LA CATARATTA SI RISOLVE IN UN FEMTOSECONDO!
La cataratta non è più un problema. Se il mondo a colori, nitido, vivace ai nostri occhi inizia piano piano a coprirsi di una nebbiolina anomala, se la troppa luce diventa un’ossessione, accompagnata dalla paura di rimanere abbagliati, o se quando guardiamo la nostra mamma, papà, amico iniziamo a vederli doppio, non dobbiamo esitare a voler tornare a guardare al mondo con occhi cristallini.
Infatti, sono questi alcuni dei principali sintomi che … ‘driiiin’ dovrebbero far squillare in noi un campanello di allarme. Perché? Perché la cataratta è alle porte.
Si tratta di un’opacizzazione del cristallino, la lente naturale contenuta nei nostri occhi, diagnosticata tramite specifici e tecnici strumenti al lamentare dei sintomi già indicati. Non a caso la parola deriva dal latino “cataracta “, una <<cascata, chiusa, saracinesca>>, ed esattamente come una saracinesca chiude una porta ed oscura un ambiente, la cataratta cala sui nostri occhi e ci preclude da una parte di mondo. Quella che vorremmo assaporare fino all’ultimo, ma vediamo distorta.
Immaginiamo di prendere un leggero velo, fluttuante nell’aria, trasparente, e metterlo su un oggetto. I contorni risulteranno sfumati, e sfido qualsiasi osservatore, anche il più attento, a coglierne i dettagli più vivi.
Qual è la prima reazione? Levare il velo, con decisione, sicurezza. Per non rimetterlo più.
Sicuramente non è semplice come sollevare un velo, ma curare la cataratta oggi si può, con successo. Si procede, in genere, con l’asportazione chirurgica che mira a frantumare il cristallino per poi procedere all’aspirazione dello stesso e impiantare infine una piccola lente artificiale. Nel tempo le tecnologie sono cambiate, migliorate, così da non dover più lasciare andare il paziente dopo l’operazione con spesse lenti da vista.
Il Dottor Lodigiani, oculista e direttore dell’Istituto Oftamologico Laser di Piacenza ha sottolineato come non si tratti più di correggere semplicemente i difetti del paziente, ma è notevole l’opportunità di sostituire il cristallino naturale con uno artificiale, che funziona come una lente correttiva. Nel campo, la più recente innovazione è rappresentata dalle lenti EDOF.
“Si tratta di cristallini artificiali di ultima generazione, realmente multifocali ossia che permettono di vedere bene da lontano, da vicino e anche alle distanze intermedie, che sono quelle che l’occhio mette a fuoco nel 90 per cento delle attività quotidiane”- ha dichiarato il dottor Lodigiani.
Sicuramente l’operazione deve essere eseguita con la massima precisione, al fine di centrare il nuovo cristallino alla perfezione. Per questo si ricorre oggi al femtolaser, che il dott. Lodigiani dichiara essere non solo speciale ma in grado di eseguire incisioni più precise di quelle del chirurgo stesso. E nonostante ogni occhio sia unico, in forma e dimensione, il laser a femtosecondi permette di creare un trattamento, di brevi secondi ma efficientissimo, ad hoc per ogni paziente.
“I risultati sono estremamente positivi, anche in termini di miglioramento della qualità della vita. Alcuni [pazienti, ndr] hanno cambiato addirittura carattere, e ora guardano alla vita, è proprio il caso di dirlo con occhi diversi”, conclude il dottor. Lodigiani.
di Federica Duani
28/11/2017