Los Angeles, California. Il tappeto rosso dei Golden Globe, i riconoscimenti ai protagonisti dei film visti come anticipazione degli oscar, vede solo una sfilata total black. Per una volta Hollywood detta legge e le star sono felici di non sfuggire da questa legge, ma reinventarsi per rendere dei look neri freschi e vivaci.
Durante la serata il miglior attore protagonista per film drammatico viene decretato Gary Oldman, per la sua interpretazione di Churchill nell’ Ora più Buia. In the Fade, film tedesco, viene considerato il miglior film straniero. Coco la miglior pellicola di animazione.
Tra tanti nomi saranno però solo le donne ad essere ricordate da questa notte, per la loro forza guerriera e l’intenzione di non tacere più, l’intenzione di ribellarsi al sistema di ingiustizie.
L’iniziativa parte per aderire a Time’s up, nato dallo scandalo Weinstein, produttore cinematografico americano, reo di aver molestato più di 80 donne. L’iniziativa si propone di creare un fondo che sia in grado di dare sostegno legale a donne e uomini che vengono molestati sul lavoro. “Tempo scaduto” è un nome incisivo, che grida di non poterne più di abusi e molestie varie.
“Time’s up” si appella all’iniquità e ingiustizia nel mondo del lavoro, per cercare di raggiungere sicurezza e un clima sereno, di tranquillità e sorrisi.
Ad aderire all’iniziativa sono attrici, produttrici e tutti i visi famosi. L’idea è quella di non farsi notare per qualche particolare vestito o sfumatura, ma spiegare che il nero è una protesta, un grido di aiuto e di rivalsa contro gli abusi.
Le attrici sono riuscite a rivisitare il nero senza farlo scadere nella banalità o tristezza, apparendo fortemente unite ma tutte con accessori e decorazioni diverse. Le piume sono protagoniste per Angelina Jolie, cristalli nel vistoso ricamo di Margot Robbie e trasparenze con una profonda scollatura per Kate Hudson.
Il nero non passa mai, ma per le ingiustizie il tempo è davvero scaduto.
di Federica Duani
10/11/2018