Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)
Difficile, se non impossibile, avere l’idea di prendere il tempo e trasformarlo in spazio. Siamo così costantemente preoccupati ad organizzare le ore per non sprecare nemmeno un secondo, ma così poco consapevoli di come il tempo sia incredibilmente bello, tanto da volerlo catturare. In un ricordo, per chiuderlo a chiave in un cassetto; in un libro, per raccontarlo; o in uno scatto di fotografia, per farlo imprimere non solo nei propri occhi, ma in quelli di ogni persona in grado di farne tesoro.
Ljubodrag Andric, artista nato in Serbia e residente in Canada da oltre 15 anni, torna in Italia, e con lui le sue fotografie: giganti, ma sensazionali.
La mostra personale di Andric, SPAZI INVISIBILI, verrà presentata da Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea il 22 Febbraio, dalle 18.30. L’artista ha creato un corpus di fotografie totalmente nuove, dove l’assenza di ogni simmetria temporale lascia il posto a spazi astratti, creati di luce e colore, in grado di rimandare a sensazioni tattili.
Le fotografie si caratterizzano per la totale assenza di figure umane a favore di uno stile che trova le proprie origini nel Rinascimento Italiano e nelle opere di Francesca e Beato Angelico, e cerca di rappresentare come unisco soggetto il tempo. Il tempo, così sfuggevole e primo di sostanza riesce in realtà ad imprimersi negli scatti dell’artista. Il tempo, in bilico tra chiari e scuri, giorno e notte, ma che necessariamente ha bisogno di luce per farsi vedere tra gli scorci fotografati.
Lo stampo delle fotografie di tipo astratto-geometrico, e la capacità di Andric di farsi bastare luce e colore per cercare di dare una forma al tempo è notevole. O forse il tempo si crea perché chiudendo gli occhi di fronte ad una di queste grandi fotografie per immaginarci di fronte ad un muro, dietro ad una grande finestra o fermi ad osservare la luna.
Il tempo è di ognuno di voi: se vissuto in uno spazio, diventerà concreto, ma solo il suo scorrere permetterà di viverlo.
di Federica Duani
20/02/2018