Un passato da modella, alle spalle ruoli nelle serie tv di maggior successo degli ultimi anni: Carabinieri, Il Commissario
Manara, I Cesaroni; e la conduzione del programma I migliori anni al fianco di Carlo Conti e Sofia Bruscoli. Ora, Roberta Giarrusso è tornata a teatro, dopo aver già avuto un’esperienza al fianco di Andrea Roncato e Monica Scattini, con Lui e lei, commedia con Gabriele Cirilli e Federica Nargi firmata da Federico Moccia.
Roberta, prima di entrare nel mondo dello spettacolo cosa faceva?
“Lavoravo conmamma e zia nel pastificio di famiglia in Sicilia. Sono fiera delle mie origini. D’inverno studiavo, d’estate mi davo da fare insieme alle altre dipendenti, senza nessuna facilitazione solo perché parente dei padroni”.
L’8 marzo, festa della donna, a chi lo dedicherà?
“A mia mamma. È il mio punto di riferimento, una donna molto moderna. Chi mi ha dato la forza per insegui- re l’obiettivo di diventare una brava attrice è stata proprio lei. Mi è stata dietro, mi ha incitata, mi ha creato degli stimoli intorno. Mamma è una
donna indipendente come mia nonna: ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia matriarcale con personalità forti”.
Sul web gira la notizia che l’anno scorso avrebbe cenato con Leonardo Di Caprio. È vero?
“No. Era durante la cena di gala del premio “Leggio d’Oro” dedicato ai migliori doppiatori italiani che si è tenuto ad Alghero, dove ho vinto il “Premio Voce della Fiction”. Mi sono emozionata a sentire la voce di Di Caprio… ma era il doppiatore. Il mio preferito resta comunque Johnny Deep”.
E’ fidanzata?
“In questo momento no. Sto bene da sola. L’amore quando arriverà, se sarò pronta, lo coglierò al volo…”.
Nessuno le regalerà una mimosa a cena l’8 marzo?
“Non credo, anche perché sarò impegnata in teatro a Formigine, nel modenese. Il palcoscenico mi sta dando grandi soddisfazioni”.
Qual è il ruolo che le è rimasto più nel cuore?
“Ogni ruolo ha segnato una tappa del- la mia vita. Per Carabinieri mi sono trasferita dalla Sicilia a Roma. Il Commissario Manara è stato importante perché recitavo da protagonista. In Squadra Antimafia ero una mafiosa: è stato bello perché ho recitato a casa mia, a Palermo, e con il mio accento. Non dimentico, poi, l’esperienza ne I Cesaroni con Claudio Amendola”.
Ha lavorato con Carlo Conti, in pole position per condurre la prossima edizione di Sanremo. È il suo ruolo?
“Io lo vedrei benissimo. Sarò di par- te, perché siamo grandi amici, ma è davvero un professionista. Conosce la musica, da giovane faceva il dj, poi in tv se n’è occupato molto e bene. Sarebbe la persona giusta”.
Torniamo al suo impegno in teatro. Come va con i suoi compagni di scena?
“Lo spettacolo va alla grande. Con Federica Nargi si è instaurata un’amici- zia vera, ci vediamo anche al di fuori del lavoro. È stata una scoperta eccezionale: non bisogna avere pregiudizi su chi ha fatto la velina. Inutile dirlo: Gabriele è un bravissimo attore, la scuola di Proietti si vede. Mi ha insegnato tanto: far ridere è molto più difficile che far piangere. Mi ha regalato segreti professionali e gliene sarò grata a vita”.