficoltà a togliere lo slip davanti al medico, perché facciamo fatica a mostrare e parlare dei nostri genitali. Ma quelli fanno parte del nostro corpo, anzi senza quelli ci saremmo estinti tanto tempo fa”.
“Sesso, amore e chiacchiere” sarà il titolo dell’incontro in programma il 20 Aprile alle ore 12.30 con Monica Calcagni, Psicologa Cruda e Stella Pulpo. Una ginecologa, una psicologa sessuologa ed una scrittrice insieme per dare risposte a dubbi e domande che riguardano una tematica tanto naturale quanto scottante: il sesso.
Cosmodonna è stato progettato per coinvolgere il pubblico in un’esperienza sensoriale a 360 gradi: non solo stand dedicati a beauty, wellness, fashion e salute, ma un “contenitore” di approfondimenti con ospiti di rilievo, esibizioni di varie discipline e molto altro, per un’esperienza unica e coinvolgente.
SITO https://www.cosmodonna.it/
di redazione digital
3/04/2023